Auguri di buon Natale
...e riflessione sull'anno trascorso (2014)
E’ mio desiderio chiudere questo difficile 2014, facendo
a tutti i lettori di questo Blog e a tutti gli abbonati del periodico “Italia
Reale” i miei migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo.
Nell’occasione però desidero anche fare una riflessione sull’attuale
preoccupante situazione.
È evidente a tutti ormai la profonda crisi che vive
l’Europa. Parlo chiaramente dell'intero continente europeo. E’ una crisi non
solo economica ma soprattutto sociale, politica, culturale, morale e
spirituale. Evidente, a tutti coloro che vogliono ancora vedere, che abbiamo
perso gran parte della nostra identità, delle nostre tradizioni, della nostra
cultura. L’Europa è ormai alla mercé di quanti giungono a noi come clandestini
con dei semplici gommoni. Costoro approdano alle nostre coste come disperati,
ma nel breve volgere di qualche giorno si trasformano in padroni delle nostre
vite, imponendoci sempre più spesso e sempre con meno cortesia le loro
abitudini, tradizioni culturali e religiose.
Il relativismo religioso che abbiamo creduto - sbagliando
- essere il filo d’unione tra una morale religiosa “integrale” e la modernità
in corsa perpetua, non ha fatto altro che accelerare questa crisi, creando
confusione e vuoto interiore in ognuno di noi. Siamo ormai al punto che anche
coloro che dovrebbero difendere il nostro credo cristiano si sono arresi al
politicamente corretto. Parlo di alcuni Parroci che, per l’avvento del Santo
Natale hanno sconsigliato i presepi, dismesso i cori in Chiesa, scoraggiato i
tradizionali appuntamenti festivi, per non “offendere chi appartiene ad altra
cultura o religione”. Un’eresia, che in passato sarebbe stata punita con il
fuoco, e che oggi invece, senza ostacoli, aiuta lo sfaldamento veloce di ciò
che ancora resiste alla marea montante dell’Islam. Forte in tal senso, è il
vuoto lasciato da Papa Benedetto XVI.
Questa grave premessa, ci fa comprendere come sia
possibile quanto accade negli ultimi vent’anni senza che si alzi una protesta,
un urlo. Se una persona è giunta a rinnegare la propria cultura e la propria tradizione
religiosa, la continua sottrazione di piccole porzioni di libertà, pezzettino
dopo pezzettino, risulterà infatti praticamente indolore.
Parlare di economia, di politica o più semplicemente di
libertà quindi, diventa ininfluente.
Le innumerevoli battaglie perdute, sono passate quasi
inosservate, e in buona fede o meno, c’è addirittura chi ha applaudito a ciò in
nome del progresso e del cambiamento!
Al contrario, sono sconfitte che hanno ormai minato ogni
possibilità di poter combattere ad armi pari contro il nemico diffuso e senza
una identità precisa: la finanza internazionale che tutto controlla.
Siamo così giunti quasi alla fine della farsa
democratica: parlamenti e governi, quando ancora legittimamente eletti, non
contano nulla, dovendo sottostare alle decisioni ed agli interessi privati dei
poteri forti, ovvero del sistema bancario e finanziario internazionale, che da
anni decide il nostro destino di popolo e delle stesse nazioni.
L’Unione europea poi, ancor più dell’Europa pare lanciata
verso l’abisso della dittatura più oscura. L’impoverimento programmato dei
popoli e la costante riduzione delle libertà individuali viaggiano di pari
passo con la distruzione dello stato sociale ed il senso di comunità e civiltà.
Creare un fronte nuovo, per arginare questa deriva
dittatoriale e mondialista dopo la sconfitta di partiti ed organizzazioni
politiche ti un tempo, ben più strutturate e finanziate d'oggi, pare al momento
impossibile. Il nemico ha armi tanto potenti quanto invisibili. Una di queste è
la volontà di confondere e deviare l'attenzione delle persone, scindendo
appunto i diritti civili dai diritti sociali. Questi per avere un senso e
trovare legittimazione devono necessariamente viaggiare in parallelo. Le forze
governative, siano esse di destra o di sinistra da tempo invece, hanno messo da
parte i diritti sociali della popolazione, il lavoro, la sanità, l'istruzione,
il sistema pensionistico ecc. per concentrarsi sui diritti civili: Il diritto
al matrimonio gay, il diritto all'eutanasia ecc. ecc. L'obiettivo è chiaro.
Rompere un fronte comune della società visto come insieme organico, puntando
sui diritti individuali delle singole persone, che prese una a una non hanno
peso alcuno e non possono offrire nessuna resistenza all'imbarbarimento della stessa
società per necessità della speculazione finanziaria. Così potremmo ritrovarci
ad esempio tutelati e iper garantiti nel particolare modo di interpretare il
nostro possibile fine vita, senza però avere più la possibilità di scioperare,
o di poter studiare gratuitamente. Questo il concetto! Altra importante arma,
resta la disinformazione di massa, attuata diffondendo falsità o creando verità
di comodo, slogan e finti nemici che tengano la nostra attenzione lontana da
ciò che di volta in volta diventa obiettivo. Così, e nell’ombra, la malvagità
del nemico attua i suoi propositi con il criterio del silenzio-assenso. I Media
in ciò, hanno grandissima responsabilità!
A questo scopo ad esempio, serve in Italia, il governo
fantoccio di Renzi, tutto annunci e lustrini.
A livello internazionale invece, pur di mantenere
l’egemonia planetaria, gli Stati Uniti d’America, hanno creato una serie di
falsi nemici. Tanto basta per creare la necessità di una nuova corsa agli
armamenti: il terrore internazionale indotto dalla Cia tramite l’Isis o
Califfato islamico del levante o, il presunto pericolo rappresentato dal nuovo
"imperialismo russo", vanno in questi ultimi mesi molto di moda!
Proprio sulla Russia di Putin, demonizzata e pesantemente
sanzionata in occidente, occorre spendere qualche riga per smentire la comune
vulgata. La colpa del Leader russo è quella di aver risollevato il prestigio e
l'importanza internazionale della Russia, tramite lo sfruttamento delle grandi
risorse di materie prime possedute e grazie ad una avveduta ed indipendente
politica estera, fatta di accordi bilaterali con molti Paesi di ogni area
geografica. Una Russia forte indipendente e nuovamente potente risulta di
intralcio all'egemonia planetaria a stelle e strisce e pertanto occorre combatterla...
con ogni mezzo! Anche con le menzogne. Sull'argomento, nel 2015 dovremmo vederne
di cotte e di crude, e Dio non voglia che qualcuno si senta troppo sicuro di se
e della propria forza per cominciare qualcosa che potrebbe vedere la fine
dell'intero pianeta!
Le vicende Italiane quindi non sono e non dovrebbero
essere l'unico polo attrattivo per ogni persona di buon senso che non vuole
essere banale e superficiale. I problemi locali non sono più gli unici ad avere
un impatto negativo sulla qualità della nostra esistenza, ma occorre
considerare anche i molti problemi mondiali che interagiscono pesantemente con
il nostro vivere quotidiano. In questo nuovo e smisurato campo di battaglia
dovremmo essere in grado, noi monarchici di poter dire e fare qualche cosa che
possa "bucare" la nebbia nella quale siamo immersi per attirare
l'attenzione degli italiani. A tal fine, risulta evidente ad esempio che i
dissidi interni nostri, tra chi venera un'icona e chi ne venera un'altra, non
sono così dannosi come pensiamo; sono semplicemente inutili!
Apriamo gli occhi, il cuore e la mente quindi, guardando
certamente alla monarchia, ma anche e soprattutto al contesto generale che ci
circonda che deteriorandosi sempre più, potrebbe precluderci nel prossimo
futuro, ogni possibile via ad una restaurazione o nuova instaurazione monarchica
in Italia.
A tutti gli amici e conoscenti monarchici e non e a tutti
coloro che hanno letto questa riflessione, auguro nuovamente un buon Natale e
felice anno nuovo.
Alberto Conterio - 24.12.2014