Analisi e previsione sulla politica interna del nostro Paese
Tra gli annunci ad effetto dei nostri telegiornali televisivi, centrati sulla crisi economica, e la lotta all’evasione ed alle mafie, al cittadino più attento non sarà sfuggito il caos organizzato della politica interna nazionale. Scrivo “organizzato” perché ognuno degli interpreti, sembra possedere un suo ruolo ben definito, e agisce entro i limiti del suo spazio recitando la parte secondo copione.
Chiaramente il trend generale è sempre al ribasso, ma sembra non toccare mai il fondo, in una infinita quanto dannosa planata senza più energia.
Il Pdl, alle prese con il potere (che logora), alterna interventi politici disarticolati tra loro a tentativi di focalizzare altrove l’attenzione dei cittadini. A questo teatrino, servono con straordinaria capacità il Presidente del Consiglio ed il Presidente della Camera. La rottura tra loro, sembra sempre alla porta, attirando l’attenzione necessaria a liberare i vari Ministri in manovra. Pare una trovata del Cavaliere ? Staremo a vedere. All’opposizione l’unico che “batte un colpo”, sembra essere Di Pietro, ed è tutto dire. Oltre ai proclami di principio, a strapparsi le vesti in piazza, e ad inveire rozzamente in un italiano stentato ed incomprensibile, non abbiamo notizia di una proposta, che non sia di epurazione del nemico, giustizia sommaria o di demagogia purissima insomma. Questa del resto è il grado di Democrazia espressa da questa repubblica, dove il confronto serio ed equilibrato è stato sostituito all’origine dalla soppressione fisica degli avversari…
Bersani (controfigura di Franceschini nello scuotere la testa) ed il Pd, sembrano altresì vivere un mondo parallelo, costantemente alla caccia del miglior compromesso interno. Per loro, Berlusconi resta irraggiungibile, possono dire e fare ciò che vogliono !
Anche il sindacato sembra aver tirato i remi in barca, troppo alta la temperatura estiva per gli scioperi generali di piazza, troppo esigue ormai le schiere di coloro che sono disposti a seguire queste carnevalate in cambio di un pugno di mosche. Tutto sembrerebbe quindi “calmo e placido al passaggio” delle vacanze, se non fosse per la novità. La “novità” si chiama Casini Pierferdinando. L’Udc, ben quotato in questi giorni quale valido ricostituente a rafforzare la legislatura però, non è una novità assoluta sia ben chiaro, ma potrebbe essere oggi, la goccia che fa traboccare il vaso.
Ed il liquido che può traboccare dal vaso, si chiama Lega Nord !
Questa infatti è da tempo tesa come una corda di violino. Le elezioni regionali hanno, secondo il mio modesto parere, permesso l’ultimo banchetto possibile. I dirigenti politici di questo movimento sono coscienti che la barzelletta del federalismo fiscale è sfruttata. Occorre inevitabilmente passare dalle parole ai fatti per mantenere le posizioni. Se ciò non avviene in tempi brevi l’elettorato lobotizzato nelle osterie settentrionali tornerà velocemente in se, e potrebbe cambiare orientamento.
Di fatto il federalismo fiscale, venduto come panacea a tutti mali d’Italia, dove tutti ci guadagnano in servizi e tutti pagano meno tasse, è un falso ! Un falso, che grazie ai tagli dovuti, al buco Greco ed alla crisi economica importata dagli Stati Uniti, abbiamo potuto smascherare. Se questi eventi non si fossero presentati, molto probabilmente questa repubblica avrebbe varato l’ennesima moltiplicazione dei centri di costo e di spesa dopo quelli creati con l’apparizione delle inutili Regioni negli anni settanta.
Grazie ai tagli di spesa del Ministro Tremonti infatti - seppur in modo non esplicito - per i corridoi di Montecitorio, sé cominciato a sussurrare che “…i soldi per il federalismo fiscale non sono sufficienti” e che occorrerà posticipare la sua introduzione.
Questo porta inevitabilmente a fare considerazioni e domande : …il federalismo fiscale non serviva a risparmiare ! …appare ovvio, altrimenti la sua introduzione dovrebbe essere caldeggiata non ostacolata ! Poi, ben più inquietante, è chiedersi …quale sarà la reazione del popolo leghista, quando avrà certezza d’essere stato preso magistralmente in giro dal Senatore Bossi ?
A questa domanda devono essere pervenuti da tempo anche i dirigenti della Lega Nord.
La risoluzione del loro problema comunque è a portata di mano …grazie a Casini. La soluzione, “l’uovo di Colombo” passa attraverso alla rottura dell’alleanza di convenienza con il Pdl. Questa rottura, servirà a mascherare l’impossibilità di introdurre il federalismo fiscale, dando la colpa al Cavaliere, a Fini, a Casini, a Roma ladrona e tutto il resto. Portandosi all’opposizione, la Lega Nord, oltre a non perdere l’elettorato acquisito, “rischia” di acquisirne di ulteriore tra le fila dei più sprovveduti ed ingenui elettori del centrodestra. Fatto questo, sarà facile per gli avvoltoi della Lega aizzare dalle piazze il popolo “padano” contro l’Italia in generale.
Si perché …quando la Lega è al potere, si disseta dalla mammella dell’Italia che lavora al pari delle altre forze politiche. Inutile creare insicurezza negli affari paventando la secessione.
Quando al contrario essa è fuori dalla stanza dei bottoni, può lasciarsi andare ai suoi aspetti primordiali. Ecco quindi che l’indipendentismo e/o il secessionismo, anche armato, tornano a fare l’occhiolino al “popolo” del nord.
E’ la “politica” criminale e miope del tira e molla, che non ha altro scopo che assicurarsi l’attenzione degli sprovveduti e qualche poltrona utile a finanziare l’imbroglio, sulle spalle di un Paese allo sbando, facile terreno su cui seminare odio oggi e raccogliere tempesta domani.
In questo panorama desolante, noi di Alleanza Monarchica – Stella e Corona, dobbiamo essere capaci di parlare agli italiani, di aprire loro gli occhi. Non è più una questione di programma, ma di sola purissima etica. Tutto è scritto ormai, non c’è nulla da inventare, si tratta di prendere da terra i cocci di questa Nazione, e tentare la loro ricomposizione senza farsi influenzare da nessuno. Possiamo riuscirci soltanto noi, perché in 60 anni di disordine repubblicano, Alleanza Monarchica – Stella e Corona non ha avuto responsabilità e soprattutto, interesse alcuno.
Questa mia, non è una previsione ipotetica, è un’affermazione convinta !
14.07.2010 - Alberto Conterio
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