Interviste ad Alberto Conterio

martedì 3 novembre 2020

Libertà, libertà

Libertà, libertà

Non facciamoci ingannare ancora

Il tardivo tentativo del premier Conte di invitare le opposizioni a radunarsi in una “regia comune” per fronteggiare l’emergenza sanitaria, è tanto vigliacco quanto ridicolo. Con grande probabilità, a mio avviso, è semplicemente un tranello per prendere ancora tempo. L’idea di fondo, poggia sulla credenza che il nemico, il virus, venga da fuori, mentre dovrebbe essere ormai chiaro a tutti coloro che vogliono vedere, che il nemico è interno, e nulla ha a che fare con questa epidemia.

Nella migliore delle ipotesi, l'attuale esecutivo è un insieme di incapaci ed inetti irresponsabili. La statistica però, ci dice che ciò è praticamente impossibile, ergo, ci troviamo di fronte a dei traditori, che, con in mano, un disegno preciso, stanno facendo di tutto per portare l’Italia allo sfascio. Responsabilità divisa equamente, con la parte di “scienza” che appoggia costoro, o su cui costoro si appoggiano, e l’informazione nazionale, quella degli “editori seri”, certamente tutti collusi con interessi miliardari, soffiano sul fuoco generando sapientemente incertezza e panico.


I primi movimenti delle piazze in Italia, devono però aver destato l’attenzione di questi attori, proprio mentre stavano per attivare una seconda fase di chiusure mirate.

In questo contesto va inserito il tardivo tentando di spalmare colpe e responsabilità evidentissime, con l'opposizione.

E qui, dobbiamo spendere due paroline sull’opposizione. Esclusi alcuni lodevoli tentativi di richiamare l’attenzione della gente, compiuti perlopiù dalla combattiva Meloni, bisogna avere il coraggio di scrivere che, di questa opposizione non sappiamo davvero cosa farcene. A tratti inconcludente, a tratti confusa, in questi mesi non è mai stata convincente. La sua camaleontica capacità di criticare l’operato del governo, senza però mai arrivare a convincere la gente su punti di vista condivisi tra loro stessi, ha giocato innegabilmente a favore del governo stesso. La chiusura delle frontiere, il Mes, il ruolo dell’Europa, i provvedimenti economici da intraprendere, non sono che alcuni importanti argomenti sul quale l’opposizione si è divisa più volte in questi mesi, quando invece avrebbe dovuto mostrare unità.

Fatta questa breve premessa, non staro a parlarvi di Salute e di Lavoro: questioni certamente importanti ma non fondamentali. Non dobbiamo infatti dimenticare la libertà.

Umberto II, amava ricordare che “Con la libertà tutto è possibile, senza libertà tutto è perduto”.

Quanto aveva ragione!

Con la libertà, abbiamo la facoltà di curarci, di studiare, di aprire un’attività, di viaggiare, di scambiare tra noi opinioni e contatti… tutte cose che oggi facciamo con fatica o non possiamo più fare!

I nostri nonni ed in parte i nostri padri, non pensarono alla loro salute quando la libertà fu messa in gioco... Da febbraio ad oggi invece, molte, troppe libertà, ci sono state tolte per salvaguardare (a parole, e soltanto a parole) la nostra salute. Sono riflessioni che dobbiamo fare, se abbiamo a cuore ciò che abbiamo costruito e ciò che vorremmo per i nostri figli!

La libertà ha sempre un prezzo, mentre la schiavitù guarda caso, viene elargita gratuitamente.

Non ho idea di cosa potrà succedere e di come potremo uscire da questa “parentesi” ma sono certo che, se nei prossimi mesi, dovesse risolversi tutto per il meglio, sarà per esclusivo merito della piazza. Merito quindi del popolo in protesta, con tutti i valori, le idee e gli eccessi anche, che la gente dovrà e saprà esprimere...

È solo questione di tempo!

 

Alberto Conterio - 03.11.2020

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