Corruzione, repubblica e saggezza popolare
Con fa fine del federalismo legaiolo, affogato
nell’insaziabile corruzione di localismi e autonomie poco virtuose, ho la
speranza che il partito degli anti-unitari, che vedeva numerosi rappresentanti
in tutte le forze politiche nazionali, abbia fatto ormai il suo tempo. Costoro,
negli ultimi vent’anni, ricalcando le orme di Cattaneo, non hanno fatto che
danni ai cittadini e al nostro Paese.
Nonostante ciò, lo stereotipo secondo cui, al sud si ruba,
mentre al nord si lavora, ci accompagnerà ancora per anni, con la sua penosa
scia di luoghi comuni e polemiche.
Abbiamo comunque appurato, che in questa Italia repubblicana
si ruba a più non posso, dalla Vetta d’Italia a Pantelleria senza scrupolo
alcuno, e così, mi sembra corretto fare alcune considerazioni sul merito.
Partirei dalla Sicilia per un ipotetico volo d’uccello a
risalire la penisola, in quanto il Governo del “tecnico” Monti, ha recentemente
rifornito le casse ormai vuote del dimissionario Presidente Lombardo con
novecento milioni di Euro, che serviranno alle spese vive di gestione,
permettendogli di pagare almeno gli stipendi ai suoi numerosissimi dipendenti.
La Regione Siciliana infatti, è la regione italiana con il più alto numero di
dipendenti pubblici. Pur essendo curioso di poter effettuare un confronto
diretto con una delle due Province autonome di Trento e Bolzano, rapportando i
dipendenti pubblici al numero dei cittadini residenti, resto concorde che
questa elargizione di denaro sia una vergogna che stento a credere appartenga ad
un Governo tecnico appunto, come si vuol far credere.
Nel Lazio, sappiamo oggi cosa accadeva abitualmente. Nei
dintorni di Roma infatti, i festini e i banchetti sono come un tempo, ancora assai
di moda presso una casta politica di intrallazzatori che si credono al di sopra
della Legge : “(…) sono soldi che mi spettavano di diritto” ha avuto il
coraggio di dichiarare il Consigliere Fiorito, quando è stato interrogato dalla
Guardia di Finanza sugli indebiti prelievi !
Continuando il nostro viaggio verso le Alpi, potremmo
fermarci in Emilia, in Veneto, anche in Piemonte, ma preferiamo fotografare il
“sistema” Lombardo (…che coincidenza l’omonimia con il nome del Presidente
della Regione Siciliana vero?) dove le indagini stanno portando in evidenza una
serie infinita di illeciti. Corruzione e appropriazioni indebite di ingenti
somme di denaro pubblico per interessi personali di moltissimi esponenti
politici locali, da destra a sinistra transitando per i duri e puri della Lega
Nord naturalmente.
E se è vero, che il settentrione d’Italia è sempre stato più
progredito del mezzogiorno, troviamo conferma anche in questo vergognoso
argomento… Al sud siamo rimasti al clientelismo che permette migliaia di
dipendenti pubblici pronti al voto politico per rieleggere i propri
“benefattori”, mentre al nord l’evoluzione dalla prima alla seconda repubblica
è servita a darci la cognizione e la libertà di poter far man bassa per
interesse personale esclusivo. Ciò rientra comunque nella normalità di una
repubblica, che nata da una frode, si è evoluta passando da un prima ad un dopo
“manipulite” , senza cambiare i suoi valori fondanti di riferimento, rivalutandoli
semplicemente al nuovo “ambio”. Insomma, si rubava prima e si è continuato a
rubare (di più) anche dopo manipulite. I risultato sono sotto agli occhi di
tutti, e non si possono smentire !
Il minimo comune denominatore di questa vergognosa
situazione, resta quindi la repubblica, che come istituzione, si presta meglio
di altre alla corruzione generalizzata e senza controllo, dove i cittadini
restano indifesi alla mercé dei più furbi !
A coloro che conoscendomi, sorridono con sufficienza
sapendomi orgogliosamente monarchico, rispondo che l’antica saggezza popolare,
sintetizzata nei proverbi e nei modi di dire tipici dei diversi luoghi
d’Italia, conferma le mie opinioni sull’argomento. Da noi in Piemonte, che di
repubblica avevamo già dovuto soffrire quella imposta dalle baionette francesi,
vi sono due modi di dire molto eloquenti che servono al caso.
Il primo evidenzia una situazione di caos o di chiassoso
disordine esclamando : “ma è una repubblica !”, mentre il secondo, ancor più
chiaro, era utilizzato per identificare un prodotto di scarto, di avanzo,
comunque di evidente seconda scelta… veniva infatti chiamato “repubblica” il
contenuto del secchio degli scarti (fondi di salame, croste di formaggio, ossi
disossati ecc.) che il salumiere teneva nascosto sotto al bancone del negozio,
che per pochi soldi, poteva essere acquistato a peso, per integrare
l’alimentazione dei maiali !
Tanto è, e tanto andava scritto in proposito.
Desideriamo cambiare l’attuale vergognosa situazione di
diffusa illegalità ? Ricordatevi di queste riflessioni alla prossima tornata
elettorale, …potreste avere una scelta in più da operare !
Alberto Conterio - 09.10.201
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