Dittatura globale: nuovo ordine mondiale!
Distruzione della famiglia, “religione” europeista e leggi
liberticide: questo il futuro che ci aspetta?
Come è mia abitudine, di tanto in tanto, mi fermo un attimo
per guardarmi indietro oppure per cercare di scrutare il futuro prossimo che mi
aspetta.
Devo dire che guardare agli ultimi 10 anni, mi coglie la
tristezza, e mi spiace essere certo, i prossimi 10 anni potrebbero essere anche
peggio.
Ritengo d’aver avuto una buona educazione generale, basata
su solidi valori. Tutti valori che negli ultimi anni appunto sono stati
rovesciati o si trovano sotto incalzante attacco frontale da parte di entità
non sempre visibili o identificabili come avversari o nemici da combattere.
Mi riferisco ad esempio al tentativo di distruggere la
famiglia, minando alla radice la società naturale basata sulla tradizione e
l’insegnamento cristiano, con molteplici armi. Altro valore importantissimo che
stiamo definitivamente perdendo e la Sovranità Nazionale.
Ritengo che quanto sta succedendo sotto ai nostri occhi,
abbia il peso sufficiente per scardinare lo stesso ordine mondiale che da
secoli regola “il funzionamento” di questo Pianeta.
Ora, non possiamo certo scrivere che il pianeta Terra è
l’Eden descritto sulla Bibbia, e che non si siano mai fatti errori o
ingiustizie, ma qual è il motivo per mettere in discussione questi fondamenti?
Certo, in questo primo scorcio di secolo ci sono alcune
questioni mondiali che, impongono riflessioni e decisioni su argomenti che
difficilmente possono essere affrontati dai singoli Stati come siamo abituati a
conoscerli. Mi riferisco ad esempio alla protezione dell’ambiente e al
controllo del fenomeno della migrazione di grandi masse di persone in fuga da
disastri naturali, oppure da emergenze politiche e economiche.
Questo però, non vuol dire come si vuol far credere, che
tutto “il passato” sia da buttare o che per essere all’avanguardia occorra
necessariamente rifare o rivedere ogni valore.
Secondo il mio parere, un bambino resta un bambino, e deve
conservare il diritto di crescere in una famiglia normale, formata da un uomo
ed una donna possibilmente sposati che gli assicurino gli esempi di cui
necessita per la sua formazione e la stabilità necessaria a sentirsi protetto,
sicuro e amato. Negli ultimi anni, ciò non può più essere considerato
un’ovvietà purtroppo!
E sul fronte della sovranità nazionale ? Il dogma della
multiculturalità, dell’economia globalizzata delle merci e della finanza che
sono state spacciate per la panacea al miglioramento delle condizioni di vita
del terzo e quarto mondo, sono argomenti che fanno apparire le Nazioni, entità
obsolete.
Ma questa cieca ideologia, ha forse risolto i problemi di
queste popolazioni? Direi di no, altrimenti non si metterebbero per mare a
rischio della vita per raggiungere le nostre coste!
Nel contempo però, hanno gravemente compromesso il benessere
socio economico della parte del mondo più fortunata a beneficio esclusivo di un
numero ridottissimo di lobbie e persone potentissime. Facciamocene una ragione…
Ed è chiaro che in una di queste lobbie dobbiamo collocare
coloro che hanno predisposto e oggi impongono la “religione” dell’europeismo e
della moneta unica. A loro protezione una stampa “libera” di facciata, che
sostiene e ripete che un’uscita dall’Euro ci porterebbe alla miseria.
Io scrivo che ciò è da dimostrare, e vorrei poter scegliere
tra i canali televisivi, dieci o cento diverse trasmissioni in cui venga
dibattuto con obiettività e varietà di contradditorio questo importante argomento.
Nulla invece… perché?
Al contrario, non è necessario dimostrare invece, quanto sia
stato dannoso per la sovranità nazionale e la condizione economica delle
aziende e delle famiglie italiane aderire ciecamente a questa follia.
Ma ciò che sta accadendo non basta ancora: nel nostro Paese
e in altri Paesi europei meno fortunati di noi (per ora) con la permanenza
nell’euro sistema, sono in gioco la dignità e della libertà dei cittadini.
Sono interrogativi che sempre più spesso mi rovinano il
sonno perché quotidianamente abbiamo notizie che non fanno ben sperare per il
futuro.
Nella “liberissima” e progredita Europa, non è più
consentito ad una giornalista televisiva norvegese mostrarsi in televisione con
un simbolo cristiano al collo, il Sig. Barilla in Italia è stato pesantemente
minacciato di ritorsioni per aver affermato in una banale intervista che i loro
prodotti erano pensati per una “normale famiglia”, in Grecia è stata votata una
legge che prevede il reato di dissenso nei confronti dell’Unione Europea, e
ancora in Italia, mentre le associazioni pro-famiglia vengono continuamente
ostacolate nella loro opera di divulgazione culturale, si andrà presto a votare
una legge che prevede il reato di omofobia, in base alla quale essa, anche solo
esternare una opinione negativa al riguardo, si può essere denunciati e puniti
per discriminazione.
Stiamo forse per vivere una nuova stagione di dittatura? Ma
se un tempo si poteva contare sempre su una parte del mondo libera, oggi questa
dittatura appare globale anch’ essa. Chi ci difenderà?
Fino a qualche decennio fa, da monarchico, ero propenso a
pensare che l’instaurazione di una monarchia quale opzione alla repubblica
attuale, ci avrebbe sicuramente difeso meglio al riguardo, ma vista l’ostilità
che le legittime monarchie stanno incontrando in Romania e Ungheria (pur
acclamate a gran voce dal popolo) con il silenzio totale dei media
sull’argomento, ritengo che anche questa strada sarà per noi italiani sempre
maggiormente preclusa: a prescindere.
Denuncio inoltre la mia profonda delusione nel constatare
che, la maggior parte di queste leggi liberticide o ideologicamente guidate,
spacciate per liberali, liberiste o progressiste, sono “nate” o sono state
immediatamente adottate in Europa, da Paesi retti da Monarchie costituzionali.
In essi, i legittimi Sovrani, hanno colpevolmente favorito
(a volte entusiasticamente) l’avanzare di questo cancro, oppure l’ hanno dovuto
subire senza potersi opporre in alcun modo.
Mi chiedo se ciò sia dignitoso per questi Sovrani, le
tradizioni, la storia e i popoli che intendono rappresentare. Un monito quindi
anche noi monarchici di Italia Reale, che impegnati in una missione forse più
grande delle nostre reali possibilità, potremmo un giorno non riconoscerci forse
nel risultato conseguito?
Alberto Conterio - 07.01.2014
Alberto Conterio - 07.01.2014
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