Interviste ad Alberto Conterio

lunedì 3 aprile 2017

Gennaio 2017 - Pro o contro il mondo globalizzato?



Gennaio 2017 - Pro o contro il mondo globalizzato?
Una grande opportunità per i monarchici italiani tra le fila del campo "giusto"

Desidero aprire questo nuovo anno con una riflessione sulla situazione politica e sociale che sta attraversando l’Italia e mondo occidentale. Il 2016, è stato sotto molti punti di vista uno degli anni più critici degli ultimi vent’anni, principalmente per il perdurare della crisi economica e l’acutizzarsi della situazione relativa all’immigrazione clandestina. Fuori dal nostro Paese, lo stesso anno ha visto il progressivo deterioramento della situazione geopolitica dovuto in massima parte ancora, al tentativo statunitense di proporsi sulla scena internazionale quale potenza egemone. Allo stesso modo, occorre ricordare alcuni importanti fatti, che hanno visto il successo di compagini politiche ed economiche avversate dai poteri forti mondiali. Ci riferiamo chiaramente alla Brexit e all’elezione di Donald Trump alla presidenza degli stati Uniti d’America…


Sul terreno nazionale, il referendum confermativo sulla de-forma istituzionale Renzi Boschi Verdini, ha consumato in un colpo solo le residuali speranze del Premier Renzi di continuare a gabbare gli italiani con promesse da marinaio in favore degli interessi europei. Si potrà dire, come alcuni avevano previsto alla vigilia, che non è cambiato nulla, che si tratta di una vittoria di Pirro, confermato dal nuovo governo Gentiloni  (definito un Renzi bis) ma non è così. Almeno questa è la mia opinione
Credo al contrario che il risultato del referendum, oltre al valore in se del significato politico che gli abbiamo attribuito, abbia certificato in modo inequivocabile, che il sistema basato sulla dualità “destra e sinistra” è terminato, finito!
Ciò si legge nell’analisi del risultato. Nel 40% di Si, non troviamo esclusivamente l’elettorato storico del PD, così come nel risultato sorprendente del No, non troviamo solo chi bramava strappare alla sinistra (in senso lato) il potere. Come tra i favorevoli  si possono annoverare molti elettori di centro destra, pentastellati e radicali, tra i contrari, ancor meglio, troviamo elettori che vanno da Casa Pound di estrema destra ai Comunisti di Rizzo! E ciò non è solo sorprendente e quasi incredibile.
Quanto è successo quindi  è estremamente positivo, e foriero di un cambiamento radicale e utile a risollevare le sorti della nostra Patria.
Al vecchio "fronte" destra-sinistra, abbiamo sostituito il nuovo "fronte" di scontro basato su chi è pro o contro la globalizzazione. Abbiamo cioè maturato una consapevolezza che ci ha portati a ridistribuirci trasversalmente ai partiti tradizionali, pro o contro il bisogno di sovranità nazionale, pro o contro la cultura e la civiltà della nostra storia svenduta al nulla del multiculturalismo, il pro o contro la dignità del lavoro e delle persone svendute alla competitività ad ogni costo dei mercati aperti.
Questo è il “nuovo” che esce dall'Italia nel 2016 appena concluso.
A confortarmi su questa analisi, è il fattore anagrafico. Il fronte schierato contro la globalizzazione, contro l’annichilimento della cultura e del lavoro in favore dei mercati e in favore di poteri sovrannazionali vede molti più giovani di quanto ci si potesse aspettare, segno evidente che l’informazione neutra e completa che si può trovare in rete, indipendentemente dai mas media convenzionali di regime, ha svolto uno dei suoi principali compiti: quello di garante della democrazia.
Italia Reale in questo nuovo panorama, può certamente continuare a battersi per il ritorno della Monarchia in Italia, solo se saprà attualizzare la propria azione politica all’interno del fronte volto a recuperare la totalità della sovranità nazionale. Se un tempo era possibile avere una Monarchie e contemporaneamente governi socialisti o social democratici (si guardi alla Svezia)oggi deve essere chiaro che ciò non è più possibile. La globalizzazione si pone in antitesi con le normali istituzioni democratiche, siano esse monarchiche o repubblicane!  Credere di poter instaurare una nuova Monarchia senza prima aver liberato il campo dai negativi effetti della globalizzazione è quindi utopia.
Il nostro continuo impegno in favore della Monarchia insomma, può trarre nuova linfa proprio da questa nuova situazione, che dopo decine d'anni di immobilismo politico "destra-sinistra" ci pone culturalmente alla pari di altri partiti e movimenti politici, alla ricerca della perduta libertà e dignità dei popoli.

Alberto Conterio - 14.01.2017

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