Nelle recenti elezioni regionali francesi circa il 50% degli elettori non si èrecato alle urne e quindi quasi un francese su due oggi non se la sente di sostenere i partiti al governo o all’opposizione.
Questo significa che l’emorragia è davvero forte, moltissimi elettori hanno preso la fuga dai partiti e questa alta astensione rende più debole anche le istituzioni repubblicane francesi.
In Italia poi ancor più che in Francia, esiste un evidente distacco dei cittadini dai partiti, che spesso si trasforma in disgusto della classe politica e dello stato. I partiti ottengono voti per lo più per la fidelizzazione dell’elettorato militante o per la convenienza oppure per lo spauracchio che possa vincere la fazione politica più lontana dai propri convincimenti politici.
Insomma molti italiani si recano alle urne solo per votare il meno peggio, come disse Monatnelli... turandosi il naso !
Ancora una volta noi Monarchici ci siamo sentiti liberi… votare il meno peggio per noi non ha significato.
infatti dover votare a sinistra per la Bresso, o per Cota della coalizione di finta destra, alias secessionista non cambia affatto.
Ecco perché scrivo questa lettera mentre sono ancora in corso le votazioni, perché dico NO GRAZIE. Nulla mi importa del vincitore o del vinto, perché in ogni caso sarà una sconfitta per l'Italia. Si illudono coloro che credendo di fare dispetto alla sinistra votano un Leghista, nella speranza che costui non sia poi così “estremo” da voler la secessione. Ogni atto della Lega Nord in questi anni ha sempre rappresentato un passo, o un passetto verso la secessione, anche quando hanno dovuto farlo a retroso …in ritirata.
Tornando ad oggi, possiamo vedere come in pochi anni si è passato da un periodo durante il quale si votava i partiti di riferimento delle ideologie – finalmente abbandonate – che hanno fondato la repubblica (contro il volere popolare), ad un altro, quello odierno, dove c’è una assoluta mancanza di adesione ai partiti.
Una situazione politica del genere avviene solo quando uno stato fallimentare, invece di servire il popolo, diventa ostacolo agli interessi dei cittadini ed infatti si usa sempre più il termine Oligarchia.
Dalla prima alla seconda repubblica sono cambiati i partiti ma il ricambio della classe politica non c’è stato, la repubblica continua ad essere una Oligarchia.
Nella cosiddetta prima repubblica l’oligarchia era stabilita dalle ideologie del secolo scorso (l’arco costituzionale) dove chi governava e chi era all’opposizione controllavano il paese.
L’entrata in campo di Berlusconi ha fatto da cosmetico al mondo politico. Oggi ci sono due schieramenti politici che non si rifanno a nulla, ambedue hanno governato il nostro Paese, ma queste - le due forze politiche - sono le due facce della stessa medaglia, cioè di un regime oligarchico che si autoalimenta.
In questo sfacelo, si inserisce la Lega Nord, con opportunismo sulle ali di un populismo che Ella stessa ha creato per interesse. Essa non è antitesi all’usuale classe politica, ma semplicemente il risultato finale, l’ultimo prodotto di questa repubblica di scandali e vergogne.
Di fronte a questa presa di coscienza generale verso la politica e le istituzioni, tra gli italiani sta crescendo il disinteresse (di molti) e la rabbia (dei rimanenti). In questa grave situazione bisogna allora chiederci se questa miscela esplosiva possa produrre una spinta positiva. Noi Monarchici ci poniamo almeno idealmente alla testa di questa corrente.
In questo periodo di attesa e incertezza è davvero difficile prevedere quello che potrà succedere, ci limitiamo ad asserire che un popolo come quello italiano non può accettare supinamente un regime oligarchico. Unica difesa vera ? Il non voto… qualcuno l’ha definito un suicidio, al contrario noi riteniamo questa pratica l’unica arma in grado di cambiare il sistema !