La notizia della settimana
Credo sia la notizia della settimana, forse forse, il
presidente Napolitano si dimetterà a breve!
Alleluia!!!
Se non fosse per le implicazioni sociali, politiche ed
economiche che la sua presenza al Quirinale hanno determinato in questi anni,
non vorrei certo parlare di questo politico. Lo ritengo infatti, uno dei
peggiori presidenti della repubblica in assoluto.
Difficile scalzare dal primo posto l’insopportabilmente
fazioso Senatore Sandro Peritini certo… ma Napolitano ha saputo superare di
slancio il Senatore Scalfaro fin dalle prime battute del suo primo mandato.
Lui, che da anni merita il “titolo mediatico” di Re Giorgio non per nulla, si è
assolutamente distinto da tutti i suoi predecessori per l’utilizzo sfrontato
dei suoi poteri e... oltre!
Solo in uno Stato retto a repubblica del resto, si poteva
eleggere una persona che ebbe ad applaudire all’invasione Sovietica
dell’Ungheria del 1956. In quella occasione ebbe la sfrontatezza di fare
dichiarazioni di indimenticabile valore e imbarazzo politico. E’ pur vero che in gioventù
si può sbagliare, ma stiamo parlando in questo caso di un misurato politico,
già allora molto in vista e maggiorenne da un pezzo!
Ma lasciamo alla Storia e agli storici questi fatti lontani
e spendiamo due righe sull’uomo di oggi;
Ha fatto della dissuasione morale dei suoi predecessori un
cimelio da museo, spingendosi a tessere piani particolareggiati, da affidare
alle comparse che via via hanno abitato palazzo Chigi negli ultimi anni, a
spese dell’ultimo presidente del consiglio eletto dal popolo italiano e allontanato a forza:
Berlusconi.
Propugna ed avalla un colpo di Stato con il supporto di
forze straniere – vedi Merkel e Sarkozy – nominando presidente del consiglio
Mario Monti, dopo averlo fatto Senatore a vita. Visto il fallimento elettorale
di Monti nel 2013, appoggia Letta dopo essersi fatto rieleggere per un secondo
mandato (prima volta assoluta in questa repubblica).
Purtroppo Letta si rivela la figura sbagliata per avere un
responso elettorale europeo in linea con i suoi desideri, e allora adotta in
corsa Renzi. A costui basta vincere le primarie del PD infatti, per ritrovarsi
Presidente del Consiglio… qualche mese
dopo!
Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Fa
piangere e gridar vendetta infatti la politica economica degli ultimi tre
esecutivi (Monti, Letta e l’attuale
Renzi) votata ad un draconiano e bieco sogno europee, dove le libertà dei
cittadini, i salari degli operari e la forza della nostra media e piccola
impresa, risultano sacrificabili per il presidente Napolitano sull’altare
dell’euro e dell’Unione Europea.
Proprio su questo argomento la sua arroganza di parte è
arrivata a dichiarare “irreversibile il processo europeo” come a voler avvisare
che ogni altra idea in proposito non è esplorabile neppure per scherzo.
Le regole del vivere democratico in fondo non lo hanno mai
sfiorato…appunto!
Saranno in pochi a dispiacersi delle sue dimissioni quindi.
Sempre troppo tardi comunque!
Alberto Conterio - 14.11.2014
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