Valori intramontabili
Negli ultimi dieci o vent’anni ormai, ci sarà capitato mille
volte di sentir affermare che la nostra società - che amiamo definire
occidentale – ha perso i valori di riferimento sulla quale si è evoluta.
Personalmente ritengo che ciò, non sia del tutto veritiero.
Infatti, nonostante il profondo stato di crisi non solo
economico ma soprattutto morale della società che conosciamo, la parte sana del
popolo (che per fortuna, è ancora maggioranza) quando ha la possibilità di
manifestare liberamente i valori in cui crede, ci sorprende per la fedeltà e la
passione che dimostra, simile ad un istinto primordiale del cuore.
Parlo chiaramente delle ultime due grandi manifestazioni
popolari di questi primi giorni di giugno 2012, in cui Sua Santità il Papa
Benedetto XVI e Sua Maestà la Regina Elisabetta II sono stati omaggiati ed
onorati da immense folle festanti.
Proprio ieri infatti, mentre in Italia ancora non si erano
placate le annuali quanto rituali polemiche per la “festa” della repubblica,
che trova ogni anno un diverso modo di dividere questo nostro Paese, presso la
località di Bresso in provincia di Milano, oltre cinquecentomila fedeli - molti
dei quali, nonostante il tempo inclemente, hanno atteso nel prato l’intera
notte – hanno assistito al discorso del Papa focalizzato sulla salvaguardia
della famiglia naturale. Folla oceanica questa, bissata a Londra, dove un’ancor
più numerosa folla di persone si è assiepata lungo le rive del Tamigi, sotto
una pioggia battente fin dalle prime ore della mattina per assistere al
passaggio della propria Sovrana in omaggio al suo lungo Regno.
Il Papa e la Regina che rappresentano con la loro persona
fisica, la fede e la legittimità del potere, non hanno avuto bisogno di
pronunciare roboanti discorsi per farsi ascoltare o per tentare di convincere
l’immensa platea presente. Al contrario hanno semplicemente ribadito, con il
verbo nel primo caso e con la sua sola presenza nell’altro, i due principali
valori su cui si basa la nostra società, così come tutte le società e civiltà
di questo pianeta : La famiglia e l’unità del popolo.
L’apparente semplicità nelle parole del Papa, non
sminuiscono l’energia del suo messaggio. Egli ha ribadito nel suo discorso, che
la famiglia naturale, formata da un uomo ed un donna resta il fondamento della
società, così come la semplice e sola presenza della Regina, ha inteso
rimarcare nel popolo britannico lo stesso valore fondante. Ambedue, il Papa e
la Regina, hanno così testimoniato che l’unità di intenti e la concordia, sono la
più efficace “arma” in favore della pace, dello sviluppo e del progresso
sostenibile. Ieri, oggi e domani!
Il popolo, che vede in queste due “icone” l’incarnazione dei
suoi valori più cari, ha risposto spontaneo all’appello dei simboli che queste
istituzioni rappresentano, perché come abbiamo premesso sono i simboli
istintivi dettati dal cuore per il cuore. Simboli di cui tutti gli esseri umani
si nutrono al di sopra delle ideologie.
Queste ideologie, tutte figliastre della rivoluzione
francese, repubblicane per definizione, alle quali si accompagnano sempre più
spesso estremismi atei o anarchici, dopo due secoli di menzogne,
disinformazione, soprusi e violenze contro il Cristianesimo e contro l’istituto
Monarchico, nulla hanno potuto.
Sul prato di Bresso, così come sulle sponde del Tamigi, il
valore delle radici cristiane e il valore rappresentato dalla primogenitura del
diritto mantengono intatto il loro superiore significato; due segni evidenti di
quanto questi valori non sono solo apprezzati, ma estremamente necessari, oggi
più che mai.
L’appartenenza ad una Storia e a delle precise Tradizioni
con l’esaltazione del ruolo fondamentale della Famiglia rappresentano ancor
oggi, e ci indicheranno sempre più nel prossimo futuro, la differenza tra un
civiltà rispettosa ed evoluta e la non civiltà rappresentata dal caos
dell’anarchia degli estremismi politici e religiosi, mettendoci al riparo nel
contempo dall’ingerenza arrembante delle multinazionali che la globalizzazione
o mondializzazione intende propinarci quali surrogati istituzionali planetari.
Valori questi - Cristianesimo e Monarchia - non si basano
sull’impiego ideologico ed ipocrita della Democrazia, legittimata da elezioni
“guidate”, ma sono loro stessi garanzia perpetua della vera libertà in quanto
trasversali ed indipendenti dalle elezioni, grazie alla quale anche la parola
vuota di Democrazia acquisisce valore reale.
Questo è il loro indiscutibile vantaggio.
Alberto Conterio – 04.02.2012
Nessun commento:
Posta un commento