Interviste ad Alberto Conterio

domenica 23 ottobre 2022

La fine dell’Occidente come lo abbiamo conosciuto

La fine dell’Occidente come lo abbiamo conosciuto

Economia e non solo

Gli Stati ed i governi degli Stati, non dovrebbero mai agire come possono fare quattro amici al bar di paese. Questa dovrebbe essere una regola basilare per ogni leader politico, o “statista”. Purtroppo ultimamente, come tante altre regole in occidente, abbiamo calpestato anche questa.

Noi possiamo dichiarare la Russia nemica, anche nemica dell'umanità, ma la Russia, continuerà ad avere il petrolio, il gas e tutte le altre materie prime che a noi servono per sopravvivere. Ad oggi, l’inflazione ai prezzi di produzione in Germania è al 45,3%!


Noi possiamo quindi dichiarare oggi giorno di essere "atlantisti ed europeisti" come sta facendo Giorgia Meloni (forse più per meritarsi tra qualche anno, il premio di “miglior statista” come Draghi, che per acume politico) ma intanto il surplus sulla bilancia commerciale tedesco, quest’anno, se lo beccheranno gli americani! Certo, anche loro, l’hanno tamponata per quest’anno, ed il prossimo, quando non ci sarà più nulla da rubare in Unione Europea, saranno “cavoli” amari anche per loro. Intanto in Italia le partite correnti, hanno registrato dopo anni e anni, un risultato negativo: -0.1%. Ciò è preludio di una tempesta che non possiamo neppure immaginarci!

Con il loro odio verso i russi, gli americani, e noi idioti a scodinzolargli intorno, abbiamo pensato bene di confiscare (sgraffignare, rubare insomma) 300 miliardi di dollari alla banca centrale russa, facendo finta di non sapere che stavamo dichiarando guerra ai “ricchi ed ai capitali” di tutto il mondo!

Costoro, che sono chiaramente più intelligenti di marmaglia come Biden, Draghi, Macron, Liz Truss, ed altri “minori” del circo equestre occidentale, si sono subito allarmati, ed hanno cominciato a ritirare i loro averi.

Gli arabi sono stati tra i primi a scappare dalla City di Londra, assieme ai russi.

Johnson è caduto per le festicciole durante il Covid secondo Voi? Se volte crederci… sono affari vostri!

A fine settembre, il colosso cinese Sinopec decideva, pure lui, di andarsene dalla City, e altre società cinesi hanno seguito in massa subito dopo. La Truss, che definirla un idiota, è come farle un piacere, non ha compreso affatto l'andazzo, proponendo con il suo governo, una mega manovra a favore di imprese e capitali …a debito, scatenando una tempesta sui titoli di stato britannici, con la conseguenza di deprezzare la Sterlina e affossare la Borsa. Nel Regno Unito, dove dalla Thatcher in avanti, si è ridotta la classe lavoratrice inglese ad un fantasma, e dove non si produce materialmente più nulla, questo non si può più fare. Dove finanza e terziario sono diventati l’unica fonte di guadagno, e si reggono sull’afflusso ininterrotto di capitali esterni, la dipartita di questi per la “paura” di razzie e sequestri sono la pietra tombale dell’economia inglese.  È finita per costoro, così come finirà per gli Usa, solo un po’ più in là.

L'Arabia Saudita ha fatto richiesta per entrare nel “circolo” dei BRICS, e seguiranno altri Paesi, che ne hanno abbastanza di farsi taglieggiare dall’impero anglosassone.

500 anni di colonialismo europeo e 130 anni di neo colonialismo americano si stanno dissolvendo sotto ai nostri occhi, perché una manica di idioti autocelebrativi che si crede d’essere indispensabile al mondo, ha deciso (per odio viscerale) la confisca delle riserve valutarie della banca centrale russa.

Cosa mai avvenuta prima, neppure durante la seconda guerra mondiale.

Riflettiamo a cosa porta l’odio cieco… purtroppo il processo non può più essere fermato.

E noi italiani facciamo parte del campo sbagliato tanto per cambiare. Questa volta però, non ci sarà ricostruzione post bellica, perché il centro del mondo è ormai ubicato lontano da noi. Noi ormai abitiamo in periferia… una periferia degradata!

 

Alberto Conterio - 21.10.2022

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Libertà di informazione nell’occidente democratico

Libertà di informazione nell’occidente democratico

Chi la vista?

Per chi non lo sapesse, lunedì notte, verso le ore 03.00, il giornalista indipendente Giorgio Bianchi, è stato svegliato dalla Polizia di Stato, mentre dormiva in un albergo a Gioia Tauro in Calabria dopo una giornata di lavoro…

Chi conosce Giorgio Bianchi sa chi è. Chi non lo conosce può informarsi a parte. Non ha importanza al fine di quanto ho voglia di trasmettere con questo articolo.

Credo che non sia il primo caso e temo che non sarà l’ultimo, sia in Italia che nel resto di questo “giardino fiorito” che è l’Unione Europea, o più genericamente il “mondo occidentale democratico” come amiamo dipingerci!

Ritengo che quanto successo sia molto grave. 


Questa “visita” notturna al giornalista Giorgio Bianchi, non si poteva posticipare alla mattina?

Perché questa fretta? Erano a rischio delle vite umane forse? Lo si voleva cogliere in flagranza di che?

Anche perché poi, alla fine della fiera, lo hanno disturbato per chiedergli genericamente delle "informazioni".

Quindi? Non si poteva attendere, la mattina appunto?

Ma pare che, a Gioia Tauro non sia la prima volta questo strano comportamento dei funzionari della Polizia.

Sempre loro infatti, avevano già visitato la sede di Visione TV per rivolgere al Direttore Responsabile Francesco Toscano, domande per le quali bastava consultare i database Cerved, che ricordiamolo, è uno dei servizi informativi più consultati da tutte le banche e le finanziarie che, valutano se concedere o meno un finanziamento a un proprio cliente...

No, la richiesta di “informazioni” in realtà, è una scusa, per legittimare una intimidazione, neppure troppo velata: stai invadendo uno spazio non tuo, …pertanto ti facciamo sentire il fiato sul collo!

Sono i metodi collaudati in questi ultimi anni in Unione Europea…

Voglio ricordare quando Giulietto Chiesa, nel dicembre 2014, venne fermato in Estonia senza un particolare motivo, giusto il tempo di impedirgli, di tenere una conferenza sgradita al governo filo nazista di Tallinn.

Intanto, ricordiamo anche che, si moltiplicano le liste di proscrizione in Polonia e nei paesi baltici. In Ucraina queste liste si sono via via trasformate in vere persecuzioni, con un sito internet pubblico che si aggiorna quando qualcuno viene “cancellato”! Fatto sparire, …ucciso insomma.

A Kiev, diventata da Maidan in avanti, una vera cloaca a cielo aperto al centro dell’Europa, le esecuzioni sommarie di voci non gradite al regime sono cosa normale, nel silenzio dei nostri media, …anzi, sono questi stessi media che provano a scimmiottare anch’essi liste di proscrizione nostrane… ci sono ormai quelle “Non Vax”, quelle dei “Putiniani”, e chissà cos’altro in futuro.

E nessuno che si indigni più di tanto o che prenda un provvedimento.

Neppure la CGIL sempre attenta al ritorno in Italia del fascismo.

Non che l’alleanza atlantica, la NATO, e l’Unione Europea, fossero all’origine nate vergini, ma negli ultimi tempi, queste organizzazioni, stanno mostrando una faccia nuova e preoccupante.

L’una e l’altra, mostrano segni tangibili di violenta intolleranza nei confronti di tutto ciò che non si muove seconde le “regole” dettate dalla loro stessa ideologia.

Pensiamo all’Ucraina oggi, e parallelamente a ciò che erano la NATO e l’Unione Europea vent’anni fa. Non c’è corrispondenza alcuna, tanto da far pensare che, non è stata europeizzata l'Ucraina, ma è stata ucrainizzata l'Europa. Uno spazio comune dove le libertà cedono il passo ad azioni e concetti, quasi impensabili solo pochi anni fa. I media ufficiali, quella dei “professionisti dell’informazione” che esaltano i nazisti dell'Azov, o di altre organizzazioni para naziste ucraine, dominano indisturbati i salotti televisivi, la carta stampata, il web.

Chi dissente da questa “cornice” viene osteggiato, zittito, incriminato.

Pensiamo al giornalista Inglese Graham Phillips. Nel suo Paese, è accusato di crimini di guerra. La sua arma? Una telecamera puntata nella direzione sbagliata! Alina Lipp, giornalista tedesca, ha visto confiscati i suoi averi e conti bancari in Germania. Le autorità hanno addirittura spiccato un mandato di arresto internazionale nei suoi confronti. Il suo reato? Raccolto testimonianze registrate e filmate in Donbass non in linea con il “racconto” ufficiale!

Vogliamo parlare di Julian Assange, detenuto per aver divulgato verità, tanto provate quanto vergognose sui traffici operati dagli Stati Uniti d’America? Rischia 175 anni di carcere!!!

Se questa è la libertà delle democrazie occidentali, Dio abbia pietà di noi… 

Tutto questo è molto grave, anzi inaccettabile!

 

Alberto Conterio - 20.10.2022

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