Le sensibilità istituzionali
Ho già scritto alcune settimane fa, cosa penso dell’attuale
governo “tecnico” e della responsabilità del Presidente della repubblica
nell’averlo condotto a Palazzo Chigi per mezzo di un piccolo colpo di stato, in
barba alla democrazia ed alla sovranità popolare citata all’articolo 1
dell’attuale costituzione repubblicana, pertanto non mi ripeterò in generiche e
sterili critiche, mirando al contrario, a evidenziare l’ultimo specifico
intervento dello stesso.
Non contenti infatti,
questa allegra combriccola di buontemponi, dopo averci elargito la
riduzione delle detrazioni fiscali (anche retroattiva) ha ora varato il
redditometro!
E dire che le famiglie italiane, chiedevano a gran voce da
oltre un decennio il “quoziente famigliare”, cioè un semplice calcolo che
equiparasse davanti al fisco, uno stipendio utilizzato per vivere da una
famiglia di tre, quattro o più persone, ad uno stipendio di una persona sola.
Per intenderci ad esempio, oggi un reddito lordo di 28000 Euro l’anno, utilizzato
da una famiglia tipo di quattro persone, paga un’aliquota del 38 % di tasse,
contro il 27% di una persona sola (single) titolare di un reddito lordo di
27900 Euro.
Non ci vuole una laurea conseguita alla Bocconi di Milano
per comprendere la differenza in soldini e in equità sociale che ciò vuol dire,
ma questo governo di titolatissimi professori ben pagati, non si ferma a queste
fesserie. Loro tirano diritto, marciano avanti, varando appunto il
redditometro.
Anche in questo caso, non tedierò il lettore, non starò a
ripetere che i grandi evasori si faranno le solite beffe di questo nuovo
orpello repubblicano. Desidero invece far notare che proprio le già
tartassatissime famiglie italiane risulteranno le più ingiustificate a
dimostrare il loro tenore di vita. Dovendo infatti elencare a fianco
dell’imponibile lordo percepito, spese sostenute per gli studi dei figli,
l’assistenza medica extra sempre necessaria, l’eventuale possesso di due
autovetture per sopperire alla mancanza di dialogo, tra gli efficientissimi
mezzi pubblici, e le illuminate politiche sulla mobilita e flessibilità del
lavoro, queste famiglie (la mia compresa) risulteranno tutte a rischio evasione
o a rischio reddito aggiunto in nero.
Personalmente eviterò di andare a compilare in internet il
test di verifica sulla congruità del mio tenore di vita, per non avere la
sorpresa malaugurata di sapermi da oggi un criminale. Non potrei farmene una
ragione.
Alla soglia dei cinquant’anni, saper d’essere presi per il
culo da un politico o da un tecnico non cambia nulla, …fa sempre male!
Alberto Conterio - 26.11.2012