Proteggiamo dal virus è la nostra democrazia
Continuano a dirci che "tutto andrà bene", ma
sarà davvero così?
Diciamo che dopo più di un mese di quarantena forzata e
dopo aver ascoltato, letto e riflettuto centinaia di articoli e documenti, sugli
eventi che stiamo vivendo, un'idea della situazione me la sono fatta. Premetto
che è un'ipotesi, una opinione mia personale e posso anche sbagliarmi, ma, credo
che l'articolo 21 della nostra costituzione, non solo mi permetta di
esprimerla, ma mi obblighi a farlo per aprire una finestra di più sull'argomento
in favore della pluralità dell'informazione.
Desidero quindi avviare questa riflessione partendo proprio
dallo spot pubblicitario che viene ripetuto più volte al giorno e parla per
l'appunto, dell'informazione responsabile, degli editori seri e del pericolo
delle "bufale", cioè delle notizie false... Io credo che, quando un
governo sente la necessità di istituire un gruppo di lavoro per stabilire la
serietà delle notizie che vengono divulgate e contemporaneamente ci bombarda
con lo spot pubblicitario sopra citato, qualche domanda dobbiamo porsela! Un
cittadino, normale, che abbia mantenuto la facoltà della ragione, nonostante le
decine di trasmissioni spazzatura che vanno in onda ogni giorno, ...qualche
domanda se la deve necessariamente fare!
E allora vediamo qualche numero: mentre scrivo, posso
citare dati che fanno riferimento alla data del 15 aprile 2020; uno di questi,
divulgato dall'Istituto Superiore di Sanità, che, non può essere - credo - in
alcun modo contestato, stabilisce che mortalità dell'attuale virus Covid-19 è
pari al 5.8%, Sei volte superiore ad una
normale influenza di stagione (1 % circa) che, ricordiamolo ogni anno in Italia
miete non meno di 7000 vittime tra direttamente colpiti e colpiti in
concomitanza con altre patologie preesistenti.
Questo ordine di grandezza, viene più o meno confermato
da tutti gli istituti che eseguono statistiche nei vari paesi interessati
dall'epidemia, ma in Italia... Istituto Superiore di Sanità viene snobbato. La
Protezione civile infatti, che ogni giorno ci tedia con una sequenza di dati in
conferenza stampa, relazionati da un individuo (non voglio farne il nome) che
ha una capacità divulgativa di una ameba, mai ha citato ISS.
Un fatto questo, che dovrebbe farci venire dei dubbi,
delle perplessità, delle domande? Niente invece, non un giornalista che abbia
voluto capire o contestare ciò dalle pagine di un giornale a tiratura
nazionale. Strano no? Ma andiamo oltre per vedere se posso incuriosirvi: Senza prendere in considerazione dati
proveniente dai paesi europei "nostri fratelli" per in fatto che mi
fido di costoro meno della confessione di un criminale seriale (scusatemi la
franchezza), desidero fare un confronto tra i dati divulgati in Italia, e gli
stessi dati divulgati negli Stati Uniti d'America. Ora, in America, dichiarano
un contagio esteso a 640 mila persone circa, con un numero di morti pari a
circa 30.000 unità. Fa il 4,6% circa di mortalità, un dato che conferma quanto
dichiarato dall'ISS. Lo stesso ordine di grandezza insomma. In Italia invece, citando
la Protezione Civile, a fronte di 135 mila contagi, si contano oltre 20.000
morti. cioè il 14.8 % circa di mortalità. Ora, sapendo che i cinesi, hanno
dichiarato a fine emergenza, una percentuale di mortalità del 3 - 3,5 % circa,
una serie di domande e doveroso porsele: Perché la Protezione Civile non fa
riferimento ai dati dell'ISS e divulga altre cifre? Come vengono conteggiati i
contagi e i morti che concorrono alla statistica della Protezione Civile?
Com'è possibile che in Italia si contano decessi tre
volte superiori almeno, alla media degli altri Paesi?
La cosa curiosa, e che ciò, avviene a fronte di un numero
di persone avviate in terapia intensiva in rapporto al numero di abitanti,
uguale al resto del mondo!
Questo è importante sottolinearlo, anche se nessuno lo
evidenzia!
Altra domanda senza risposta è la seguente: quando nella
prima settimana di marzo si gridò allo scandalo per l'esodo in massa di
migliaia di possibili infetti, da Milano o dal nord Italia in generale verso il
sud, perché a distanza di settimane, non abbiamo assistito all'impennata
prevista dei contagi nelle regioni meridionali?
E poi ancora, perché, se la media dei morti nei primi tre
mesi dell'anno, per gli anni 2017, 2018 e 2019, è pari a circa 180.000 unità in
tutta Italia, nei primi tre mesi di quest'anno i morti risultano essere
soltanto 165.000?
Abbiamo visto tutti i camion dell'esercito in uscita da
Bergamo carici di casse da morto. Dobbiamo pensare che fosse solo una finzione
cinematografica? Queste stranezze devono imporci delle riflessioni, perché
altrimenti viene da chiedersi chi siamo? oppure, cosa siamo diventati?
Al governo possono forse pensare che siamo degli ingenui,
ma non possiamo permettere a queste persone di poter credere che siamo cerebrolesi
!!!
Lascio a voi la risposte a queste domande, secondo la
vostra sensibilità, la vostra opinione e la vostra curiosità personale.
Personalmente sono molto critico sull'intera faccenda: mi sono fatto l'opinione
che questa diffusione di panico per il Covid-19, sia programma artificiosamente
dal regime, e passerà alla storia come una delle più grandi manipolazioni di
massa per poter influire sull'economia, poter tagliare le gambe al dissenso
popolare, neutralizzare le opposizioni politiche, creare le basi per rendere obbligatorie
una serie di cure e vaccinazioni sull'intera popolazione e accorciare la strada
verso il giorno in cui il controllo della popolazione stessa diventerà totale.
l'Italia insomma pare essere stata scelta (grazie ad una serie di politici
compiacenti, o anche solo inetti) per diventare il più grande esperimento
sociale planetario. Nemmeno il Duce in persona era riuscito ad impedire per
decreto la libertà di movimento degli italiani. Anche il fascismo appare più
democratico, perché per arrivare al potere passò per le urne e per la fiducia
parlamentare. Noi crediamo di vivere in una democrazia, ma l'attuale governo,
ha escluso con un decreto (complice un presidente della repubblica che nella
migliore delle ipotesi è assente) qualsiasi forma di dialogo parlamentare! Ci
rendiamo conto di ciò che vuol dire?
Non è un esercizio facile, ma se colleghiamo tra loro i
diversi argomenti (anche i più disparati) giungiamo ad un quadro d'insieme
inquietante, che non lascia ben sperare nel nostro futuro. Continuano a dirci
che "tutto andrà bene", ma sarà davvero così?