Clima europeo: Cicloni e nebbie fitte
Il ciclone provocato dai positivi risultati di Merine Le Pen
alle elezioni amministrative francesi non è passato inosservato e si è già
scatenata furiosa la controffensiva degli europeisti (a costo della vita…)
suddivisi in euro-sognatori e euro-tecnocrati. Il “nostro” presidente della
repubblica non ha perso – anche in questo caso – l’occasione di fare una figura
rispettabile e rispettosa tacendo; preso dalla rabbia per il suo bel giocattolo
scheggiato ha dovuto dar voce al sua dissenso. Non pago d’aver smentito mille
volte la sua funzione super partes nel nostro Paese, facendo spudorata politica
di parte fin dall’inizio del suo primo mandato, ieri si lasciato andare in
commenti vergognosi contro la democratica scelta operata dal popolo francese: "Attenzione
a chi attacca la Ue", questa la minaccia!
Una pagina che non avremmo voluto vedere e che denota ormai
il terrore cieco di questi oscuri figuri all’approssimarsi della fine, non solo
della moneta unica, l’euro, ma grazie a di Dio della stessa Unione Europea,
voluta e attuata da un’elite di burocrati e bamboccioni viziati, abituati a
servire le lobby finanziarie al di sopra della volontà popolare.
Purtroppo costoro, che da mesi ormai subodoravano questo
campanello d’allarme, ostacolo al loro criminale proposito di euro-impoverimento
del vecchio continente, in Italia hanno già avviato il piano d’emergenza.
Gettato Enrico Letta come un calzino usato ad inizio anno, dopo avergli fatto
fare per nove mesi la marionetta, e promosso “sul campo” Matteo Renzi senza
neppure avere avuto il buongusto di farlo transitare dalle urne o come fatto
per Mario Monti, avergli fornito una qualche legittimazione con la nomina a
Senatore a vita, si propone ormai da settimane e in ogni occasione possibile,
radio, tivvù, carta stampata e online la sua figura, un mantra capace di ogni
miracolo.
l’uomo nuovo del cambiamento, colui che ha in atto una serie
di riforme e di cambiamenti epocali.
La serie degli interventi naturalmente prevede tutti i punti
sensibili del comune sentire della gente …ma questo non è populismo, giammai.
Lo scopo è chiaro, confondere ancora una volta le acque,
creare la nebbia a colpi di auto blu, enti inutili, super stipendi manageriali,
privilegi del sindacato, della confindustria, la riduzione degli sprechi, dei
costi della politica per terminare con la chimera degli ottanta euro in busta
paga ai lavoratori. Una nebbia artificiale fittissima che ha il solo scopo di
attirare su di Renzi l’attenzione e i voti “europei” di chi avendo ormai
compreso cosa rappresenta l’Europa, si troverà ad operare una scelta tra
“l’uomo del fare”, l’ennesimo agnello sacrificale e il “salto nel buio” di chi
dice basta all’aborto europeista! .
Il pericolo per noi euro-contrari è serissimo, perché al
contrario, senza la presenza di Renzi, il voto di protesta anti europeo sarebbe
stato univoco, trasversale ed eclatante.
La “toppa” Renzi quindi potrebbe ancora mitigare per qualche
tempo l’ondata della protesta popolare, non populista, perché come abbiamo
visto il populismo, quello vero, risiede altrove!
E al populismo più becero appartiene anche la tragicommedia
del terrorismo mediatico divulgato per descrivere appunto il “salto nel buio”
di chi dice basta all’euro: vengono previste le piaghe d’Egitto …cavallette,
l’acqua che si trasforma in sangue, la morte dei primogeniti e avanti di questo
passo, passando per le cariole cariche di biglietti di banca inflazionati come
successo nella Repubblica di Waimar. Questo non è populismo?
Mai come in queste settimane si sta giocando sul nostro
avvenire e su quello dei nostri figli. Noi abbiamo la responsabilità di non
farci ingannare. L’obiettivo deve essere uno, fuori dall’euro prima possibile!
Tutto il resto può attendere, perché tutte le riforme nazionali possibili non
servono nulla se non torniamo a possedere per interno la nostra sovranità
monetaria e la nostra libertà. Raggiungere questo obiettivo, non è una politica
o un obiettivo di destra o di sinistra, è un obiettivo trasversale di tutti
coloro che vogliono bene al proprio Paese e all’Europa come continente da
sempre faro della civiltà. Un fronte comune quindi, che Grillo e Casaleggio del
Movimento 5 Stelle non hanno compreso e non intendono attuare, come non hanno
compreso e attuato molte cose in questi primi 12 mesi di permanenza in
Parlamento. Incapaci di darsi un obiettivo che non sia la protesta fine a
stessa..
Da parte mia, se sarà necessario, come Patriota, sono pronto
a votare anche Lega Nord o Rifondazione Comunista! Viva l’Italia sempre!
Alberto Conterio – 25.03.2014