Il falso tricolore italiano del 7 gennaio
La bandiera non è una cravatta
Di questa repubblica impaurita anche della sua ombra su
questo periodico abbiamo già parlato più volte, e quindi non ci dilungheremo
sull’argomento.
È divertente però far notare come, fino a qualche anno fa,
il Tricolore Italiano, non fosse in discussione nemmeno tra gli iscritti alla
Lega Nord; Verde Bianco e Rosso in verticale di ugual misura. Stop !
L’ossessione repubblicana a quasi 70 anni dalla frode
referendaria invece è riuscita a mutare anche questa certezza. Vanità… Si
tratta di voler dimostrare che ogni cosa o particolare in questo Paese, è nato
repubblicano, anche quando creato con un Decreto Reale. E allora da qualche
anno, s’è giunti a considerare per tricolore italiano, un “vessillo surrogato”
imposto dallo straniero, pur di avere da esibire uno straccio a tre colori che
anticipasse la bandiera italiana del Risorgimento introdotta da Carlo Alberto
di Savoia, poi diventata la bandiera Nazionale d’Italia.
Sono idiozie che ogni repubblica “che si rispetti” presenta
prima o poi alla storia, come attribuire a Marko Polo origini Croate, oppure in
Cina, asserire che gli spaghetti siano un’invenzione loro, così come
pubblicizzare la vera pizza, …sfornata solo nella 55a Strada della “grande
mela”.
Ma torniamo al tricolore farlocco, …il drappo, che parla
esclusivamente repubblicano infatti, è la “Bandiera” della repubblica cisalpina
del 1797. Non ci vuole uno studioso di storia per comprendere che non era un
vessillo di libertà, al contrario, era il vessillo dello straniero, combattuto
in tutta Italia non solo dai governi dei Regni e Ducati legittimi ma dallo
stesso popolo della penisola, dalle alpi al mare. Non lo scriviamo noi, sono
fatti fissati dalla storia, che questa forzatura non può occultare o
stravolgere se non in presenza di tanta diffusa ignoranza sull’argomento.
La bandiera di una Nazione unita, è un simbolo legato al
periodo storico che l’ha generata. Per ragioni ideologiche, non è possibile
identificare questo simbolo con un altro retrodatato (del 1797) senza fargli
perdere il suo significato vero, perché si corre il rischio di diventare
ridicoli!
La bandiera del 1797, oggi spacciata per italiana, non
parlava al popolo di unità e indipendenza della Patria, ma di sofferenze,
tributi e sudditanza degli italiani agli eserciti stranieri.
Durante il triennio (1796-1799) i giacobini imposero alla
nostra penisola la rivoluzione francese, con migliaia di fieri oppositori morti
(e dimenticati …vedasi le insorgenze), con le Chiese bruciate sostituite dagli
alberi della libertà (loro), con i sovrani legittimi allontanati a forza. La bandiera della repubblica cispadana era
imposta da Napoleone. Lo stato cispadano non era altro che una succursale periferica
dell’Impero Francese sorvegliata da un esercito napoleonico.
In questo contesto, anche il “sole sulle alpi” simbolo
politico della Lega Nord di Bossi & Co. acquisisce una valenza storica
superiore!
Chi volesse festeggiare davvero il Tricolore, la data da
ricordare resta il 23 marzo!