Interviste ad Alberto Conterio

giovedì 12 novembre 2020

Trump - Biden, chi l’avrà vinta?

Trump - Biden, chi l’avrà vinta?

Gli “esportatori di democrazia” con le ossa rotte…

Premetto che ho provato un forte sentimento di vergogna quando ho appreso che anche il governo italiano, nella persona onnipresente di Giuseppe Conte, si era congratulato con Joe Biden per la “vittoria” alle ultime elezioni presidenziali americane. Provo vergogna perché ad oggi 12.11.2020, negli stati Uniti d’America, Biden, galoppino delle lobby, cameriere della finanza, non è ancora stato dichiarato ufficialmente vincitore. Ciò vuol dire che, il nostro governo non risponde a delle normali relazioni tra stati sovrani, ma risulta in toto condizionato da interessi di parte. Così, mentre Russia e Cina, che sono tra i pochi Paesi che ancora possono dirsi indipendenti, si sono ben guardati dall’inviare le loro congratulazioni ad uno dei due contendenti al posto di Presidente, tutta l’Europa ed in generale tutti i vassalli dell’impero statunitense,  hanno già dato prova del loro servilismo, inviando a Biden messaggi di congratulazione. Come sempre, in Italia non siamo secondi a nessuno, e così, oltre a Conte e Mattarella, diversi altri “personaggi” della nostra decadente classe politica, si sono inchinati a quello che credono il loro nuovo padrone. Forze di governo o di opposizione poco cambia, se è vero, che anche Giorgetti, centurione e famoso statista della Lega, ha fatto avere un suo messaggio.


Ora c’è sicuramente da sperare che tutta questa melma di ipocriti, dalla Merkel a Macron, da Conte a Zingaretti, abbia visto bene, e che Biden alla fine, sia effettivamente dichiarato vincitore e 46° Presidente americano. In caso contrario, una figuraccia è assicurata!!!

Biden dato per vincitore certo domenica 8, sembra molto meno certo oggi, giovedì 12 novembre.

Evidente infatti che, i brogli denunciati dall’attuale presidente in carica Donald Trump, siano una realtà, e che un’indagine si è avviata per far luce sui fatti, per stabilire quanto questi, abbiano avuto peso sull’esito finale della consultazione.

Sarà certamente un processo complicato, e bisognerà capire nei prossimi giorni se, alla sete di verità, si preferirà mantenere una dignitosa immagine delle istituzioni americane, che da sempre vengono dipinte come la culla della democrazia.

In questa battaglia si scontrano certamente due mentalità opposte, quelle della verità e quella della politica. Che Trump non sia un politico lo si comprende da mille particolari, così come da mille particolari, Biden non può che essere riconosciuto per un vero politico di professione.

Irregolarità più o meno evidenti infatti, alle elezioni americane ve ne sono sempre state. Il sistema politico americano però, perfettamente tarato su queste anomalie è sempre stato ermetico sull’argomento, evitando che le irregolarità fossero ufficialmente riconosciute o confermate. I politici americani insomma, siano essi repubblicani che democratici, hanno sempre difeso il sistema per quanto marcio esso sia. Se al posto di Trump ad esempio, vi fosse stato un chicchessia repubblicano di mestiere, …un Bush, tanto per capirci, pur essendo rimasto “trombato” dalla truffa elettorale, non si sarebbe neppure sognato di sollevare un polverone. Tuttalpiù si sarebbe accordato sottobanco per averne un interesse di ritorno.

Eloquente su questo argomento, la proposta di Biden, di elargire ai repubblicani, ben tre posti di rilievo nell’amministrazione della nuova presidenza. Eloquente naturalmente, del livello che la truffa elettorale deve aver raggiunto in queste recenti elezioni.

Trump purtroppo, per la credibilità delle istituzioni americane, non è un politico è ha fatto chiaramente intendere che è pronto ad andare fino in fondo. Personalmente, credo che Trump, se riuscisse nel suo intento, potrebbe diventare lo scardinatore del sistema corrotto su cui si regge Washington.

Ciò, confermerebbe quanto è già ora evidente, d’essere uno dei migliori presidenti degli Stati Uniti d’America dopo Kennedy. 

Certo gli americani che contano e gli Stati Uniti d’America ne uscirebbero con le ossa rotte della loro credibilità internazionale quali esportatori di democrazia, ma il popolo americano ne avrebbe sicuro giovamento, ottenendo in cambio, un’amministrazione più vicina alle reali necessità della gente.

Aldilà di quanto i media ci fanno credere, Trump ha ottenuto un risultato elettorale straordinario e senza precedenti che solo un complicato sistema di conteggio voti e di “grandi elettori” sta tentando di mettere in secondo piano.

Se non ci fosse stato l’intoppo dell’epidemia Covid-19, per Biden, non ci sarebbe stata storia, fatto questo, riconosciuto praticamente da tutti, in America e non… Anche sotto questa luce quindi, occorre chiedersi obiettivamente, quanto di questa epidemia sia stato naturale e quanto sia stato pilotato per fini politici.

Al momento meglio non pronunciarsi , ma credo sia opportuno ricordare a Trump, di guardarsi bene alle spalle. Questi “signori” sono capaci di tutto!!!

 

Alberto Conterio - 12.11.2020
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