Che politica quella repubblicana
15 gennaio 2013
Ci siamo, siamo entrati nella fase finale della campagna
elettorale per il voto a Febbraio, ed è ancora lui, dopo quasi vent’anni a
calamitare l’attenzione di tutti, amici e nemici. Parliamo di Silvio Berlusconi
naturalmente.
Il PdL sembrava finito, sull’orlo dell’abisso e dell’auto
scioglimento. Poi lo scatto d’orgoglio del Cavaliere, ha trasformato un’armata
brancaleone in una forza politica il lotta per il traguardo.
Oserei dire strepitosa ad esempio, la partecipazione di
Berlusconi alla trasmissione di Santoro. Il risultato può dirsi esaltante.
Travaglio zittito (speriamo per sempre) e lo stesso conduttore fortemente
ridimensionato ha contribuito vistosamente al rilancio dell’odiato avversario.
Meno di 5 punti pare, il distacco oggi valutato tra PdL e
PD.
Fino a due settimane fa, sicuro di vincere, il Segretario
del Pd Bersani ha smesso così di ostentare tranquillità, cominciando a
ponderare le parole, alla ricerca di una differenziazione tra il recente passato
pro-Monti e un’originalità che gli permetta di non perdere l’elettrorato più
centrista del suo partito. A sinistra, Vendola calamita ancora una grossa fetta
di elettorato sordo cieca. Cioè di persone davvero poco attente ai pessimi
risultati (quando non disastrosi) ottenuti in Puglia da questo individuo. Gli
Arancioni di Ingroia e De Magistris, sembrano soffiare sul fuoco che sta
divorando Grillo, senza incidere sugli equilibri “destra-sinistra” quindi. Lo
stesso Grillo alle prese con un “consenso” in calo preoccupante, le molteplici
rivolte della base e la clonazione dei simboli pare aver perso lo smalto di
qualche mese fa.
Spiace invece, vedere Di Pietro tanto mal ridotto, da essere
ormai evitato anche dai malati infettivi. Del resto saper leggere, scrivere ed
esporre chiaramente un concetto, ha ancora un valore, quando l’onestà e l’etica
di una persona è pari a quella di tutte le altre che si propongono in politica,
in questa repubblica.
Il Prof. Monti, calata la maschera della persona perbene
datagli senza senso pudico e democratico dal Quirinale, si sta dimostrando il
più politico di tutti i politici (altro che tecnico) agglomerando attorno a se
i fantasmi di un centro moderato senza idee. Fini e Casini così, si sono
ritrovati alleati di Monti dopo aver percorso strade politiche differenti
quanto le idee che li guidano, confermando la loro innata “capacità di
adattamento” (pur di non abbandonare il Palazzo).
Approfondendo la realtà “Monti” comunque, non si può
nascondere che, spaventato Montezemolo (che si è dileguato) e scartate le
avances del giornalista Giannino Oscar, il Professore, accortosi che i sondaggi
- nonostante avesse aperto
scorrettamente la campagna elettorale con largo anticipo sui suoi avversari -
lo davano “per trombato” (e ci mancherebbe) ha preso il piglio di Calderoli,
lanciandosi in insulti e caricature degli avversari. Sul piano programmatico
poi, con una acrobazia da prima repubblica, ha stabilito che le tasse dovranno
essere abbassate e che l’IMU è sicuramente riducibile, quando solo dieci giorni
prima aveva bacchettato sugli stessi argomenti il povero Berlusconi, sostenendo
al contrario, che ciò era impossibile, populista e pericoloso!
Ma un “tecnico” così, sarà ancora credibile a Bruxelles ?
…all’elettore italiano e alla Sig.ra Merkel sua guida spirituale ? Vedremo,
intanto la corsa continua, e sono certo che Berlusconi qualche asso nella
manica ancora lo deve giocare.
Non sono un suo estimatore, non l’ho mai votato, come non ho
mai votato nessun altro dal 1987, perché ritengo che votare sia una cosa serie
e non un “affare” da compiersi con la molletta al naso.
Quest’anno però, sono stato davvero tentato di mettere una
bella crocetta per Lui… Silvio Berlusconi! Se non avesse siglato l’accordo con
la Lega Nord l’avrei forse fatto! Peccato.
A proposito non ho scritto nulla sulla Lega Nord, ma non c’è
nulla da scrivere che non si conosca già, …cattiva gestione della cosa
pubblica, corruzione e fresconate da osteria. Andati a Roma per cambiare il
sistema, sono diventati invece, parte del sistema come tutti gli altri.
L’elettorato loro ne terrà debito conto, e se non fosse per Berlusconi (sempre
Lui) sarebbero già finiti da un pezzo.
Alberto Conterio
Italia Reale - Stella e Corona
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