Interviste ad Alberto Conterio

mercoledì 16 settembre 2009

Inciucio Nucleare

Il quadro politico attuale appare così tanto deprimente, tanto preso dai Gossip o dalle ultime insultanti proposte dei più alti esponenti della Lega Nord, che ho fatto sinceramente fatica a trovare in questi giorni di settembre un argomento “interessante” su cui chiosare.
Mi è sembrato corretto quindi giocare d’anticipo, portando alla luce dei riflettori il “discorso” Nucleare. Presto o tardi infatti, l’argomento dovrà essere affrontato dal Governo …sempre che le sue proposte ed i recenti accordi esteri non siano l’ennesimo espediente per far cassetta alle consultazioni elettorali passate e future.
Se così sarà, c’è da scommettere che la Sinistra si butterà nella faccenda con tutto il peso della sua retorica, della sua demagogia, dei suoi media addomesticati per confondere la gente ed ostacolare il processo di ricostruzione.
Vale la pena riprendere il discorso da dove si era interrotto, cioè dal quel tristissimo 1987, ricordando proprio a coloro che votarono, quali furono i quesiti referendari sull’argomento, e i risultati avuti dalle urne. Appendiamo così dal “Corriere della Sera” che :

Nessuno chiedeva la chiusura delle tre centrali nucleari allora attive
(24 febbraio 2009)
Nucleare: i tre referendum del 1987

I votanti furono il 65,1%, i sì vinsero con circa l'80% dei voti. Alto numero di schede bianche e nulle
L'8 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%

REFERENDUM NUCLEARE 1 - Veniva chiesta l'abolizione dell'intervento statale nel caso in cui un Comune non avesse concesso un sito per l'apertura di una centrale nucleare nel suo territorio. I sì vinsero con l'80,6%.

REFERENDUM NUCLEARE 2 - Veniva chiesta l'abrogazione dei contributi statali per gli enti locali per la presenza sui loro territori di centrali nucleari. I sì s'imposero con il 79,7%.

REFERENDUM NUCLEARE 3 - Veniva chiesta l'abrogazione della possibilità per l'Enel di partecipare all'estero alla costruzione di centrali nucleari. I sì ottennero il 71,9%
”.

Quindi ?
Come sempre la sinistra ha saputo piegare quest’evento ai suoi interessi, strumentalizzando non solo il risultato, ma gli stessi quesiti. Rossi e verdi infatti, seppero propagandare il falso in modo magistrale facendo credere al popolo bue - quello che loro e solo loro "recitano" di voler difendere dalle ingiustizie del mondo - che "il referendum" avesse abolito di fatto lo sfruttamento dell'Energia Nucleare in Italia.

In realtà la sinistra, oltre ad essere colpevole di questa “bufala”, sarebbe da incolpare anche dell’accordo con i petrolieri, che favoriti dalle menzogne della politica rossa e ambientalista non gli sembrava vero, di togliersi di mezzo il Nucleare per poter inquinare a volontà con gli idrocarburi di origine fossile - il petrolio - facendo soldi a palate.

Come sappiamo che ci fu un accordo ? Non si spiega in altro modo infatti, il silenzio dell’intero mondo politico ed economico del Paese a quel tempo di fronte all’inganno evidentissimo, pagato in questi anni dal popolo con costi energetici proibitivi e con l’evidente e conseguente deterioramento dell’ambiente. Fu un inciucio magistrale, forse il più riuscito dopo il referendum istituzionale del giugno 1946 !

16.09.2009 - Alberto Conterio

Pubblicato su Politicamentecorretto.com

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