La mia solidarietà va oggi al Senatore Mastella. Non che sia un suo ammiratore, è certamente persona simpatica, sa pure cantare, ma ci vuole ben altro. Sono solidale a Lui perché sono certo che Egli, meno di chiunque altro tra gli intoccabili della casta, ha praticato la turpe trattativa della spartizione del potere e degli stipendi. Trattative tanto naturali quanto può ritenersi vergognosa "prassi consolidata" della repubblica, da doverla, ammette con onestà e foga in Parlamento ! Giuliano Amato, infatti lasciando scorrere lo sguardo dalla destra alla sinistra dell'aula, disse ai tempi di tangentopoli, che se Craxi era colpevole, "tutti noi siamo colpevoli".
Noi, naturalmente intendeva “loro”, gli uomini della casta, i papponi del mangia mangia repubblicano.Quello che Craxi fece era, infatti, ciò che tutti i partiti facevano e continuano a fare oggi. Quello che Craxi fece, era il malcostume su cui si reggeva e continua a reggersi la repubblica italiana.Sono con Mastella quindi, non perché Egli rappresenti la possibilità suprema per far cadere un Governo di incapaci (avessimo un ricambio valido ed affidabile almeno…), sono con Mastella oggi per oppormi al dilagare del malcostume su indicato, per oppormi a chi pretende di continuare ad ingrassare “di” questa repubblica, e soprattutto per oppormi a chi pretende di continuare a grugnire felice e pasciuto sacrificando di tanto in tanto un capro espiatorio, facendo credere alla massa degli italiani (ormai solo sulla carta del passaporto o al seguito della nazionale di calcio) d’aver sanato un sistema, con il malcapitato di turno.
Che si chiami Vittorio Emanuele di Savoia, Zia Betta o Clemente Mastella poco importa !
Alberto Conterio - 22.01.2008
Alberto Conterio - 22.01.2008
Nessun commento:
Posta un commento