L’8 settembre repubblicano !!!
Leggendo l’articolo di Federico Geremicca su La Stampa di oggi 8 settembre, risulta evidente che il momento di confusione politica ed istituzionale è grosso.
Intanto non saranno gli ultimi giorni di Pompei come giustamente asserito, ma dalla stesse righe apprendiamo che la seconda repubblica è in declino. Intanto sarebbe opportuno sapere preventivamente quando è finita la prima e quando è cominciata la seconda, ma di certo sappiamo che la repubblica in Italia, sia essa la prima, la continuazione della prima o la seconda è indubbiamente in declino.
La contraddizione più grossa sta nel fatto, che il Presidente Napolitano rifacendosi alla Costituzione, fa sapere - nel caso il Governo dovesse cadere - che c’è spazio per una consultazione dei gruppi politici parlamentari per verificare la possibilità di avere in aula una nuova maggioranza, mentre Berlusconi da Palazzo Chigi, invoca in quel caso nuove elezioni, sulla base del “Porcellum” ovvero, la legge elettorale di questa repubblica. Questa, che blocca gli schieramenti politici prima delle elezioni, legittima a Governare lo schieramento preferito dagli elettori con il voto… e non altri.
Nella pratica, non si capisce come Berlusconi in effetti, perdendo la sua maggioranza in Parlamento per la defezione di Fini e del suo nuovo gruppo di seguaci, possa ritrovarla nella stessa in aula senza far salire sul suo carro una componente politica diversa da quella votata dagli elettori nell’aprile 2008. Impossibile poi immaginare un Governo in cui Berlusconi non sia più Leader, sarebbe il rovesciamento (peraltro già visto alcuni anni fa) del principio ispiratore del bipolarismo negativo e malato di questa repubblica.
Tirando le somme, anche se la Costituzione ha, come principio, un valore assoluto, “comandando” quindi su tutto il resto, non c’è dubbio che ci troviamo di fronte ad un bel pasticcio.
Tornando poi sulle parole “…lo scrupolo che il Presidente avrà nel tentare di tener fuori il Quirinale dallo sport preferito in questo declino di Seconda Repubblica: e cioè il «tiro alle istituzioni» (…)” e significativo far notare che, quando in Gran Bretagna qualche mese fa, Gordon Brown si trovò in difficoltà, a nessuno venne in mente di asserire o scrivere che la Monarchia Britannica era in declino. Cosa voglio evidenziare con questo paragone ? Semplice… che in una Monarchia, le Istituzioni (la Corona) ed il Governo (la politica) sono entità ben separate e distinte, mentre in questa nostra repubblica in declino, no !
In Italia infatti, la repubblica ci ha insegnato che politica ed istituzioni non hanno confini, perché chi è politico oggi, può essere istituzione domani e viceversa, in un guazzabuglio caotico dove nessuno più fa il suo dovere e tutti pretendono di fare quello di una terza persona, a solo scopo di perseguire i propri immediati vantaggi.
Ora noi monarchici abbiamo oggi, una grossa responsabilità, che è quella di far sentire la nostra voce con giudizi netti, gridando forte il dissenso nostro per tutto ciò. Ci troviamo in fondo a raccogliere in terra ciò che è stato seminato oltre 64 anni fa, altro che 8 settembre…
Non possiamo che prenderne atto !
Alberto Conterio - 08.09.2010
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