Monarchica oggi
Qualcosa di immensamente positivo ed attuale
L’occasione del
matrimonio di Harry e Meghan del 19 maggio scorso, ci fornisce una magnifica
occasione per parlare non tanto di Monarchia, quanto piuttosto di monarchici.
Non c’è dubbio
che in Italia sia assai difficile essere monarchici. Per tanti motivi,
pregiudizi e incomprensioni. Ma contrariamente a quel che si può credere, il
nemico principale del monarchico oggi, non è il regime repubblicano o le
persone che si definiscono o si sentono repubblicane. Costoro sono per lo più
persone inconsapevolmente repubblicane. Vivono la realtà che hanno sempre
vissuto senza aver avuto notizia di una realtà alternativa. Sono persone che
accettano ciò senza fiatare per ignoranza quindi, perché continuamente spinti
avanti a suon di slogan come un gregge dalla propaganda.
Il vero nemico
del monarchico è stato, e sarà sempre il monarchico stesso, o meglio di colui
che si definisce monarchico. Una persona che con le sue azioni, le sue parole
ed il suo stile di vita, arriva a storicizzare il concetto stesso di Monarchia.
Lo si è visto
mirabilmente impegnato nell’affossare ciò che restava dell’orgoglio monarchico
nazionale alla recente traslazione delle salme dei nostri amati Sovrani a
Vicoforte, Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia, per un giorno di
notorietà.
Rppresentanti di
una Monarchia legata alla commemorazione del passato, che si illudono, o
cercano di illuderci di attualizzarla, presentando la Monarchia come ad un
insieme di fatti, notizie e pettegolezzi appartenenti al gossip dei rotocalchi.
Amano farsi fotografare con il pennacchio a pranzi, matrimoni e gran balli.
Ecco perché
quest’ultimo matrimonio “Reale” è stato un’ottima occasione per smascherare
ciò, perché ci ha parlato certamente di gossip, ha mostrato lustrini e
cappellini, ha evidenziato una pletora di ipocriti a caccia della notorietà che
un invito rappresentava, ma ha anche mostrato a tutto il mondo che la
Monarchia, nei Paesi in cui è presente, è anche saldamente legata alle realtà popolari,
operaie, contadine e piccolo borghesi.
Erano questi i
veri monarchici d’Inghilterra, quelli seduti sui prati, quelli con il cestino
da pic nic spalmati di crema solare per non bruciarsi al sole, in attesa di
poter guardare per una manciata di secondi la nuova coppia principesca in
transito sulla carrozza, nella speranza forse, di poter incrociare il loro
sguardo per qualche istante! Sono costoro le fondamenta incrollabili della
Monarchia britannica.
Una realtà che
ogni giorno ramifica e si rafforza nei mercatini rionali, nelle scuole, nelle
fabbriche, alla guida dei mezzi pubblici, negli uffici e negli ospedali.
Qualcosa di
immensamente positivo ed attuale, tutto il contrario del popolo “monarchico”
italiano, in costante calo numerico per infiniti motivi, ma anche e soprattutto
a mio parere perché partecipante al più
a qualche salotto bene, ai caffè del centro, alle Sante Messe comandate o ai
convegni. Tutte manifestazione, sempre più scelte non sulla base di una idea
comune, ma sulla base ad una particolarità d’appartenenza a questo o a quel
Principe, a questo o a quel gruppo o organizzazione.
È chiaro che
presto verremo rinchiusi nei musei di sociologia, e neppure nelle sale
principali, ma negli scaffali fuori visita.
Non andiamo da
nessuna parte in questo modo, perché la gente in questo mondo che cambia ha
comunque bisogno di punti di riferimento, e “per fortuna” non sa che farsene
delle nostre beghe!
Alberto Conterio -
22.05.2018
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