Domenica 13 aprile, tutti al voto… ma sappiamo cosa stiamo facendo ?
Ho dei dubbi seri ! Quest’anno mi sono astenuto da ogni commento circa le urla in piazza dei vari imbonitori durante la campagna elettorale, le promesse le speranze dei partiti, un poco meno quelle dei cittadini, definiti “programmi”.
I motivi sono l’apatia generalizzata e sempre più palpabile nella stessa società italiana per questo periodico “evento”. La noia e la totale sfiducia infatti regnano sovrani. Inutile perdere del tempo quindi, ognuno faccia secondo coscienza e che Dio abbia pietà di noi !
Non voglio pertanto condizionare la scelta di nessuno ricordando uno studio statistico effettuato dal quotidiano Repubblica, sui risultati elettorali del 2006. In esso la scelta di Scheda Bianca risulta essere una pessima scelta. Secondo questo studio, che di fatto è la certificazione di ciò che in cuor nostro avevamo sempre dubitato, risulta fuor di dubbio che le schede bianche non votate divengano una “delega” alla volontà dello scrutatore o del presidente del seggio.
Essere venuti a conoscenza poi, che il voto degli italiani all’estero risulta molto meno credibile delle democratiche elezioni in un regime dittatoriale africano, non ha modificato le mie intenzioni elettorali. Uguale risultato hanno prodotto le decine di missive propagandistiche recapitate al mio indirizzo di residenza. Mai come nel periodo pre elettorale infatti il cittadino italiano gode di tanta importanza, ed è indicato con aggettivi quali “Gentilissimo…”, ”Pregiatissimo…” ecc. ecc.
Certo sapere di dover esibire passaporto della repubblica Italiana ad un eventuale espatrio estivo quest’anno, non sarà azione esente da un minimo di vergogna. Senza sindacare sulla pubblicità trasmessa da immani mucchi di immondizia e dalla sconfitta subita con “bufala” della mozzarella made in Italy, fa arrossire essere testimoni che nonostante l’esperienza maturata in decine e decine di elezioni Politiche e Amministrative, non siamo riusciti ad evitare in questa occasione la burla di escutere forze politiche che avevano tutte le carte in regola, per poi fare marcia indietro a 15 giorni dal voto, oppure che a meno di 7 giorni dal voto, sorgano ancora dubbi sulla validità o meno delle stesse schede elettorali.
Quest’ultima chicca poi, vale da sola la differenza tra un Paese con la “P” maiuscola ed una caotica pro loco paesana, la dice lunga sulla credibilità ed il valore delle Istituzioni e della classe politica italiana. Parlare in questo frangente, come fatto dai soliti invasati padani, di rivoluzione armata quindi, non dovrebbe scandalizzare nessuno. Chi si scandalizza, recita !
Vittorio Feltri, in un suo articolo di questi giorni, ha scritto “Non bisogna stupirsi, di conseguenza, se il Paese somiglia ad un’osteria dove gi avventori più ubriachi si impongono su quelli sobri…”
E’ per questa ragione che anche in questa occasione non mi recherò volutamente alle urne, evitando nel mio piccolo e in tal modo di legittimare questo imbroglio definito “sovranità popolare”, in cui il popolo viene esclusivamente e periodicamente preso in giro da Istituzioni che dal dopoguerra ad oggi hanno mortificato ogni principio e ogni valore per interesse di parte.
Questo è il tesoro (il mio voto) che nessuna forza politica, e nessun potere istituzionale potrà mai carpirmi ! E con esso che vive l’ultimo lembo del mio orgoglio ferito di Italiano.
07.04.2008 - Alberto Conterio
Ho dei dubbi seri ! Quest’anno mi sono astenuto da ogni commento circa le urla in piazza dei vari imbonitori durante la campagna elettorale, le promesse le speranze dei partiti, un poco meno quelle dei cittadini, definiti “programmi”.
I motivi sono l’apatia generalizzata e sempre più palpabile nella stessa società italiana per questo periodico “evento”. La noia e la totale sfiducia infatti regnano sovrani. Inutile perdere del tempo quindi, ognuno faccia secondo coscienza e che Dio abbia pietà di noi !
Non voglio pertanto condizionare la scelta di nessuno ricordando uno studio statistico effettuato dal quotidiano Repubblica, sui risultati elettorali del 2006. In esso la scelta di Scheda Bianca risulta essere una pessima scelta. Secondo questo studio, che di fatto è la certificazione di ciò che in cuor nostro avevamo sempre dubitato, risulta fuor di dubbio che le schede bianche non votate divengano una “delega” alla volontà dello scrutatore o del presidente del seggio.
Essere venuti a conoscenza poi, che il voto degli italiani all’estero risulta molto meno credibile delle democratiche elezioni in un regime dittatoriale africano, non ha modificato le mie intenzioni elettorali. Uguale risultato hanno prodotto le decine di missive propagandistiche recapitate al mio indirizzo di residenza. Mai come nel periodo pre elettorale infatti il cittadino italiano gode di tanta importanza, ed è indicato con aggettivi quali “Gentilissimo…”, ”Pregiatissimo…” ecc. ecc.
Certo sapere di dover esibire passaporto della repubblica Italiana ad un eventuale espatrio estivo quest’anno, non sarà azione esente da un minimo di vergogna. Senza sindacare sulla pubblicità trasmessa da immani mucchi di immondizia e dalla sconfitta subita con “bufala” della mozzarella made in Italy, fa arrossire essere testimoni che nonostante l’esperienza maturata in decine e decine di elezioni Politiche e Amministrative, non siamo riusciti ad evitare in questa occasione la burla di escutere forze politiche che avevano tutte le carte in regola, per poi fare marcia indietro a 15 giorni dal voto, oppure che a meno di 7 giorni dal voto, sorgano ancora dubbi sulla validità o meno delle stesse schede elettorali.
Quest’ultima chicca poi, vale da sola la differenza tra un Paese con la “P” maiuscola ed una caotica pro loco paesana, la dice lunga sulla credibilità ed il valore delle Istituzioni e della classe politica italiana. Parlare in questo frangente, come fatto dai soliti invasati padani, di rivoluzione armata quindi, non dovrebbe scandalizzare nessuno. Chi si scandalizza, recita !
Vittorio Feltri, in un suo articolo di questi giorni, ha scritto “Non bisogna stupirsi, di conseguenza, se il Paese somiglia ad un’osteria dove gi avventori più ubriachi si impongono su quelli sobri…”
E’ per questa ragione che anche in questa occasione non mi recherò volutamente alle urne, evitando nel mio piccolo e in tal modo di legittimare questo imbroglio definito “sovranità popolare”, in cui il popolo viene esclusivamente e periodicamente preso in giro da Istituzioni che dal dopoguerra ad oggi hanno mortificato ogni principio e ogni valore per interesse di parte.
Questo è il tesoro (il mio voto) che nessuna forza politica, e nessun potere istituzionale potrà mai carpirmi ! E con esso che vive l’ultimo lembo del mio orgoglio ferito di Italiano.
07.04.2008 - Alberto Conterio
Nessun commento:
Posta un commento