Italia surreale
3 aprile 2013
anche su : Politicamentecorretto.com/
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Sembriamo vivere in un tempo ed uno spazio parallelo al
normale, noi italiani di questa repubblica. Dopo che il governo del Presidente
(mi riferisco al governo Monti, quello dei tecnici incapaci, che ha sospeso la
democrazia in Italia a partire dal novembre 2011), è stato sfiduciato dalle
camere ad inizio di quest’anno e dopo essere andati alle urne a fine febbraio
per il rinnovo del Parlamento, siamo ancora in attesa di avere un governo.
Sappiamo quali risultati abbiamo portato lo spoglio delle
schede elettorali, e sappiamo anche che buona parte della gente ha ormai
compreso che questo nuovo governo non potremmo ragionevolmente pensare di
formarlo con l’attuale assetto parlamentare.
Non è la mancanza di buona volontà per carità, si tratta di
sparute frange di persone radicalizzate su posizioni inconciliabili con il buon
senso, oppure abituate semplicemente a urlare in piazza.
Parlo chiaramente dei troppi veti, lanciati prima e dopo le
elezioni da parte di Bersani del Partito Democratico (ma non da tutto il PD…) contro
l’eventualità di trovare un accordo con il Popolo delle Libertà di Berlusconi e
Alfano e dal veto assoluto del Sig. Grillo, che, pur stando fuori da
Parlamento, pretende di dettare non solo le azioni quotidiane dei suoi Deputati
e Senatori ma anche l’agenda dell’ipotetico futuro esecutivo.
Questa situazione, si intreccia con il particolare momento
istituzionale che vede nel periodo di fine mandato “presidenziale”, un Capo
dello Stato sdentato, cioè, senza possibilità di utilizzare quelle prerogative
che si renderebbero necessarie: lo scioglimento delle Camere e l’indizione di
nuove elezioni, nella speranza che gli italiani, fatta esperienza di questo
pericolosissimo stallo, abbiamo ora le idee più chiare per rimescolare i
rapporti di forza necessari in Parlamento alla formazione di un governo.
Fatta questa premessa, aggiungerei che tutto
l’interessamento estero alla questione politica nazionale (che è, e dovrebbe
restare tale) non dovrebbe minimamente influenzarci e influenzare coloro che
sono chiamati a prendere le opportune decisioni per il bene della Patria.
Sappiamo però, che non è più così, e che negli ultimi anni, sempre più spesso,
questa repubblica è ormai schiava di decisioni prese ben fuori dai confini
nazionali. Si spiega in questo modo, e solo in questo modo, la marcia
dell’attuale Presidente verso l’ignoto, con le decisioni di questi ultimi
giorni.
Invece di dimettersi per anticipare l’elezione del nuovo
Presidente che avrà la facoltà di chiudere questa legislatura nata male,
sciogliendo le Camere per andare al voto il più velocemente possibile,
Napolitano ha preso tempo, formando due commissioni di facilitatori li ha
chiamati. Cioè due gruppi di persone con esperienze varie istituzionali, con il
compito di stilare una elenco di riforme condivise e possibili da sottoporre
alle forze politiche, nella speranza che attorno a queste, possano finalmente accordarsi.
Una parentesi sul fatto… essendo favorevole alla
meritocrazia quale regola di vita, e quindi contrario alle “quote rosa” per
legge, il Sig. Presidente, una donna c’è la poteva pure mettere. Non per fare
colore, ma visto che tra i dieci, rientrano pure Violante e Quagliriello, una massaia
qualsiasi avrebbe fatto la sua figura!
Nel frattempo, il governo Monti, ha affermato il Presidente,
“è tutt’ora in carica”, facendo intendere che può continuare il suo lavoro!!!
Se una “soluzione” così balzana, fosse venuta in mente ad un
Sovrano, …apriti cielo!
In nome della democrazia calpestata, stormi immani di oche
starnazzanti, avrebbero urlato così forte da lesionare il Colosseo.
Il bi-pensiero repubblicano invece, quello dei due pesi e
delle due misure, tace.
Spetta a noi monarchici quindi, far presente che un governo
sfiduciato, tanto da essere andati al voto anticipato in febbraio di
quest’anno, dovrebbe essere considerato tale. Altro che ancora in carica, da
poter prendere ulteriori decisioni. Sarebbe almeno il caso di ottenere in
Parlamento, un voto di fiducia (credo che sarebbe comunque anti-costituzionale)
per dagli un briciolo di legittimità!
Non se ne parla neppure, e nessuno ha osato affermare con
forza questa obiezione!
Ma ciò non basta ancora. Il gruppo dei “saggi” così
ribattezzato dai Media per dare importanza a queste figure, dopo appena due
giorni, già disapprovato da tutte le forze politiche di peso, è stato sminuito
(direi scaricato…) dallo stesso Presidente che lo ha creato. Costui, ormai in
totale confusione, con una credibilità vicina allo zero, minata non più solo
dalla sua storia passata, ma soprattutto dagli incomprensibili tentennamenti
delle ultime settimane, ha infatti affermato, che queste commissioni, dovranno
lavorare non più di 8 o 10 giorni, e che il loro lavoro non potrà certo
sostituirsi ad un possibile governo, ne dettarne il programma politico!
Mi è sorta all’istante una domanda: ma qual è allora il loro
scopo?
Solo a perdere ulteriore tempo, creando la necessità tra
dieci giorni di effettuare un nuovo giro di consultazioni per prendere visione
del compitino svolto, per perdere un’altra settimana ancora, così da ritrovarci
a fine aprile, al punto di partenza.
Viene da chiedersi a chi serve questo tempo, e vorrei poter
credere che sia un giochino partigiano tra l’attuale Presidente, e il Partito
Democratico vincitore sconfitto di queste ultime elezioni.
Al contrario, venire a sapere invece, che questo tempo serve
al governo tecnico in carica del Prof. Monti per avallare ulteriori richieste
dell’Europa della Merkel, potrebbe davvero far male!
Vista la crisi economica, occupazionale e sociale che sta
aggredendo il Paese, ritengo che perdere tempo in questo modo sia davvero
surreale. I responsabili di tale scempio, dovrebbero potersi accusare di alto
tradimento e rinchiusi a vita!
Alberto Conterio
Italia Reale - Stella e Corona
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