L’Italia degli italiani
Molto s’è scritto e detto negli ultimi 12 mesi pro e contro l’unità d’Italia, tanto che l’argomento sembra aver perso nelle ultime settimane parte del suo interesse, almeno tra coloro che sono pagati per scrivere o per pubblicare quanto scritto. Questo mi porta a tentare una considerazione prima che questo evento giunga “all’apoteosi del 2 giugno” dove alla presenza dei Capi di Stato di tutte le Nazioni che hanno particolari interessi comuni con la nostra Patria, verrà festeggiato il 150° anniversario “della repubblica” come scritto qualche mese fa su “La Stampa” di Torino - mica un giornaletto di provincia - da uno zelante scribacchino leccapiedi delle attuali istituzioni. Auguriamo a costui, che il suo errore fosse voluto, in omaggio al regime. In caso contrario sarebbe il caso di parlare di ignoranza, …incresciosa ignoranza di chi, ha il compito di informarci, non di tediarci con barzellette di pessimo gusto !
Quale conclusioni insomma abbiamo tratto in occasione della giornata del 17 marzo scorso ?
E’ innegabile che, anche se distratti da informazioni storiche incomplete, talvolta mistificate per questioni d’opportunismi istituzionale, gli italiani - la stragrande maggioranza degli italiani - hanno risposto magnificamente al “compleanno d’Italia, relegando i suoi nemici a pure comparse folcloristiche di nessun peso !
Chi ama ripetere ad ogni occasione che gli italiani sarebbero da fare, o che gli italiani non son popolo, hanno ricevuto un sonoro manrovescio in pieno viso, venendo smentiti clamorosamente dalla foltissima e assai sentita dimostrazione di appartenenza e di affetto degli italiani verso il loro Paese natio !
Leghisti al nord e Neoborbonici al sud, sono rimasti travolti da un’onda di marea che, montata per il 17 di marzo, non si è ancora ritirata completamente, lasciandosi alle spalle dopo oltre 40 giorni, ancora migliaia di tricolori esposti in ogni dove. Segno evidente che gli italiani sono fatti eccome, al contrario dell’ultimissima classe dirigente di questa repubblica, che, dedita soltanto all’interesse suo personale, trova nell’Italia un ostacolo fastidioso ai propri affari !
Dopo anni passati ad ascoltare calunnie e barzellette, il buon popolo italiano, dalle Alpi a Lampedusa, ha drizzato la schiena per questo giubileo, ritrovando l’orgoglio di appartenere ad una grande Nazione dove la civiltà e il diritto, non sono invenzioni moderne, ma un cammino ininterrotto di oltre 25 secoli di storia comune.
Ed ecco spiegata questa ritrovata coscienza nazionale, annebbiata forse, ma non scomparsa, come fosse tramandata geneticamente dai nostri più lontani antenati, …come un istinto, che prevale le ragioni e le soggettività inquinate degli ultimi anni.
A noi monarchici, che pensavamo di avere a che fare ormai con gente priva di questi “interessi”, il compito negli anni a venire di ricreare la memoria storica sottrattaci, per dare un maggiore senso a questa coscienza nazionale. Casa Savoia ritroverà allora in modo naturale il suo ruolo guida, di sprono allo sviluppo sociale ed economico che manca da troppo tempo in questo Paese.
Mentre in questi giorni, osservo tanti tricolori appesi alle balconate, provo una profonda emozione pensando a quanti hanno dato la loro vita per l’Italia, tanto in pace come in guerra.
Di lassù, voglio credere che tutti questi Eroi, più o meno conosciuti, possano sorridere soddisfatti. Da parte mia un sentito grazie !
Alberto Conterio - 27.04.2011
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