Interviste ad Alberto Conterio

lunedì 4 giugno 2012

Valori intramontabili


Valori intramontabili

Negli ultimi dieci o vent’anni ormai, ci sarà capitato mille volte di sentir affermare che la nostra società - che amiamo definire occidentale – ha perso i valori di riferimento sulla quale si è evoluta. Personalmente ritengo che ciò, non sia del tutto veritiero.
Infatti, nonostante il profondo stato di crisi non solo economico ma soprattutto morale della società che conosciamo, la parte sana del popolo (che per fortuna, è ancora maggioranza) quando ha la possibilità di manifestare liberamente i valori in cui crede, ci sorprende per la fedeltà e la passione che dimostra, simile ad un istinto primordiale del cuore.

Parlo chiaramente delle ultime due grandi manifestazioni popolari di questi primi giorni di giugno 2012, in cui Sua Santità il Papa Benedetto XVI e Sua Maestà la Regina Elisabetta II sono stati omaggiati ed onorati da immense folle festanti.
Proprio ieri infatti, mentre in Italia ancora non si erano placate le annuali quanto rituali polemiche per la “festa” della repubblica, che trova ogni anno un diverso modo di dividere questo nostro Paese, presso la località di Bresso in provincia di Milano, oltre cinquecentomila fedeli - molti dei quali, nonostante il tempo inclemente, hanno atteso nel prato l’intera notte – hanno assistito al discorso del Papa focalizzato sulla salvaguardia della famiglia naturale. Folla oceanica questa, bissata a Londra, dove un’ancor più numerosa folla di persone si è assiepata lungo le rive del Tamigi, sotto una pioggia battente fin dalle prime ore della mattina per assistere al passaggio della propria Sovrana in omaggio al suo lungo Regno.

Il Papa e la Regina che rappresentano con la loro persona fisica, la fede e la legittimità del potere, non hanno avuto bisogno di pronunciare roboanti discorsi per farsi ascoltare o per tentare di convincere l’immensa platea presente. Al contrario hanno semplicemente ribadito, con il verbo nel primo caso e con la sua sola presenza nell’altro, i due principali valori su cui si basa la nostra società, così come tutte le società e civiltà di questo pianeta : La famiglia e l’unità del popolo.

L’apparente semplicità nelle parole del Papa, non sminuiscono l’energia del suo messaggio. Egli ha ribadito nel suo discorso, che la famiglia naturale, formata da un uomo ed un donna resta il fondamento della società, così come la semplice e sola presenza della Regina, ha inteso rimarcare nel popolo britannico lo stesso valore fondante. Ambedue, il Papa e la Regina, hanno così testimoniato che l’unità di intenti e la concordia, sono la più efficace “arma” in favore della pace, dello sviluppo e del progresso sostenibile. Ieri, oggi e domani!

Il popolo, che vede in queste due “icone” l’incarnazione dei suoi valori più cari, ha risposto spontaneo all’appello dei simboli che queste istituzioni rappresentano, perché come abbiamo premesso sono i simboli istintivi dettati dal cuore per il cuore. Simboli di cui tutti gli esseri umani si nutrono al di sopra delle ideologie.
Queste ideologie, tutte figliastre della rivoluzione francese, repubblicane per definizione, alle quali si accompagnano sempre più spesso estremismi atei o anarchici, dopo due secoli di menzogne, disinformazione, soprusi e violenze contro il Cristianesimo e contro l’istituto Monarchico, nulla hanno potuto.

Sul prato di Bresso, così come sulle sponde del Tamigi, il valore delle radici cristiane e il valore rappresentato dalla primogenitura del diritto mantengono intatto il loro superiore significato; due segni evidenti di quanto questi valori non sono solo apprezzati, ma estremamente necessari, oggi più che mai.
L’appartenenza ad una Storia e a delle precise Tradizioni con l’esaltazione del ruolo fondamentale della Famiglia rappresentano ancor oggi, e ci indicheranno sempre più nel prossimo futuro, la differenza tra un civiltà rispettosa ed evoluta e la non civiltà rappresentata dal caos dell’anarchia degli estremismi politici e religiosi, mettendoci al riparo nel contempo dall’ingerenza arrembante delle multinazionali che la globalizzazione o mondializzazione intende propinarci quali surrogati istituzionali planetari.

Valori questi - Cristianesimo e Monarchia - non si basano sull’impiego ideologico ed ipocrita della Democrazia, legittimata da elezioni “guidate”, ma sono loro stessi garanzia perpetua della vera libertà in quanto trasversali ed indipendenti dalle elezioni, grazie alla quale anche la parola vuota di Democrazia acquisisce valore reale.
Questo è il loro indiscutibile vantaggio.

Alberto Conterio – 04.02.2012

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