Esito referendario
Ha vinto semplicemente il partito dell’antipolitica
È con l’animo colmo di tristezza che desidero scrivere sull’esito delle recenti consultazioni elettorali.
Noi monarchici che abbiamo a cuore le sorti della nostra Patria, al di sopra delle beghe da cortile che contraddistinguono la maggio parte dei partiti - siano essi di maggioranza o di opposizione - così come abbiamo a cuore lo stato in cui versa la Democrazia in Italia, ereditata da Carlo Alberto e passata per mille prove e difficoltà fino a noi, non possiamo nasconderci che la sconfitta del fronte del NO, al recente referendum sul taglio dei parlamentari, del 20 e 21 settembre ultimo scorso, sia grave, anzi gravissima.
In un recente articolo pubblicato su un giornale locale di Biella, dove risiedo, non avevo esitato a scrivere che il Referendum sarebbe stata “la battaglia definitiva per le sorti della democrazia in Italia”. Lo credo ancora. Per questo ho scritto con l’animo colmo di tristezza. Occorre però scrivere anche che le sconfitte, per quanto gravi e definitive nelle sorti di un guerra, insegnano sempre qualche cosa!
Gli elettori chiamati ad esprimersi, erano 46.418.749. Solo il 53,84% di questi ha esercitato il suo diritto di voto.
Più del 46% del totale quindi non si è espresso. Alcuni saranno stati impossibilitati certo, ma la maggior parte di costoro si è semplicemente disinteressata della faccenda. Credo che sia un dato drammatico, di quanto l’antipolitica, che sappiamo creata apposta da chi detiene il potere, abbia corroso la volontà delle persone, limitandone le capacità di pensiero e di reazione. A questi, dobbiamo aggiungere più di 338.000 italiani, che recatisi alle urne, tra schede bianche e nulle, non hanno saputo tracciare un segno chiaro ed inequivocabile tra un SI e un NO. Non si trattava di dare una preferenza ad un partito su 50, conoscendone programmi e sfumature, si trattava di fare una scelta tra un SI e un NO, ad un quesito semplice, o apparentemente semplice : non ci sono riusciti! Questo risultato è chiaramente da attribuire alla “migliore informazione” di regime, che pagata per disinformare, non saputo fare neppure quello! I miei complimenti a Mentana, a Travaglio e alla Gruber quindi, che sono i portabandiera di questa folta categoria.
Ma, veniamo ai 17.168.498 individui, che hanno espresso il loro voto favorevole alla proposta referendaria: Tra di loro c’è di tutto, dai fedelissimi elettori storici di una sinistra ormai estinta, quelli che Guareschi raffigurava nei trinariciuti pronti a votare secondo indicazioni di partito, senza usare il proprio cervello, fino ai leader dei partiti di opposizione, che in nome di un pensiero unico globalizzante, e per non rischiare di cadere fuori dall’aera del politicamente corretto, mettono ogni mattina il cervello sotto vetro, prima di recarsi in Parlamento. Queste persone, sono quelle che più mi fanno compassione, pena anche. Certi corto circuiti celebrali possono essere normali in personaggi come Zingaretti e i 5 Stelle in generale, ma sono incomprensibili quando si manifestano su una Meloni o un Salvini che hanno l’ardire di proporsi al governo della Nazione: non si possono fare questi errori!
Poi, restano i 7.484.749 NO, cioè, poco più del 16% degli elettori chiamati alle urne. Figli del ragionamento, a prescindere dai colori politici di appartenenza, possono essere individuarsi trasversalmente alla dicotomia destra/sinistra. Appartengono infatti ad ogni colore politico, dalla sinistra vera, di un leale Rizzo, alla destra sociale di CasaPound. Costoro, nonostante quasi trent’anni di bugie, disinformazione e colpevoli silenzi, hanno nonostante tutto continuato a pensare con il proprio cervello! È un risultato da non trascurare e farà sicuramente aumentare la rabbia di chi detiene il potere. A tal proposito, mi rende orgoglioso apprendere dal solito giornale locale, che il mio comune di residenza, è stato in provincia, quello che ha espresso percentualmente il maggio numero di voti contrari a questa “fregatura”, con oltre il 47 % degli elettori. Segno evidente che l’uso della ragione non viene precluso dalla quota altimetrica, o dalla presenza di orsi e capre tra i “residendi”, quando si può attingere ad una informazione libera ed imparziale. E qui vorrei spendere alcune parole di plauso per tutti coloro che in rete in questi anni di buio culturale, politico, informativo e sociale, hanno continuato a fare correttamente il loro lavoro di giornalista, proponendo argomenti e informazioni utili al formare negli utenti una pensiero critico e indipendente. Mi riferisco in particolare ai canali YouTube gestiti da Radio Radio di Duranti, Byoblu di Messora, ControTv di Mazzucco, dal giovane Matteo Brandi, da Roberto Quaglia, dal Prof. Valerio Malvezzi, dal Dott. Marcotti e dal filosofo Diego Fusaro anche, che nonostante siano continuamente osteggiati quando non apertamente ostacolati dal sistema, offrono una finestra aperta da cui guardare il mondo della realtà. Un grazie di cuore a voi tutti!
Infine, per concludere, due parole sulle altre consultazioni elettorali parallele in più regioni e comuni al Referendum: hanno vinto tutti. Come sempre, e proprio sulla base del risultato referendario e di chi patrocinava il SI, non si può discernere chi sia andato meglio o peggio. Ha vinto semplicemente il partito dell’antipolitica, quello che, prendendo ordini da Bruxelles, per distrarvi dai problemi seri che affliggono la nostra società, si scanna per evidenziare al suo interno, virgole e sfumature… insomma, due, tre quattro, mille facce della stessa medaglia.