Italia: la misura è colma
Sondaggi truccati e tensioni sociali, analisi della
politica possibile
Fare l’analisi della situazione politica interna italiana
non è facile mai. Negli ultimi mesi però, il quadro generale si è parecchio
semplificato. E’ diventato ormai evidente a tutti, che il Partito Democratico e
in generale tutte le forze appartenenti all’establishment che detengono il
potere e l'attuale status quo, abbiamo cominciato a comprendere - soprattutto
dopo gli ultimi negativi risultati elettorali alle amministrative - che l'eventuale
prossimo voto politico, varrebbe per loro la sicura estromissione dal governo
del Paese. Così, in modo strisciante, tra una battuta ed un’altra, è cominciata
un’opera di riposizionamento nella speranza di ingannare ancora una parte
dell'elettorato. Questo aggiustamento, avviato dall’ex presidente Renzi, si
basa per ora, sulla goffa mutuazione del programma politico della Lega di
Salvini. Renzi, bugiardo seriale acclarato, è arrivato infatti ad affermare che
gli immigrati devono essere aiutati a casa loro e che il nostro Paese non può
farsi carico di tutte le persone che continuano a giungere dal mare.
Ma non è tutto, infatti, all'interno della compagine
governativa, i trattati europei ed in particolare il Fiscal Compact, sono ormai
chiaramente criticati. Si pensi che, questo scellerato provvedimento, era stato
presentato e voluto fermamente da questi stessi signori solo alcuni anni fa, come
la panacea a tutti i nostri problemi, di debito pubblico, di bilancio e di
economia.
E' chiaramente un atteggiamento grottesco, dettato dal
panico: pare infatti che gli ultimi sondaggi siano per queste forze politiche particolarmente
impietosi. I risultati, valuterebbero che la somma di tutte le forze europeiste,
liberiste e mondialiste, da Sinistra italiana, al PD, passando per i vari
detriti lasciati dalla “salita” in politica di Monti, per giungere ai prefissi
telefonici di Casini e Alfano, e poi oltre ancora a comprendere addirittura Forza
Italia, non sarebbero sufficienti a raggiungere la maggioranza in Parlamento.
Ma la situazione è ancora peggiore di quanto è fatta
trapelare dai mas media di regime: pare infatti che i sondaggi, siano anche
truccati. Nella realtà dei numeri, il Movimento 5 Stelle starebbe ben 5 punti
percentuali davanti al PD, che viene valutato dagli stessi meno di quanto oggi
gli è attribuito di facciata.
Stesso criterio "interpretativo" per quanto
riguarda la Lega di Salvini e Forza Italia. Ufficialmente le due forze
risulterebbero in parità, mentre la realtà, vedrebbe una sensibile differenza
in favore della Lega Nord.
Alla luce di ciò, e ricordando quanto avevamo già scritto
ad inizio anno, facendo una analisi del dopo voto al Referendum del 4 dicembre
scorso, la suddivisione dell’arco politico in Italia, non vede più la diarchia
destra/sinistra, ma conferma invece una suddivisione più trasversale al vecchio
schema, tra chi è pro o contro la globalizzazione dell'economia. Ciò implica,
che Berlusconi si colloca politicamente ormai più lontano dal duo Salvini -
Meloni, che dal PD di Renzi.
Ciò vuol dire, che se si votasse a breve, l'unico governo
che potrebbe avere la fiducia in Parlamento, dovrebbe o potrebbe essere formato
soltanto dal M5S e i movimenti definiti sovranisti o nazionalisti: Lega Nord e
Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni! Queste forze tra loro non sono certo
omogenee e sovrapponibili, ma i loro programmi prevedono una serie di punti di
contatto importanti, che agirebbero da catalizzatori per un governo a termine,
di emergenza o di salvezza nazionale!
Berlusconi e Forza Italia secondo la nostra opinione
hanno davvero esaurito ogni possibilità di poter dare un contributo positivo,
soprattutto alla luce dell’ultima proposta: quale candidato unitario per il
centro destra, l’anziano leader ha designato la persona di Sergio Marchionne.
Ma davvero Berlusconi crede che Marchionne possa salvare
l’Italia?
Ricordiamo che l’Amministratore Delegato di Fiat Chrysler
Automobiles, dopo aver usufruito di ingentissime somme di denaro prelevate ai
contribuenti italiani, ha pensato vantaggioso per lui e per l’azienda privata
che rappresenta e dirige, trasferire all’estero la sede, pagando le tasse in
Olanda!
L'interessato peraltro, ha già risposto negativamente,
mettendo fine alla barzelletta, ed in evidenza se ancore ve ne fosse bisogno, l'enorme
distanza esistente ormai tra Berlusconi appunto, e il Paese reale oggi!
Seguendo l’analisi fin qui tracciata, è doveroso e
necessario scrivere che il prossimo governo italiano (democraticamente eletto) sarà
quindi sicuramente formato da forze avverse al sistema attuale. Potrà essere un
governo di coalizione come scritto poc'anzi, oppure essere un governo tutto M5S
operante con l'aiuto esterno di Lega e Fratelli d'Italia sui provvedimenti o le
riforme ritenute indispensabili alla sopravvivenza della Nazione.
In ogni caso, se dovessero tenere fede al loro programma
politico (in antitesi al sistema) avranno di fronte sfide ardue e durissime. Il
loro avversario mortale, e le loro principali preoccupazioni, non verranno certo
dal PD di Renzi, ma dall’intero establishment europeo e/o mondialista. Qualche
avvisaglia di ciò si può cogliere quotidianamente dalle notizie che giungono
dal Regno Unito. I tentativi, le minacce e intimidazioni quotidiane per far
deragliare i propositi del governo di Teresa May che si muove legittimato da un
regolare voto popolare, sono tanto evidenti quanto preoccupanti.
Preoccupanti perché, l’ipotesi che il prossimo governo italiano,
forte del mandato popolare per spazzare via il liquame neo-liberista al comando,
possa cadere nella tentazione di facilitarsi la permanenza a Palazzo Chigi,
scendendo a patti, ammorbidendo le posizioni, o peggio proseguendo sul solco
obbligato, tracciato da Bruxelles, potrebbe portare ad un pericoloso innalzamento
delle tensione sociali.
E qui è opportuno citare altri due sondaggi, che sono
stati effettuati senza troppa pubblicità, uno a livello europeo ed uno in
Italia. I risultati sono a dir poco scioccanti! Il primo, effettuato sui
giovani di tutta Europa, stabilisce che oltre il 50% di essi non ritiene più la
democrazia, il miglior sistema per risolvere i problemi sentiti dalla gente. Il
secondo, ancora peggio, ha stabilito che in Italia il 70% degli intervistati
auspica ed appoggerebbe un golpe militare che si riappropri della sovranità
perdute, per traghettare l'Italia a nuove elezioni politiche. Insomma la misura
è colma!
Per concludere, diventa chiaro che di fronte a questi
scenari, il compito del prossimo governo Italiano, non solo è difficile, ma è
anche obbligato. Se qualche cosa di poco chiaro, dovesse turbare il lavoro per
il quale otterrà il mandato popolare, le elezioni che ci accingiamo a
svolgere, potrebbero davvero essere le ultime.
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