Referendum : Diritto di voto e memoria corta,
una repubblica senza vergogna.
Siamo alla volata finale per quanto riguarda la campagna pro e contro i quesiti referendari alle urne questo fine settimana. Ascoltando il folcloristico vociare dei nostri politicanti alla televisione quanto alla radio sulla “preoccupazione” loro, circa il raggiungimento del quorum necessario a validare i referendum stessi, mi sorge spontanea una riflessione di carattere storico politico.
Oggi ci stracciamo le vesti per questo benedetto quorum, e ci sono personaggi illustri, partiti e partitini “seriamente” affranti per il dubbio che tutti gli italiani all’estero siano stati adeguatamente informati, che tutti questi aventi diritto al voto abbiano avuto o abbiano la possibilità di esprimere il loro “diritto”. Legittime preoccupazioni certo, …se non fosse che questi giullari dimostrano di avere la memoria corta.
Oddio anche la memoria in questa repubblica procede a zig e zag, a corrente alternata, a geometria variabile… secondo interesse insomma !
Non possiamo dimenticare che nel giugno 1946, furono centinaia di migliaia gli italiani aventi diritto, che non poterono esercitare il loro voto. Anzi desidero essere più preciso perché sia ben chiaro a tutti; furono diversi milioni gli italiani esclusi a prescindere dal loro diritto, perché discriminati, perché impediti con la forza da chi oggi si erge a paladino della democrazia e delle libertà ! Stiamo parlando dei prigionieri di guerra ancora lontani da casa, degli abitanti della Venezia Giulia, dell’Istria, della Dalmazia, delle province italiane del Dodecanneso, della Cirenaica e della Tripolitania così come quelli residenti nelle colonie.
Certo se non fosse per questa insignificante bazzecola, vivere oggi in questa maleodorante repubblica senza vergogna, potrebbe davvero essere uno spasso !
09.06.2011 - Alberto Conterio
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