Interviste ad Alberto Conterio

sabato 29 febbraio 2020

Papa Bergoglio perde la pazienza


Papa Bergoglio perde la pazienza
La sua immagine è più costruita che spontanea di quanto si pensi

Devo scrivere che non avrei voluto vedere quello che hanno trasmesso i vari canali televisivi su quanto successo in Piazza San Pietro in data 2 gennaio di quest’anno.
La scenetta presentata, mostra il Pontefice Francesco trattenuto forse con troppa energia da una fedele asiatica, che perde il controllo e si sgancia rudemente da essa con un paio di schiaffetti sulle mani della stessa.
Apriti cielo naturalmente:  telegiornali, carta stampata e social network hanno impazzato per qualche giorno, passando dai commenti più moderati (pro e contro il comportamento di Papa Francesco) fino ai più estremi, ideologici e anticlericali.
Su twitter e facebook, si è letto di tutto e di più: "Dio perdona, Bergoglio no"… "Buon proposito per il 2020: allontanare le persone tossiche come solo il Papa sa fare", fino ad arrivare al tweet di Daniele Capezzone: "Oggi papa Bergoglio si recherà presso un ospizio a dare due sganassoni alle vecchiette presenti. Seguirà pranzo con strattonamento di mendicanti e calcio in culo al passante più fortunato". Non sono mancati i politici in cerca di un attimo di visibilità mediatica come il buon Guido Crosetto, che anch’esso su un tweet a affondato la lama: "Oggi il Papa ha dedicato la predica al rispetto della donna. Ispirato dalla fedele di ieri...".
E poi non potevano mancare quelli che oggi vengono definiti intellettuali, come Marcello Veneziani, giornalista, scrittore e filoso: "Papa Manesco I:  Mai visto un papa azzuffarsi coi fedeli; altro che accoglienza e ponti, siamo alle comiche finali".
Noi nel nostro piccolo, possiamo solo scrivere che siamo disgustati da questi interventi. Il Papa resta un uomo e come tale, può alle volte anche perdere la pazienza è reagire in modo non proprio consono alla situazione e alla figura che rappresenta. Riflettendo, ciò risulta tanto più vero quanto la sua immagine dovesse alla fine risultare più costruita che spontanea come viene vista e creduta.
Ma facendo un parallelo con altre suoi predecessori, viene da chiedersi per quale motivo, il Pontefice debba aver bisogno di comportarsi come una star della musica rock immergendosi nella folla per stringere mani e distribuire carezze, buffetti e battute, quando sarebbe per lui e l’immagine della nostra religione Cattolica molto più conveniente, passare tra la folla in Papamobile ad esempio, o meglio ancora utilizzando la sedia gestatoria (l’ultimo Pontefice ad utilizzarla fu Giovanni Paolo I nel 1978) per dare la possibilità di essere meglio visto ed allo stesso tempo, avere la libertà di benedire la gente come si conviene al suo ruolo!

Alberto Conterio - 07.01.2020

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