Secondo l’Unione europea, l’Italia risulta il Paese Comunitario dove è più alto il carico fiscale sul lavoro.
A renderlo noto oggi martedì 23 giugno 2009 è l’Eurostat in base al confronto effettuato sui dati relativi al 2007. In Italia, secondo Eurostat, le tasse e i contributi sociali rappresentano il 44% del costo del lavoro.
A renderlo noto oggi martedì 23 giugno 2009 è l’Eurostat in base al confronto effettuato sui dati relativi al 2007. In Italia, secondo Eurostat, le tasse e i contributi sociali rappresentano il 44% del costo del lavoro.
Da italiani, non possiamo che rammaricarci di ciò, l’ennesima notizia negativa di questo Paese in via di disfacimento, mentre da Monarchici italiani, fedeli a Casa Savoia che l’Italia l’anno fatta, proprio 150 anni fa, sui campi di battaglia a San Martino, vogliamo invitare gli amici di fede repubblicana a prendere appunti…
L’attuale costituzione del 1948, da tutti o quasi tutti ritenuta ormai un documento datato e da rivedere come un abito vecchio e logoro, all’Articolo 1, ci parla di “una” repubblica democratica fondata sul lavoro.
Siamo onesti con i cittadini, è evidente che questo è uno dei punti da revisionare quanto prima, al massimo visto quanto sopra, possiamo scrivere, che questa repubblica “democratica” è fondata sulle imposte che gravano sul lavoro …dei cittadini.
Fatto questa dovuta correzione, ci verrebbe subito spontanea una domanda.
Visto che, sempre secondo questo Articolo 1 “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” non sembra anche a voi che i padri fondatori di questo “nuovo” Paese siano stati un tantino irrispettosi nel riguardo del popolo stesso ?
Questo popolo lo consideravano forse un insieme di idioti ?
Pare di si. Secondo costoro evidentemente, …un popolo sovrano, sarebbe contento di auto tassare il sudore della propria fronte pur essendo libero di pensare ad altro !
Risulta subito evidente che così non può essere.
Quindi questa repubblica, che la democrazia non l’ha certo introdotta in Italia, ma solo ereditata da Casa Savoia, ne ha fatto fin dalla nascita un uso “interessato” e smodato.
Concludendo in questa repubblica, come ebbe a scrivere in una nota poesia il rimpianto attore Aldo Fabrizi “se sonino più piano le campane” anche della tanto sbandierata quanto bistrattata democrazia.
23.06.2009 - Alberto Conterio
L’attuale costituzione del 1948, da tutti o quasi tutti ritenuta ormai un documento datato e da rivedere come un abito vecchio e logoro, all’Articolo 1, ci parla di “una” repubblica democratica fondata sul lavoro.
Siamo onesti con i cittadini, è evidente che questo è uno dei punti da revisionare quanto prima, al massimo visto quanto sopra, possiamo scrivere, che questa repubblica “democratica” è fondata sulle imposte che gravano sul lavoro …dei cittadini.
Fatto questa dovuta correzione, ci verrebbe subito spontanea una domanda.
Visto che, sempre secondo questo Articolo 1 “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” non sembra anche a voi che i padri fondatori di questo “nuovo” Paese siano stati un tantino irrispettosi nel riguardo del popolo stesso ?
Questo popolo lo consideravano forse un insieme di idioti ?
Pare di si. Secondo costoro evidentemente, …un popolo sovrano, sarebbe contento di auto tassare il sudore della propria fronte pur essendo libero di pensare ad altro !
Risulta subito evidente che così non può essere.
Quindi questa repubblica, che la democrazia non l’ha certo introdotta in Italia, ma solo ereditata da Casa Savoia, ne ha fatto fin dalla nascita un uso “interessato” e smodato.
Concludendo in questa repubblica, come ebbe a scrivere in una nota poesia il rimpianto attore Aldo Fabrizi “se sonino più piano le campane” anche della tanto sbandierata quanto bistrattata democrazia.
23.06.2009 - Alberto Conterio
Pubblicato su : Politicamentecorretto
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