L’indignazione del perbenismo ipocrita e
politicamente-corretto
Povero Cassano. Non sono un esagerato tifoso calcistico, e
le vicende della nazionale di calcio italiana ai campionati europei di
quest’anno, mi incuriosiscono quel tantino necessario a rinsaldare il
sentimento di orgogliosa italianità che DEVE essere presente in tutti i buoni
cittadini di questa, che per ora è ancora una Nazione indipendente e sovrana.
Ma quest’oggi, desidero prendere salda posizione in difesa dell’attaccante
Antonio Cassano in merito alla tanto chiacchierata conferenza stampa di ieri
martedì 12 giugno, in cui lo stesso, sembra, abbia mancato di rispetto alla
“categoria” degli omosessuali.
Comincerei col definire vergognoso chi, a seguito di quella
conferenza a infierito sul giocatore, sul suo modo di esprimersi e soprattutto,
ha auspicato seri provvedimenti della Federazione Giuoco Calcio nei suoi
confronti. E’ un fatto inaudito e di una violenza – questa si – che non avrei
mai immaginato potesse verificarsi nei confronti di chi, interrogato, ha
risposto secondo la sua personalità e sapere. Parlo chiaramente dei giornalisti
che, alla televisione si sono permessi di giudicare un calciatore per aver
espresso un’opinione che, pur avendo riascoltato più volte in serata, non ho trovato
volgare o mancante di rispetto per nessuno.
Il Sig. Cassano, che di professione è calciatore
professionista, sarà pure un personaggio pubblico come lo hanno etichettato, ma
il suo mestiere è quello di giocare a calcio, ed in conferenza stampa post o ante
partita, il suo compito è quello di rispondere a domande o esporre questioni
tecniche inerenti il giuoco del calcio. Non altro.
Per quanto ne so inoltre, per giocare a calcio, ancora non è
richiesta una Laurea in scienze politiche o in sociologia, e quindi non mi
sorprendo che, una persona semplice possa e debba esprimersi spontaneamente
come sa fare e con la dovuta sincerità.
Detto questo però, anch’io desidero manifestare la mia
indignazione per il crescente perbenismo ipocrita e politicamente-corretto,
tanto ossessionante e limitativo delle nostre libertà e delle nostre opinioni
da risultare da tempo ormai, fastidioso al pari delle zecche.
Fino a qualche anno fa, si parlava ancora con la bocca, per
lasciare alla mente il tempo di riflettere sul significato del messaggio che si
desiderava trasmettere. Personalmente mi comporto ancora in questo modo, e
quando voglio parlare di un tale che pulisce in terra i giardini pubblici della
mia città, suo il termine di spazzino, perché usare il termine di operatore
ecologico mi sembra surreale quanto definire una prostituta …alias “zoccola”
con il termine “Escort”, che tutt’al più mi fa pensare alla più classica delle
berline Ford. E così se penso ad un omosessuale, può e deve potermi uscire
dalla bocca il termine “frocio” senza che ole starnazzanti di falsi
galantuomini si scandalizzino per ciò. Vorrei essere definito “uomo”
semplicemente, e non un eterosessuale di genere maschile a caso. Questo si mi
scandalizzerebbe!
Ora si usa parlare soppesando i termini con il bilancino da
farmacista, per non disturbare la sensibilità di nessuno, mentre si demolisce
nel silenzio assordante dell’ipocrisia generale ciò che resta dei sani valori
presenti in questo Paese e nel mondo in generale. Coloro che si scandalizzano
per il termine di “frocio”, si scandalizzano anche della possibilità che un
domani, nel nostro Paese, un minore possa essere affidato ad una coppia di
omosessuali? Non ha il minore, anch’esso il diritto d’avere una famiglia
secondo natura?!
E che dire del Codacons, che ha invitato gli omosessuali ad
intentare una causa per danni al povero Antonio?
Che il Codacons non abbia nulla di più utile da fare nel
nostro Paese è uno scandalo… questo si!
Ma ci sarà qualcuno in questa Italia, …pardon, in questa
repubblica – come ormai amano puntualizzare i politici e gli intellettuali
maggiormente “inseriti nel sistema” – che abbia il coraggio di ribaltare i
termini di questo episodio (le dichiarazioni di Cassano a seguito delle
rivelazioni di Cecchi Paone) e chiedersi cosa può interessare agli sportivi
tifosi di calcio, se il Sig. Cecchi Paone s’è trombato uno o più giocatori
della Nazionale ? Ma saranno fatti suoi o DEVONO diventare fatti nostri che al
contrario, vorremmo solo guardarci una partita in pace !
E se questi presunti giocatori omosessuali – ammesso che non
sia una trovata pubblicitaria – avessero voluto mantenere riservata la sfera
privata della loro vita, si saranno offesi per le parole di Cassano o per la
presuntuosa rivelazione di Cecchi Paone ?
E adesso prendetevela anche con me… chissenefrega !
Alberto Conterio - 13.06.2012
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