Nel centenario
della Grande Guerra
Conoscere e combattere la guerra della censura dell’evo
moderno
Desideravo portare alla vostra attenzione una delle ultime
novità di Facebook, dovuta ad uno dei suoi più recenti aggiornamenti.
La sezione notizie di Facebook che dovrebbe essere aperto alla ricezione e alla messa in rete delle notizie di tutti gli utenti, può essere limitata ai messaggi di un certo numero di persone soltanto; circa 20 - 25 e ripetutamente le stesse. Non sempre e non in modo casuale, anzi, con una logica ben precisa.
La sezione notizie di Facebook che dovrebbe essere aperto alla ricezione e alla messa in rete delle notizie di tutti gli utenti, può essere limitata ai messaggi di un certo numero di persone soltanto; circa 20 - 25 e ripetutamente le stesse. Non sempre e non in modo casuale, anzi, con una logica ben precisa.
Ciò è
dovuto ad un nuovo algoritmo, che in base all’importanza data all’argomento, “decide”
per noi a quante persone la notizia debba o possa essere divulgata. Facciamo un
esempio per essere chiari: Se decido di scrivere la mia opinione positiva ed
entusiastica sull’ultima edizione del Gay Pride, l’algoritmo regolato secondo
l’ideologia oggi vigente e politicamente-corretta, provvederà a diffondere la
stessa ad un numero di utenti elevato. Se al contrario decidessi di scrivere la
mia opinione negativa o preoccupata su un argomento scomodo, come ad esempio l’insegnamento
nelle scuole dell’ideologia Gender, il sistema provvederà a deviare lo scritto
presso un numero esiguo di utenti, peraltro già sensibili ed orientati sulla
stessa opinione. Cosa si ottiene con ciò, o cosa desiderano ottenere coloro che
gestiscono questa piattaforma? Si ottiene che il dissenso, che si manifesta
sempre più forte e su fasce di popolazione sempre più vaste, venga relegato a
se stesso… emarginato insomma!
Se utilizzate Facebook per mantenere contatti con i
vostri amici, per scambiare con loro gli auguri di compleanno, le fotografie
delle vacanze, fatti quotidiani e piccole curiosità innocue (al regime), non vi
accorgerete di quanto succede, perché l’algoritmo, chiaramente non interverrà
ad emarginarvi. Nel caso invece foste un utente che ha a cuore alcuni argomenti
riguardanti la politica economica, l’immigrazione, i valori fondanti del
cristianesimo, la tradizione, l’amor di Patria ed altri ancora, vi troverete in
breve tempo a parlare con i soliti quattro gatti che la pensano come voi,
…messi nell’angolo insomma, come si faceva un tempo con la violenza fisica,
rinchiudendo i dissidenti al confino, nei gulag o nei manicomi.
Occorre prendere coscienza che esiste una regia superiore
che ci controlla, e che quando scriviamo qualche cosa, anche se
fondamentalmente è giusta, corretta, naturale e dettata dal buon senso, veniamo
schedati per essa. Quindi capirete che, dopo aver scritto, condiviso e
apprezzato un certo numero di opinioni presenti sulla pagina di Facebook, la
piattaforma è in grado di definire chi siete, cosa pensate e quanto siete
pericolosi per il regime. Non è fantascienza, e, facciamocene una ragione,
tutta questa tecnologia che ci spingono ad utilizzare per la comodità e per il
progresso, lo è sicuramente molto più per la regia che ci controlla che per
noi.
Facebook quindi, non solo monitora e controlla il sentire
comune, ma censura in modo selettivo e intelligente al fine di “ridurre il
danno”.
Naturalmente, porre la domanda agli interessati, è come
dare il via ad un messaggio preregistrato, che ci parlerà della necessità di
monitorare lo spazio in rete a caccia di terroristi. In fondo lo fanno per la
“nostra” sicurezza insomma! Non stento a credere che vi sia qualcuno che, oltre
a Babbo Natale, creda vero e pertinente anche ciò!
Come si può evitare o limitare questa censura? Intanto, occorrerebbe
evitare di utilizzare i Social in rete, ma in fondo è ciò che vogliono. Il
sistema ha bisogno che il popolo, viva felice nell’ignoranza del loro tran tran
quotidiano, fatto di faccine idiote, saluti, sberleffi, barzellette, immagini
vuote e commenti cretini, non di persone coscienti del mondo e del tempo che
vivono, che pongono domande o denuncino il degrado o le ingiustizie con notizie
ed informazioni. Quindi non possiamo rinunciare. Dobbiamo resistere!
Per farlo, occorre sforzarsi di commentare, lasciare un
adesivo, un “mi piace” ad un cero numero di messaggi ogni giorno, anche se ci
sembrano inutili, fuori contesto, ininfluenti, anche stupidi, perché non
rispondono ai nostri interessi o al nostro carattere. Questo apre
istantaneamente finestre sullo spazio globale che l’algoritmo citato cerca di chiuderci!
Non sono uno specialista, e Vi chiedo se possibile di
inviare commenti o diversi consigli su questo argomento, attivando tra di noi
un dialogo costruttivo. Questa purtroppo è una guerra che siamo chiamati a
combattere, al pari della guerra che i nostri nonni hanno combattuto 100 anni
or sono per fare dell’Italia una Patria forte, libera e unita.
Questa Patria, abbiamo
il dovere di difenderla!
Alberto Conterio - 16.03.2018
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