Ieri 2 marzo 2010 alle ore 20.00 seguivo distrattamente la trasmissione “blob” su Rai 3, quando dopo una serie di spezzoni tutti dedicati a politici e personalità corrotte o ritenute tali, scagionati per decorrenza dei termini, assolti per mancanza di prove, o perché nessuno queste prove le ha potute esibire o dimostrare, viene mandato in onda uno spezzone del Film “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo, divertente commedia di Mauro Bolognini sul malcostume italiano del 1956” dove il protagonista, appunto Alberto Sordi, che impersona un integerrimo vigile urbano del primissimo dopoguerra, viene “allontanato” senza riguardi dal servizio a causa dei molti problemi creati proprio dal suo zelo nel rispetto delle regole, delle leggi, dell’etica professionale sopra ad ogni cosa ecc. ecc.
La scena, vede questo “modello professionale” mentre riconsegna la divisa ed il suo equipaggiamento dopo essere stato licenziato con disonore, nell’indifferenza generale dei colleghi, tutti integrati nella nuova realtà sociale di quell’Italia ancora in ricostruzione che ormai si riconosceva nella parola d’ordine “…ma lei non sa chi sono io ?”
Ebbene, il Grande Sordi, una volta riposti questi effetti, chiede a gran voce se può - come libero cittadino e non più agente - dire ciò che vuole, …ciò che pensa. Un altro agente gli risponde che può fare quello che vuole, perché ormai non può più nuocere alle“nuove aspettative” del servizio. Egli allora – l’Albertone nazionale – urla a gran voce “Viva il Re !!!” e poi ancora : “…la sai cantare la Marcia Reale ?” all’agente vicino, …e quello risponde che non sa nulla, e non gli importa nulla e di nessuno, e allora Sordi, intona con orgoglio la Marcia Reale a gran voce “Viva il Re, Viva il Re, Viva il Re ecc. ecc.”. Lo spezzone finisce e l’incantesimo si rompe. Mi scopro in piedi, nello stupore dei miei famigliari, mentre accompagno Alberto nel canto.
Alberto con Alberto, per il Re, per quell’Italia migliore, più povera forse, ma più corretta, più rispettosa, più giusta, più libera e democratica !
“Viva il Re” caro Alberto Sordi, e grazie per averci ricordato con questa scena pseudo comica (ma neanche troppo) che un tempo, neppure molto lontano, …eravamo un Paese serio !
03.03.2010 - Alberto Conterio
La scena, vede questo “modello professionale” mentre riconsegna la divisa ed il suo equipaggiamento dopo essere stato licenziato con disonore, nell’indifferenza generale dei colleghi, tutti integrati nella nuova realtà sociale di quell’Italia ancora in ricostruzione che ormai si riconosceva nella parola d’ordine “…ma lei non sa chi sono io ?”
Ebbene, il Grande Sordi, una volta riposti questi effetti, chiede a gran voce se può - come libero cittadino e non più agente - dire ciò che vuole, …ciò che pensa. Un altro agente gli risponde che può fare quello che vuole, perché ormai non può più nuocere alle“nuove aspettative” del servizio. Egli allora – l’Albertone nazionale – urla a gran voce “Viva il Re !!!” e poi ancora : “…la sai cantare la Marcia Reale ?” all’agente vicino, …e quello risponde che non sa nulla, e non gli importa nulla e di nessuno, e allora Sordi, intona con orgoglio la Marcia Reale a gran voce “Viva il Re, Viva il Re, Viva il Re ecc. ecc.”. Lo spezzone finisce e l’incantesimo si rompe. Mi scopro in piedi, nello stupore dei miei famigliari, mentre accompagno Alberto nel canto.
Alberto con Alberto, per il Re, per quell’Italia migliore, più povera forse, ma più corretta, più rispettosa, più giusta, più libera e democratica !
“Viva il Re” caro Alberto Sordi, e grazie per averci ricordato con questa scena pseudo comica (ma neanche troppo) che un tempo, neppure molto lontano, …eravamo un Paese serio !
03.03.2010 - Alberto Conterio
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