La repubblica infatti il programmino già l’aveva stilato, si trattava di solfeggiare fino al momento propizio per “attaccare” la sinfonia. Ed il momento propizio è giunto il 5 maggio, anniversario della partenza dei “mille” dallo scoglio di Quarto. Poi, l’11 maggio, a 150 anni dallo sbarco degli stessi garibaldini a Marsala, seconda puntata. Lo “storico” di turno, al soldo del Quirinale, ha sproloquiato il giusto e il necessario.
Garibaldi ha asserito costui, “…assunse la dittatura della Sicilia in nome dell’Unità d’Italia”. Vedere Discorso del Presidente Napolitano
1 a zero per questa repubblica, senza possibilità alcuna per la “Storia” di poter pareggiare la partita. Ad essa infatti, il rigore per il fallo subito da questo “fuoriclasse”, non verrà concesso.Per quello che vale la nostra opinione, diremo soltanto che i fatti non si sono svolti in questo modo quell’11 maggio del 1860. Garibaldi infatti, assunse la Dittatura della Sicilia in nome di SM il Re, Vittorio Emanuele II di Savoia. Ma Savoia, resta per questa repubblica del malaffare e della malafede, una parola che, al pari delle bestemmie non s’ha da pronunciare.
E non è un caso, che i festeggiamenti per questo importantissimo anniversario nazionale, si siano avviati il 5 maggio 2010, invece che, ad esempio il 17 marzo 2009, o il 24 giugno dello stesso anno o in altra data ancora. Il 5 maggio perché ? Perché il 5 maggio 1860, è la prima data disponibile a queste Istituzioni, per fingere una commemorazione, senza dover citare per errore o per assoluta necessità di non poter fare diversamente, Casa Savoia.
Ma li vedete i lacchè di questo “circo equestre” dover ricordare i Cacciatori delle Alpi dello stesso Garibaldi senza citare il Re e Casa Savoia che li istituirono. Ma avrebbero potuto raccontarci la giornata memorabile di Solforino e San Martino, senza citare l’Armata Sarda ed il Re nella polvere del combattimento ? Certo che no ! Ed allora volutamente è stato fatto passare tutto il 2009 in sterili battibecchi da pianerottolo.
Ed infine, vogliamo citare anche i “confettini” (avvelenati) che mamma Rai ci regala da qualche settimana a puntate ogni sera, per raccontarci di sconosciutissimi fatti e personaggi risorgimentali, tacendo totalmente di altri (fino ad ora). Massimo d’Azeglio o Camillo Benso di Cavour ad esempio, del quale per altro ricorre quest’anno addirittura il 200° anniversario della sua nascita resteranno in ombra ?
Si vuole raccontare così la storia in questa Italia nostra, operando tagli e falsificate ricostruzioni.
I responsabili di tanto scempio infatti, sanno bene che sono rimaste poche le persone che possono accorgersi del trucco… il resto dei cittadini, ormai da tempo senza le necessarie basi scolastiche sono duttili al loro scopo. Queste vecchie ed interessate volpi, non corrono certo il rischio d’essere sonoramente fischiate.
Concludendo… che la fortuna ci assista, e buona Italia a tutti.
Pubblicato su : Politicamentecorretto.com