Interviste ad Alberto Conterio

sabato 29 febbraio 2020

Combinazioni o catena di combinazioni sospette?


Combinazioni o catena di combinazioni sospette?
Dalla Cina all’Italia, un virus provvidenziale e utilissimo…

Che la guerra commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti d’America dovesse passare prima o poi ad un altro livello, era prevedibile, e pare che la Cina questa volta abbia incassato un colpo durissimo. Appare subito chiaro che gli oltre due secoli di esperienza americana nell’ordire trucchi a livello internazionale per ottenere o mantenere “diritti” e privilegi in giro per il mondo hanno fatto la differenza. I Cinesi, colpiti da una strana forma influenzale quest’anno, non cresceranno economicamente e dovranno sedere a tutti i tavoli di trattativa, in condizione di inferiorità. La stessa inferiorità che, ormai da qualche anno, era propria degli Stati Uniti d’America, quando non potendo utilizzare il suo arsenale bellico era costretta a trattare da pari ai tavoli internazionali.


Con un tempismo perfetto, quella che avrebbe dovuto e potuto essere una normale forma influenzale, è divenuta quasi pandemia grazie al furore mediatico mondiale, ma soprattutto occidentale. Credo che sia un dato di fatto acclarato, che il risalto mediatico ottenuto, abbia messo addosso alla Cina, una pressione tale sulle autorità cinesi, affinché agissero in modo irrazionale ad una minaccia altrimenti riconducibile o quasi, a normali patologie di stagione. Cadute nel tranello, le istituzioni cinesi, attuando misure speciali, hanno così a loro volta confermato una eccezionalità del virus, chiudendo un circolo vizioso di straordinarietà: notizia - provvedimento -  notizia e così via, ogni volta al rialzo, fino a provocare nell’opinione pubblica terrore, quindi caos. Lo stesso caos che viene sempre in aiuto al potere, quando messo in difficoltà.
Ora la Cina è in ginocchio, e in ginocchio stanno per finire tutta una serie di nazioni che troppo allegramente negli anni passati, hanno delegato a questo colosso economico, la propria stessa sopravvivenza materiale, attraverso l’importazione di ogni cosa, a basso costo, e ad alto profitto!
Ma non finisce qui, perché come recita un antico proverbio, “l’appetito vien mangiando” e cercherò di spiegare ciò, allineando altri fatti, a questo principale che ci portano a considerare sospette, alcune combinazioni.
Prendiamo ad esempio l’Iran:  sappiamo che dopo la Cina, questa nazione, è il secondo problema mondiale degli Stati Uniti d’America. La sua posizione geografica al centro tra Medio oriente ed Asia lo fanno diventare di estrema importanza geopolitica per fermare l’avanzata verso ovest dell’imponente progetto infrastrutturale della “Nuova via della seta cinese”. Scartata l’ipotesi militare per le ripercussioni internazionali e per la dura resistenza che questo Paese sicuramente potrebbe opporre proprio sul piano militare (l’Iran non è una potenza di terzo o quarto livello senza mezzi tecnologici, ma una potenza regionale preparata) scatta l’opzione B. Guarda caso, l’Iran è l’unico (ad oggi) Paese di quella zona con alto numero di contagiati Covid-19. Anche in questo caso, l’informazione Mainstream, non parla d’altro. Riflettiamo: ma se l’Iran è sottoposto ad embargo praticamente totale di merci e persone da e per l’estero, come ha fatto questo virus a colpire solo il suo territorio e non quello del Pakistan ad esempio o l’Afghanistan o l’Iraq. Curioso vero? …ma andiamo avanti, perché le curiosità non sono finite!
Venerdì 14 febbraio, il primo caso di infezione accertato in Italia, e subito la notizia rimbalza su ogni mezzo di informazione mondiale, ma soprattutto occidentale. Il rumore mediatico appare da subito sproporzionato all’entità del fatto. Codogno in provincia di Milano diventa la località più conosciuta al mondo nel giro di qualche ora. Ma nei giorni seguenti, alla scoperta di ogni nuovo infetto, l’informazione diventa insostenibile. Si tratta di un vero e proprio cannoneggiamento, un bombardamento mediatico. Scriviamo per inciso che in Italia si sono riscontrati per ora 650 persone affette da questo virus, per il semplice fatto, che in pochissimo tempo sono stati effettuati controlli su un numero importante di soggetti, cosa che alla stessa data, non sono ancora stati effettuati in Francia e in Germania. Appare chiaro, che, mettendo la testa sotto alla sabbia difficilmente si potrà individuare dei malati. Ma anche qui occorrerebbe riportare la gravità della situazione ad un livello normale di attenzione:
In Italia ad esempio, i virus influenzali causano all’incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria. A spiegarlo è il Virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Università degli Studi di Milano. "A seconda delle stime dei diversi studi, vanno poi aggiunti tra le 4 mila e le 10 mila morti “indirette”, dovute a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all’influenza".
I virus influenzali possono infatti creare delle complicazioni, soprattutto in adulti e bambini con malattie gravi, persone con più di 65 anni, donne in gravidanza e alcune categorie professionali, come gli operatori sanitari, che lavorano in ambiente ad alto rischio.
In generale, spiega l’Iss (Istituto Superiore di sanità) si stima comunque che il tasso di letalità dell’influenza stagionale (ossia il rapporto tra morti e contagiati) sia inferiore all’uno per mille. E forse questo è l’unico valore anomalo che possiamo riscontrare con il virus del Covid-19, in quanto per ora il tasso di mortalità si tiene ben più alto, ma occorre dire, che mentre scriviamo, le capacità di cura stanno evolvendo, andando sicuramente ad abbassare questo valore, che andrà letto e valutato solo alla fine.
Per ora resta il disagio di un isolamento internazionale, economico e politico che difficilmente si risolverà in poco tempo, e che avrà importanti ricadute. Ciò si fa curioso quando si ricorda che l’Italia, guarda caso, era anch’essa interessata dal progetto epocale della “Nuova via della seta cinese” come uno dei terminal finali in Europa.
Detto questo, uno più uno, fa sempre due. Ma non basta ancora, perché la situazione venutasi a creare, non sembrava vera ai Tedeschi. Questi in chiara  in difficoltà recessiva (mezza nascosa dai soliti mercenari dell’informazione) hanno voluto tentare la spalata finale all’odiata Italia in campo economico. Così stamane 28 febbraio la notizia che la Grecia, cioè il protettorato tedesco di Grecia,  ha richiesto per importare con tranquillità le forme di Grana Padano, un bollino “Virus free” che certifichi l’assenza di infezione. E’ chiaro che le capacità di importazioni greche del nostro formaggio non ci impensieriscano oltremodo, ma questo fatto è servito ancora una volta, a sollevare l’attenzione dei media, che prontamente hanno dato fiato alle trombe della propaganda. Siamo certi che questa richiesta sarà presto replicata da partener commerciali ben più importanti dando l’avvio a problemi gravi sul piano economico che difficilmente potranno essere risolti senza il fallimento di migliaia di altre aziende italiane.
Il bollino “Virus free” sulle forme di formaggio, sembra una barzelletta, eppure è accertata, nonostante sia risputo che i virus in generale, e il Covid-19 sembra non fare eccezione, resistono attivi su una superfice fuori da un corpo umano non più di 4 o 5 giorni, quindi un tempo ben inferiore a quello dovuto al trasporto e alla consegna di questa merce, non solo in Grecia! E allora quale può essere lo scopo di questa richiesta assurda e totalmente fuori luogo, se non creare ad arte una difficoltà ulteriore alla nostra economia?
 E perché questo? Perché è chiaro che l’attuale esecutivo ha le ore contate per i suoi problemi interni dovuti alle diverse visioni politiche tra Pd e M5S. Ed è chiaro pure che se dovesse questo governo cadere, Mattarella pur recalcitrante  dovrebbe “concedere” nuove elezioni, con il risultato di veder tornare al governo forze politiche non proprio favorevoli all’Unione Europea e alle attuali politiche iper liberiste… e allora, se si riesce a creare il giusto grado di crisi, si potrebbe ritentare come fatto nel 2011, un ben governo “tecnico” di “unità nazionale” composto dai soliti lacchè, camerieri e schifosi criminali al soldo di Bruxelles. Ecco a cosa serve il Covid-19 e il bollino “virus free”!
Vigiliamo con attenzione cari lettori, e spero di essermi sbagliato. 

Alberto Conterio - 28.02.2020

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