Guerra e pace
Gli Stati Uniti d’America e la pace militarizzata
In passato ho già denunciato altre volte, come gli Stati
Uniti d’America siano negli anni divenuti il principale sponsor mondiale del
terrorismo internazionale. In quest’ottica quindi vorrei aggiornare la mia
opinione al riguardo alla notizia recentissima sulla nuova iniziativa per
aumentare la capacità di difesa americana, definita "strategia di difesa
nazionale".
L’articolo di Robert Fantina sul l’Herald Tribune del 23
gennaio scorso, ci permette di apprendere che questa nuova strategia -
annunciata da Elbridge A. Colby, vicesegretario alla Difesa statunitense per la
strategia e lo sviluppo delle forze - si basa su un concetto semplicissimo: "La
strategia di difesa nazionale cerca di attuare la pace attraverso la forza e
attraverso l'affermazione del ruolo internazionale degli USA, l'alleanza e la
struttura del partenariato degli Stati Uniti e la necessità di costruire un
vantaggio militare per mantenere i principali equilibri di potere regionali"
Così ha affermato Colby!
Credo che l'esame di queste poche parole sia molto
importante: "Pace attraverso la forza" ha affermato Colby, evitando contemporaneamente
di menzionare concetti come giustizia, diritto internazionale o diritti umani. Evidentemente
questi non sono ideali che interessano i potenti Stati Uniti. Mi chiedo: finché
potranno usare la "forza" bombardando qualsiasi Paese o regime non
sia loro gradito, potremmo vantarci di vivere in “pace”?
Oppressione, morte, carneficine e le sofferenze di intere
popolazioni, per gli Stati Uniti, sono il semplice prezzo per la distorta
definizione di pace data da loro stessi?
Per quanto riguarda "L'affermazione del ruolo
internazionale degli USA", mi chiedo ancora a quale ruolo si fa
riferimento. Poliziotto internazionale corrotto (ad immagine e somiglianza della
polizia nazionale statunitense) che stabilisce le regole man mano che procede,
fungendo da giudice, giuria e boia, come più volte dimostrato in questi anni?
Gli Stati Uniti si sono arrogati il diritto di rovesciare
governi eletti democraticamente e di sponsorizzare e addestrare terroristi, con
conseguenti scia di morti, torture e scomparsa di milioni di persone nel mondo.
Quando si cita "L'alleanza e la struttura della
partnership degli Stati Uniti", significa che gli Stati Uniti, mostrano come
specchietti per le allodole le loro “allettanti” alleanze, che a meglio guardare
si rivelano per le menzogne che sono. “Alleanze” rappresentate da fantomatiche
coalizioni di pura fantasia da utilizzare per ammantare di legittimità ciò che
in sede di Nazioni Unite non ha ottenuto i mandati ed i permessi necessari!
Infine, "La necessità di costruire un vantaggio
militare per mantenere i principali equilibri di potere regionali"
evidenzia la prepotenza di voler continuare a imporre la propria “legge” al
mondo intero.
Teniamo presente che oggi non esiste un equilibrio di
potere come l’abbiamo inteso durante la guerra fredda. Grazie a Dio, la Russia
di Putin, nonostante le difficoltà, ha saputo mantenere la capacità di
effettuare con successo una ritorsione strategica nucleare in risposta ad un
attacco preventivo. Solo ciò garantisce oggi “la pace” tra le nazioni sviluppate,
sacrificando però intere regioni a conflitti perenni di bassa intensità,
taciute il più delle volte dai media di regime.
Gli Stati Uniti d’America, spendono per le proprie forze
armate quanto le otto successive potenze militari assieme. Già oggi gli stati
Uniti schiacciano la sovranità altrui con bombardamenti, destabilizzazioni
asimmetriche, sanzioni e quant’altro verso qualsiasi nazione, con totale
impunità ed in spregio alle leggi internazionali. Questo “impero” mantiene quasi
1000 avamposti, presidi e basi militari nel mondo, di cui almeno 40 delle immediate
prossimità dell'Iran. Il loro vantaggio militare è già oggi travolgente e
minaccioso per l’intero pianeta. A quale vantaggio mirano allora?
Tutta questa potenza militare è servita forse ad
eliminare il Terrorismo come aveva annunciato il presidente Bush dopo
“l’attentato” alle torri gemelle? Non saranno forse necessarie tutte queste
spese militari a coltivare e foraggiare il terrorismo? Carta da gioco simile ad
un Jolly usata per avviare guerre per procura o destabilizzare le aree
geostrategiche di loro interesse! È
ormai chiaro a tutti che il terrorismo mondiale diminuirà drammaticamente solo quando
gli Stati Uniti ridurranno le proprie spese militari.
Bisogna chiedersi perché gli Stati Uniti debbano spendere
così tanto, quando il 13% della popolazione vive al di sotto della soglia di
povertà ufficiale. Oltre il 20% dei bambini statunitensi vive in povertà.
Nell'istruzione pubblica, gli Stati Uniti sono a metà delle nazioni
industrializzate, mettendo i propri studenti a rischio di non competere in un
mercato sempre più globale. La cosiddetta "rete di sicurezza", le
risorse per i poveri, si riduce continuamente così da poter alimentare i
militari. Gli studenti universitari si laureano con un debito enorme, a causa
dei prestiti governativi ad alto interesse, mentre altri Paesi applicano una
frazione dell'importo che le scuole statunitensi fanno pagare per le tasse
scolastiche, oppure offrono un'istruzione universitaria gratuita.
In questo contesto generale, Colby annuncia un incremento
delle spese militari. Funzionari governativi e Generali statunitensi si
riferiscono a ciò parlando di bilancio della "difesa", ma le forze
armate statunitensi hanno ben poco a che fare con la difesa; sono forze armate
prettamente offensivo, come possono testimoniare esempi passati e presenti.
I membri del Congresso, legati ai gruppi di potere dell'industria
della "difesa" che in genere sostengono le loro campagne elettorali e
le loro rielezione, mentiranno ancora ai loro elettori per ottenere questo
budget, necessario a “difenderli dal male che esiste nel mondo”, omettendo di
dire che gran parte del male nel mondo oggi è logica conseguenza della
criminale politica estera degli stessi Stati Uniti.
Vale la pena citare alcune indagini internazionali che indicano
negli Stati Uniti la minaccia maggiore alla pace mondiale. Uno studio del 2017
indica che, a livello globale, il 24% degli intervistati considera gli Stati
Uniti una minaccia. Il successivo Paese più temuto risulta essere il Pakistan,
con l'8%. Altro che Stati canaglia!!!
Gli Stati Uniti alimentano intenzionalmente la paura, per
mantenere la comunità internazionale ai loro ordini, e giustificare fuori dai
confini territoriali loro, un immenso apparato militare. Ma non potrà controllare
il mondo per sempre; Cina, Russia, India e Iran diventano sempre più potenti economicamente
e anche militarmente. L'alleato più vicino degli Stati Uniti inoltre, Israele,
è anch’esso condannato internazionalmente a causa dell'orribile, continua e
brutale oppressione dei palestinesi.
Ma, occorre concludere purtroppo con un monito: gli
alleati degli Stati Uniti, ultimamente hanno preso più volte le distanze da
essi, e hanno trovato più conveniente stringere alleanze con partner diversi. Ciò
conferma che gli Stati Uniti, al di fuori dei proclami e degli annunci ad
effetto, tutti gestiti da una stampa servile e condizionata, sono una potenza
in affanno, e, una potenza mondiale in declino rappresenta sempre un pericolo
per la pace mondiale.
La speranza di non cadere nel baratro della guerra
quindi, non risiede negli Stati Uniti d’America, ma nelle altre Nazioni, che trovano
maggior interesse alla pace per continuare a crescere, prosperare e aumentare
la loro influenza internazionale.
Alberto Conterio - 26.03.2018