Opposizione: persa anche la vergogna e la dignità
Quando tacere sarebbe una concreta e apprezzata manifestazione
di buon senso
Desidero essere ironico su un argomento serio, anzi molto
serio, cercando di renderVi partecipi della rabbia per provo quando ogni giorno
siamo testimoni delle ingerenze, delle intimidazioni, delle minacce anche,
degne della peggiore mafia nei confronti dell’azione del nuovo governo Conte.
Le innumerevoli voci che fin da subito hanno cominciato
ad agitarsi contro Salvini o Di Maio, per contrastare i loro primi provvedimenti,
mi infastidiscono quanto il latrare dei cani in una notte estiva, quando si
cerca di estraniarsi dalla calura dell’ambiente e dai pensieri quotidiani per
chiudere occhio e addormentarsi. Fastidiosissime queste “voci”, come le zanzare,
vanno ben oltre la necessaria opposizione politica ad un governo. Siamo infatti
abituati all’opposizione.
L’opposizione urlata della sinistra, delle piazze, dei
sindacati, degli antagonisti, contro i governi conservatori e di destra, così
come siamo abituati in questi ultimi anni all’opposizione sterile e ridicola di
“personaggi” come Renato Brunetta o la “pitonessa” Daniela Santanchè, fatta di inutili
appelli ad un “popolo” - che non conoscono - contro i governi della finta sinistra che hanno svolto
magnificamente i programmi del liberismo più frenato tanto amato dal primo
Berlusconi del 1994.
Come ho scritto, questa opposizione però, va ben oltre.
Normalmente le opposizioni possono contare su qualche organo di stampa. Alcuni
giornali, qualche rete tivvù, qualche sito o blog in rete! Questa “opposizione”
invece può contare su tutto. Giornali, periodici, tivvù, radio, internet,
opinionisti, giornalisti, presidenti e lacchè delle maggiori organizzazioni,
istituzioni o associazioni, …anche della Chiesa Cattolica. È un diluvio
universale che si abbatte senza sosta ormai da oltre un mese contro “l’arca”
del governo Conte.
Ha protestato sguaiatamente Boccia di Confindustria, è ha
preso posizione il Comitato Episcopale italiano.
Continua a divertirci Boeri dell’Inps con la fiaba dei
clandestini che pagano la pensioni agli italiani, così come Patuelli presidente
dell’Associazione Bancaria italiana, che vorrebbe continuare a speculare in
borsa indisturbato, garantito però dai soldi dei risparmiatori. Poi viene Saviano,
da Nuova York e tutta una serie di “artisti” falliti… come l’ex Deputata e
“Onorevole” Ilona Staller, in arte Cicciolina. Ricordate? Si pure Lei ha
protestato contro il taglio dei vitalizi, al pari del Pd e di Forza
Italia!
Stamane però ho avuto la sorpresa di apprendere che anche
Fabio Cairoli, presidente di Lottomatica Holding ha avuto da dire circa il
divieto di pubblicizzare il gioco d’azzardo…
Desidero spiegarmi bene perché tutti possano comprendere
il mio stato d’animo: costui, uno dei beneficiari del suo settore, al quale i
governi Monti e Letta hanno condonato decine di miliardi di imposte da pagare,
ha avuto il coraggio di asserire che Lottomatica ha bisogno della pubblicità
per mantenere alti i suoi introiti. Posso immaginare che lavorando per una
società, che fa dell’inganno e del furto di denari altrui la sua missione, non
abbia mai avuto una dignità sua, ma in caso contrario è evidente che Cairoli,
deve aver perso anche la vergogna e con essa la buona creanza di tacere.
Come ho detto in apertura, sdrammatizziamo concludendo
con ironia: quando frequentavo le scuole elementari negli anni ’70 a Torino,
era normale che i ragazzini durante le lezioni, ricevessero la visita di
“delegazioni” di funzionari della San Paolo (istituti bancario torinese) che
regalavano libretti di risparmio nominativi con un versamento iniziale di 1000
lire, per avviare gli stessi alla buona abitudine del risparmio; oggi, dobbiamo
aspettarci che i nostri ragazzini ricevano prima o poi la visita di qualche
galoppino di Lottomatica, per regalare schedine precompilate del superenalotto utili
ad avviare questi poveri bambini sulla strada senza ritorno del gioco
d’azzardo?
Vergognatevi, …ipocriti senza dignità, maledetti da Dio e
dagli uomini!
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