Viene da Bondi, l’ennesimo schiaffo all’attuale repubblica delle “bufale”. Alla cerimonia di apertura del 23simo Congresso mondiale degli architetti, tenutosi nei giardini della Reggia di Venaria Reale in Piemonte, Sandro Bondi, nella sua nuova veste di ministro dei Beni Culturali, ha bollato l’architettura del dopoguerra come “brutta, banale ed insignificante”.
L’architettura e l’arte in effetti seguono come un’ombra i periodi storici con i loro risvolti sociali, economici e politici.
L’architettura dell’antica Roma ci parla di grandezza, ricchezza ed ingegnosità, che non può essere smentita. Seguì il periodo medioevale, che con costruzioni fredde, buie ed arroccate, rispecchiavano il momento di decadenza ed insicurezza.
Il rinascimento poi segna il ritorno alla fiducia, il miglioramento sociale ed economico di un mondo che si svegliava dopo lungo assopimento.
Con il periodo barocco sono evidenti i segni di grandezza e l’opulenza di un’Italia che pur oppressa ancora da potenze straniere mirava comunque a fare strada.
Così ogni epoca o momento storico, ha il suo riscontro nell’arte e nell’architettura.
L’attuale repubblica della corruzione e delle vergogne quindi, viene bocciata anche in questo campo, allineandosi con la bruttura delle sue costruzioni e delle sue città al peggior periodo di decadenza medioevale.
Possiamo affermare che l’elenco delle evidenti negatività di questa repubblica sia finito ?
Auguriamocelo. Nel frattempo con soddisfazione, incassiamo implicitamente un elogio per quell’Italia Regia, che viene spesso definita con sufficienza “l’italietta”, quell’Italia che da anni la meschinità di mille interessi ed ideologie politiche tenta inutilmente di farci dimenticare.
02.07.2008 - Alberto Conterio
L’architettura e l’arte in effetti seguono come un’ombra i periodi storici con i loro risvolti sociali, economici e politici.
L’architettura dell’antica Roma ci parla di grandezza, ricchezza ed ingegnosità, che non può essere smentita. Seguì il periodo medioevale, che con costruzioni fredde, buie ed arroccate, rispecchiavano il momento di decadenza ed insicurezza.
Il rinascimento poi segna il ritorno alla fiducia, il miglioramento sociale ed economico di un mondo che si svegliava dopo lungo assopimento.
Con il periodo barocco sono evidenti i segni di grandezza e l’opulenza di un’Italia che pur oppressa ancora da potenze straniere mirava comunque a fare strada.
Così ogni epoca o momento storico, ha il suo riscontro nell’arte e nell’architettura.
L’attuale repubblica della corruzione e delle vergogne quindi, viene bocciata anche in questo campo, allineandosi con la bruttura delle sue costruzioni e delle sue città al peggior periodo di decadenza medioevale.
Possiamo affermare che l’elenco delle evidenti negatività di questa repubblica sia finito ?
Auguriamocelo. Nel frattempo con soddisfazione, incassiamo implicitamente un elogio per quell’Italia Regia, che viene spesso definita con sufficienza “l’italietta”, quell’Italia che da anni la meschinità di mille interessi ed ideologie politiche tenta inutilmente di farci dimenticare.
02.07.2008 - Alberto Conterio
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