Delirio di onnipotenza
Regione Piemonte, Lega Nord contro il Tar
La sentenza del Tar che ha annullato il voto del 2010 è un
"attacco alla democrazia", così sta scritto su uno dei due striscioni
che apriva la fiaccolata della Lega Nord l’11 gennaio scorso. Fiaccolata
organizzata per protestare contro la decisione dei giudici amministrativi
naturalmente
In prima fila il presidente (si fa per dire) della Regione
Piemonte, Roberto Cota, e il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini.
Presenti anche alcuni esponenti della Giunta di centrodestra, tra cui il
vicepresidente della Regione, Gilberto Pichetto, e l'assessore al Lavoro,
Claudia Porchietto.
E poi, rincarando la dose…"Stanno cercando di fare un
golpe e noi scendiamo in piazza per difendere la democrazia e il voto dei
piemontesi". Così il governatore del Piemonte, Roberto Cota. Alla
fiaccolata è presente anche il governatore del Veneto, Roberto Zaia, ed i principali
leader del Carroccio, accanto a moltissime persone che vogliono testimoniare
così la loro solidarietà a Cota.
Costoro non hanno capito, o fanno finta di non capire che la
volontà popolare non può essere invocata per avallare un sopruso o un broglio
elettorale. Sono le regole che fanno la democrazia non la moltitudine imbonita del
popolo ingannato. Ma desidero andare oltre per non essere frainteso: le regole
servono proprio a tutelare il popolo da simili impostori!
Cota & Co. fanno chiaramente fatica a mollare l’osso, la
cadrega (si dice da noi in Piemonte) sulla quale si sono appollaiati come rapaci,
pronti a beccare chiunque tenti di sottrargli l’agognato potere. Un potere che
non hanno utilizzato per migliorare la vita dei cittadini, o per ridurre i
costi dei servizi. Non hanno neppure saputo ridurre i loro costi, nonostante la
crisi avesse dovuto dettare più miti consigli. Hanno utilizzato il potere per
autocelebrarsi, mentre le frattempo i pendolari hanno perso tutti i treni
possibili e dove si può morire vagando da un angolo all’altro della Regione
alla ricerca di una sala parto disponibile… per citare solo le ultimissime
chicche, di una lista così lunga di nefandezze da far fatica a ricordare !!!
Certamente la peggiore amministrazione toccata a questa
terra, da quando nel 1972 sono stati “creati” questi inutili quanto dispendiosi
carrozzoni chiamati regioni. Enti istituzionali efficienti solo a centralizzare
il potere, decentrando localmente i disservizi, le mancanze, gli errori di
valutazione, le stravaganze( in questo caso) di politici da osteria.
Morto da oltre un secolo e mezzo, Camillo Benso Conte di
Cavour, Presidente del Consiglio di S.M. Vittorio Emanuele II per il nostro
Piemonte prima e dell’Italia intera poi, si rivolterà sicuramente nella sua
tomba vedendo a cosa ci siamo ridotti.
Fosse anche solo un giorno prima della scadenza naturale di
questa malaugurata legislatura, mi auguro con il cuore che questa gente venga
educatamente (per carità) accompagnata alla porta… ne abbiamo davvero abbastanza!
Vergogna.
Altro che fiaccolate in difesa della democrazia.
Grazie.
Alberto Conterio - 14 gennaio 2014
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