L’inutilità del voto
Assoluta necessità di votare nonostante tutto
Il 4 Marzo, occorre davvero andare a votare, anche se non
servirà! Può sembrare un paradosso?
Niente affatto. È una situazione questa, contingente
all’attuale appiattimento della politica nazionale, fortemente condizionata dal
sistema globalizzato nel quale, nostro malgrado, siamo stati inseriti.
Cercherò di essere chiaro nella mia esposizione:
Il Partito Democratico (Pd) e la sinistra di governo
degli ultimi anni, che hanno propugnato l’attuale situazione di sudditanza
all’Europa e al suo metodo di “controllo” che si indentifica nella moneta
unica, sono il primo tassello di questa mia disamina. Costoro, per interesse,
per incompetenza o per idealismo, sono i primi responsabili del disastro economico,
sociale, morale, e materiale italiano. Sono i criminali che l’hanno portata in
Europa contro gli interessi nazionali, ottenendo danni paragonabili ad una
guerra perduta. Solo negli ultimi 5 anni ad esempio, abbiamo registrato la
chiusura di 100.000 aziende, e ben 267.000 negozi hanno abbassato le loro
saracinesche definitivamente. Più di 500.000 clandestini sono entrati nel
nostro Paese portando nella migliore delle ipotesi, caos, malattie (da anni
scomparse in Italia), delinquenza e violenza, con uno strascico di insicurezza
tale, da costringere il popolo italiano - sicuramente il meno razzista d’Europa
- ha manifestare sempre più spesso segni di intolleranza.
Nel contempo decine di migliaia di nostri giovani, il
futuro di questa Nazione, abbandonano l’Italia, con un aumento progressivo
inquietante (+ 15,6 % nel 2016 rispetto all’anno precedente). Ma non finisce
qui, Il mercato del lavoro infatti è stato precarizzato come richiesto
all'Unione Europea, la previdenza sociale è diventata un miraggio, la sanità e
l’istruzione sono tornati ad essere un privilegio per benestanti!
Parlando di Forza Italia e di Berlusconi, corresponsabili
di quanto sopra, mi prende lo sgomento. Arresisi al diktat europeo del 2011,
hanno collaborato attivamente perché il governo tecnico dei traditori della
nostra Patria potessero portare a segno le “riforme” indicate dai burattinai di
Bruxelles. Ora pretendono di guidare una coalizione di centro destra, sognando
però un governo di grandi intese con il Pd di Renzi. Solo a scriverlo mi prende
un crampo alle mani e mi si rivolta lo stomaco per lo schifo. Ma bisogna
comprenderne i motivi. Berlusconi infatti, a capo di un piccolo impero
finanziario e di una serie di grosse aziende di livello nazionale ed
internazionale, non può permettersi di non fare gli interessi europei, che sono
in seconda battuta anche i suoi, perché è ricattabile, evidenziando - se ancora
ve ne fosse bisogno - la gravità di non aver risolto il problema di fondo che
ha caratterizzato fin dalle origini la sua discesa in politica: il conflitto
d’interesse! La sua recente visita al Presidente Junkers, per rassicurare il
suo apporto alla continuità delle scelte italiane verso l’Europa e l’euro, ha
rotto il velo dell’ipocrisia, svelando l’inganno verso il quale porterà non
solo i suoi alleati, ma la stessa Italia.
Alla luce di ciò, tutto lo sforzo fatto da Matteo
Salvini, per trasformare il movimento della Lega Nord, che si basava su
posizioni discutibili e settarie del nord e per il nord, in un partito
nazionale, verrà molto probabilmente vanificato.
La Lega di Salvini, al contrario della Lega di Bossi,
aveva saputo diventare contenitore di idee e proposte valide, logiche e
necessarie alla sopravvivenza nazionale. Questa Lega, appoggiandosi a tutta una
serie di veri professionisti è riuscita negli ultimi mesi a raccogliere un grosso
sostegno popolare. L’aver saputo interessare e coinvolgere persone del calibro
di Alberto Bagnai, professore ed economista di livello internazionale, fa la
differenza, e avrebbe raccolto con entusiasmo anche la mia preferenza.
Non aver avuto il coraggio di correre questa competizione
con la coerenza necessaria però è incomprensibile. E’ vero che da solo,
sicuramente non l’avrebbe spuntata …subito, ma il suo esempio sarebbe stato
colto dalla sensibilità della gente, che ne ha le tasche piene di questo sistema
politico, e sarebbe stato premiato ancor più in futuro. Costringendosi
all’interno dell’alleanza con Forza Italia invece si è rimesso nell’alveo della
continuità… del “pilota automatico” di Draghi insomma.
Inutile poi, parlare del Movimento Cinque Stelle. Sono
entrati in Parlamento non per fare opposizione, ma per canalizzare il forte
dissenso popolare che stava crescendo in Italia. Obiettivo centrato in modo
esemplare… l’unico! Entrati nelle sale del potere per ripulire “il palazzo”,
rottamare la casta e portare una ventata di “nuova politica”, hanno cambiato
idea su tutto e hanno rottamato se stessi sporcandosi le mani come gli altri
partiti. Anch’essi, per fugare ogni dubbio sulle loro origini e sui loro scopi,
sono andati a rassicurare la regia europea con il dovuto viaggio di sudditanza ,
ottenendo in cambio la certificazione di “europeisti” convinti. Bravi!
Resta cosa? Poche altre forze politiche senza neppure
l’originalità di un programma a cui rifarsi, che non sia un distinguo più o
meno marcato dei quattro precedenti. Vi sono poi figure politiche che si fa
fatica a considerare persone, tanta è la loro camaleontica bravura nel
riciclarsi all’interno dell’agone politico pur di continuare a sedere una
scranno in Parlamento. Parlo naturalmente di Pierferdinando Casini, su cui non
vi è davvero più nulla da scrivere, tanta è la vergogna!
In questo squalificante quadro, in cu diventa davvero
difficile immaginare l’utilità del proprio singolo voto, si inserisce nella
demolizione - nonostante tutto - di ogni altra nostra speranza, l’egregio
Presidente della repubblica, affermando che, il mandato di Presidente del
Consiglio dopo le elezioni, non lo affiderà certo a chi ha vinto, ma solo a chi
ha più possibilità! Chiedersi cosa ha inteso dire quest’uomo con la sua
affermazione è tanto inutile quanto cercare di comprendere l’attuale Presidente
della Camera quando recita formule magiche da fattucchiera contro chi, a suo
dire, non è degno di esistere. Resta il fatto che non è certo un buon viatico, per
chi va a votare con l’intenzione di cambiare questo stato di cose, ma questo è!
Concludendo, credo però, che andare al voto sia
assolutamente indispensabile. Tre sono le opzioni più che valide:
la prima, come monarchico, è quella di accordare la
preferenza al Blocco Nazionale per le libertà - dove presente - di cui Italia
Reale Stella e Corona, erede del Partito Democratico di Unità Monarchica di
Alfredo Covelli è parte integrante; la seconda, dove appunto, Italia Reale non
fosse presente, è quella di recarsi al voto e di annullare la scheda, in modo
da sottrarre percentualmente valore alle liste dei soliti partiti; terza
possibilità, sempre dove non presente Italia Reale, è accordare la propria
preferenza alle liste di CasaPound Italia. Già immagino lo stupore di chi
legge…
Abituati a sentir parlare di questa formazione politica
come di un covo di scalmanati manganellatori fascisti, ho dovuto ricredermi in
questi giorni di par condicio sentendo parlare il loro candidato Premier Simone
Di Stefano. Persona di sicura preparazione politica e culturale, espone un programma originale, chiaro,
trasparente ed in lingua italiana, dove ogni argomento è trattato e sviluppato
per migliorare le condizioni di vita dei cittadini italiani e la situazione
economica e sociale della nostra Patria.
In questi giorni di visibilità mediatica inoltre, abbiamo
capito, oppure avuto conferma che la scia di violenza che accompagna il lavoro
di questa formazione politica non è da ascrivere a loro responsabilità come i
lacchè ed i giornalai di questo regime vogliono farci credere. La
responsabilità al contrario va attribuita a tutte quelle organizzazioni e
associazioni di sinistra che, per bloccare la democratica attività di un
movimento politico, utilizzano la violenza, e l’intimidazione fascista dello
squadrismo più becero e vergognoso.
Sulla base di ciò, il mio voto andrà sicuramente a Di
Stefano e a CasaPound Italia quindi, con la certezza che così potranno raggiungere
il Parlamento per farsi ulteriormente conoscere. Ciò sarà di sicuro vantaggio
all’Italia intera, quando, dopo il 4 marzo, consumato il tradimento della
volontà popolare - già annunciato - il popolo avrà una valida alternativa per
spazzare il campo da tutti coloro che tanto male hanno fatto e stanno facendo
alla nostra Patria. Finalmente!!!
23.02.2018 - Alberto Conterio
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