Tra federalismo e decentramento
Come rubare di più in assenza di Stato e controlli… In
Italia abbiamo inventato anche Far West !
In questi giorni, siamo costretti ad assistere a l’ennesimo
caso di politica corrotta a spese dei cittadini. I cittadini che già in altra
occasione, ho preferito definire “sudditi”, sono infatti testimoni
dell’affondamento della politica periferica o locale delle Regioni e del
regionalismo. Un sistema basato sugli sprechi, e le ruberie possibili perché in
presenza di “autocontrollo”, creato ad immagine e somiglianza della “migliore”
prima repubblica. Se non avessimo da piangere per il peso insopportabile di una
tassazione folle, abbinata alla mancanza di lavoro ed in presenza degli
stipendi tra i più bassi d’Europa, ci si potrebbe divertire parecchio
ripercorrendo la strada intrapresa negli ultimi 15 anni in favore del
federalismo (parolaccia immonda).
Un percorso di autonomie ad ogni livello, e di altre
panzanate spacciate come panacea a tutti gli italici problemi da quei ridicoli
figuri in cravatta verde e loro sosia.
Per anni hanno predicato il falso, facendoci credere che con
meno Stato e più autonomia la gente avrebbe risparmiato avendo in ritorno
maggiori servizi.
Risvegliati dal questo “sogno”, abbiamo finalmente compreso
che la politica locale fatta di Regioni, autonomie speciali, Province inutili
di quattro gatti, Comunità montane ed una pletora infinita di Comuni (di soli
tre gatti… soprattutto al nord) ecc. ecc., disperdono una quantità enorme di
denaro, senza limite alcuno e senza apportare nessun beneficio alla società,
gravandola anzi di ulteriori balzelli e specifiche addizionali.
Che dire del lavaggio di cervello operato in televisione per
orientare l’opinione pubblica a credere questo Paese in difficoltà a causa dell’evasione
fiscale? Altro che la solita solfa della repubblica delle libertà nata dalla
resistenza… ci troviamo in pieno regime. Del resto questa è il Paese dove i
giornalisti finiscono in carcere per reati d’opinione !
Non disperiamo comunque. Il molto Onorevole Senatore
Calderoli, già titolare dell’attuale Legge elettorale, definita dallo stesso
“una porcata”, e stato incaricato di formulare una bozza della nuova Legge che
si dovrà approntare per andare al voto in primavera (quando si dice che il buon
giorno si vede dal mattino !!!).
Varata questa legge, si potrà cambiare di numerale
all’attuale repubblica, ed il ciclo… pardon, il raggiro potrà riprendere
indisturbato, credendo di trovarci per magia in un Paese nuovo ed immacolato.
Così almeno vuol farci credere Napolitano dalle sue stanze dorate del Quirinale
!
Alberto Conterio - 04.10.2012
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