Interviste ad Alberto Conterio

sabato 13 ottobre 2012

Critiche postdatate



Critiche postdatate : il fuoco amico che non ti aspetti

A quest’ora la Costituente Monarchica convocata in Roma da un gruppo di temerari Monarchici italiani del terzo millennio sarà quasi terminata e, sono in attesa di avere dagli amici partecipanti qualche notizia, qualche impressione o quant’altro possa alleviare il dolore di non aver potuto essere presente. Per ingannare l’attesa e visto anche che ormai non può più nuocere a questa splendida iniziativa, desideravo togliermi un sassolino dalla scarpa a proposito del comunicato stampa del CMI dell’8 ottobre 2012.
In esso viene citato un messaggio di risposta del Cav. Giovanni Ruzzier di “Rinnovamento nella Tradizione” che conosco personalmente (persona assolutamente squisita e positiva) datato 6 luglio, in cui, rispondendo ad una richiesta del Dott. Novellino di Roma, motiva con una serie di ponderate riflessioni il suo pessimismo alla convocazione della Costituente Monarchica. 


Fin qui non vi è certo nulla male, perché ogni singola opinione merita attenzione e rispetto, anche quando è contraria alle nostre idee ed i nostri sogni. La mia Stima per il Cav. Ruzzier quindi non è in dubbio, anzi, alcune “perplesità” di Gianni, sono assolutamente condivisibili.
Il mio “sassolino” non, riguarda neppure il comunicato in se che è legittimo, ma i tempi scelti per la pubblicazione : datato 8 ottobre, prende in esame le opinioni del Cav. Ruzzier del 6 luglio, …5 giorni prima di oggi, sabato 13 ottobre, data di svolgimento della Costituente Monarchica.
Ora, gli “amici” del CMI, puntigliosissimi e attenti ad ogni cosa possa recare disturbo al tran tran decennale dei “buoni monarchici fedeli”, possono aver tardato tanto la loro pubblicazione per errore? …possono averlo fatto per dimenticanza?  
Giammai, non se ne parla neppure. A pensar male si fa peccato dicono, ma il Senatore Andreotti ama ribattere che “però ci si azzecca spesso”.
Piuttosto, questa repubblica ha ormai condizionato il modo di fare anche dei monarchici più ortodossi o ritenuti tali. La giustizia a tempo dei soliti “bastian contrari” ha voluto colpire la Costituente Monarchica prima che sbocciasse, perché essa per costoro, non è uno strumento in più di cui essere lieti dopo almeno quarant’anni di immobilismo, declino ed oblio, ma rappresenta “l’ennesimo inciuccio”, “un innaturale compromesso” e “una preoccupazione”.
Cosa dire? Pazienza, non si può piacere a tutti, ed in fondo il mondo resta interessante anche in questo periodo di declinante civiltà, proprio perché è vario.

La mia opinione (e per fortuna nonostante questa repubblica, le opinioni sono ancora libere) e che il progetto che sboccerà da questa Costituente, non deve necessariamente piacere a tutti i monarchici d’Italia, purché piaccia a tanta gente normale e normalissima, che potrà trovare nel nuovo soggetto politico una differenza sostanziale ed appetibile rispetto allo scempio alla quale è stata abituata, anche a causa del comportamento ossequioso di molti di noi nei confronti di questo sistema!

Benone… il sassolino me lo sono tolto, e mi sento davvero meglio!
Auguri ancora al Dott. Novellino e a quanti oggi scriveranno una pagina importante per la causa monarchica italiana dopo la morte di Umberto II.

Alberto Conterio - 13.10.2012

martedì 9 ottobre 2012

Corruzione, repubblica e saggezza popolare


Corruzione, repubblica e saggezza popolare

Con fa fine del federalismo legaiolo, affogato nell’insaziabile corruzione di localismi e autonomie poco virtuose, ho la speranza che il partito degli anti-unitari, che vedeva numerosi rappresentanti in tutte le forze politiche nazionali, abbia fatto ormai il suo tempo. Costoro, negli ultimi vent’anni, ricalcando le orme di Cattaneo, non hanno fatto che danni ai cittadini e al nostro Paese.
Nonostante ciò, lo stereotipo secondo cui, al sud si ruba, mentre al nord si lavora, ci accompagnerà ancora per anni, con la sua penosa scia di luoghi comuni e polemiche.


Abbiamo comunque appurato, che in questa Italia repubblicana si ruba a più non posso, dalla Vetta d’Italia a Pantelleria senza scrupolo alcuno, e così, mi sembra corretto fare alcune considerazioni sul merito.
Partirei dalla Sicilia per un ipotetico volo d’uccello a risalire la penisola, in quanto il Governo del “tecnico” Monti, ha recentemente rifornito le casse ormai vuote del dimissionario Presidente Lombardo con novecento milioni di Euro, che serviranno alle spese vive di gestione, permettendogli di pagare almeno gli stipendi ai suoi numerosissimi dipendenti. La Regione Siciliana infatti, è la regione italiana con il più alto numero di dipendenti pubblici. Pur essendo curioso di poter effettuare un confronto diretto con una delle due Province autonome di Trento e Bolzano, rapportando i dipendenti pubblici al numero dei cittadini residenti, resto concorde che questa elargizione di denaro sia una vergogna che stento a credere appartenga ad un Governo tecnico appunto, come si vuol far credere.
Nel Lazio, sappiamo oggi cosa accadeva abitualmente. Nei dintorni di Roma infatti, i festini e i banchetti sono come un tempo, ancora assai di moda presso una casta politica di intrallazzatori che si credono al di sopra della Legge : “(…) sono soldi che mi spettavano di diritto” ha avuto il coraggio di dichiarare il Consigliere Fiorito, quando è stato interrogato dalla Guardia di Finanza sugli indebiti prelievi ! 
Continuando il nostro viaggio verso le Alpi, potremmo fermarci in Emilia, in Veneto, anche in Piemonte, ma preferiamo fotografare il “sistema” Lombardo (…che coincidenza l’omonimia con il nome del Presidente della Regione Siciliana vero?) dove le indagini stanno portando in evidenza una serie infinita di illeciti. Corruzione e appropriazioni indebite di ingenti somme di denaro pubblico per interessi personali di moltissimi esponenti politici locali, da destra a sinistra transitando per i duri e puri della Lega Nord naturalmente.
E se è vero, che il settentrione d’Italia è sempre stato più progredito del mezzogiorno, troviamo conferma anche in questo vergognoso argomento… Al sud siamo rimasti al clientelismo che permette migliaia di dipendenti pubblici pronti al voto politico per rieleggere i propri “benefattori”, mentre al nord l’evoluzione dalla prima alla seconda repubblica è servita a darci la cognizione e la libertà di poter far man bassa per interesse personale esclusivo. Ciò rientra comunque nella normalità di una repubblica, che nata da una frode, si è evoluta passando da un prima ad un dopo “manipulite” , senza cambiare i suoi valori fondanti di riferimento, rivalutandoli semplicemente al nuovo “ambio”. Insomma, si rubava prima e si è continuato a rubare (di più) anche dopo manipulite. I risultato sono sotto agli occhi di tutti, e non si possono smentire !
Il minimo comune denominatore di questa vergognosa situazione, resta quindi la repubblica, che come istituzione, si presta meglio di altre alla corruzione generalizzata e senza controllo, dove i cittadini restano indifesi alla mercé dei più furbi ! 
A coloro che conoscendomi, sorridono con sufficienza sapendomi orgogliosamente monarchico, rispondo che l’antica saggezza popolare, sintetizzata nei proverbi e nei modi di dire tipici dei diversi luoghi d’Italia, conferma le mie opinioni sull’argomento. Da noi in Piemonte, che di repubblica avevamo già dovuto soffrire quella imposta dalle baionette francesi, vi sono due modi di dire molto eloquenti che servono al caso.
Il primo evidenzia una situazione di caos o di chiassoso disordine esclamando : “ma è una repubblica !”, mentre il secondo, ancor più chiaro, era utilizzato per identificare un prodotto di scarto, di avanzo, comunque di evidente seconda scelta… veniva infatti chiamato “repubblica” il contenuto del secchio degli scarti (fondi di salame, croste di formaggio, ossi disossati ecc.) che il salumiere teneva nascosto sotto al bancone del negozio, che per pochi soldi, poteva essere acquistato a peso, per integrare l’alimentazione dei maiali !
Tanto è, e tanto andava scritto in proposito. 
Desideriamo cambiare l’attuale vergognosa situazione di diffusa illegalità ? Ricordatevi di queste riflessioni alla prossima tornata elettorale, …potreste avere una scelta in più da operare !

Alberto Conterio - 09.10.201

giovedì 4 ottobre 2012

Tra federalismo e decentramento


Tra federalismo e decentramento
Come rubare di più in assenza di Stato e controlli… In Italia abbiamo inventato anche Far West !

In questi giorni, siamo costretti ad assistere a l’ennesimo caso di politica corrotta a spese dei cittadini. I cittadini che già in altra occasione, ho preferito definire “sudditi”, sono infatti testimoni dell’affondamento della politica periferica o locale delle Regioni e del regionalismo. Un sistema basato sugli sprechi, e le ruberie possibili perché in presenza di “autocontrollo”, creato ad immagine e somiglianza della “migliore” prima repubblica. Se non avessimo da piangere per il peso insopportabile di una tassazione folle, abbinata alla mancanza di lavoro ed in presenza degli stipendi tra i più bassi d’Europa, ci si potrebbe divertire parecchio ripercorrendo la strada intrapresa negli ultimi 15 anni in favore del federalismo (parolaccia immonda).
Un percorso di autonomie ad ogni livello, e di altre panzanate spacciate come panacea a tutti gli italici problemi da quei ridicoli figuri in cravatta verde e loro sosia.


Per anni hanno predicato il falso, facendoci credere che con meno Stato e più autonomia la gente avrebbe risparmiato avendo in ritorno maggiori servizi.
Risvegliati dal questo “sogno”, abbiamo finalmente compreso che la politica locale fatta di Regioni, autonomie speciali, Province inutili di quattro gatti, Comunità montane ed una pletora infinita di Comuni (di soli tre gatti… soprattutto al nord) ecc. ecc., disperdono una quantità enorme di denaro, senza limite alcuno e senza apportare nessun beneficio alla società, gravandola anzi di ulteriori balzelli e specifiche addizionali.
Che dire del lavaggio di cervello operato in televisione per orientare l’opinione pubblica a credere questo Paese in difficoltà a causa dell’evasione fiscale? Altro che la solita solfa della repubblica delle libertà nata dalla resistenza… ci troviamo in pieno regime. Del resto questa è il Paese dove i giornalisti finiscono in carcere per reati d’opinione ! 
Non disperiamo comunque. Il molto Onorevole Senatore Calderoli, già titolare dell’attuale Legge elettorale, definita dallo stesso “una porcata”, e stato incaricato di formulare una bozza della nuova Legge che si dovrà approntare per andare al voto in primavera (quando si dice che il buon giorno si vede dal mattino !!!).
Varata questa legge, si potrà cambiare di numerale all’attuale repubblica, ed il ciclo… pardon, il raggiro potrà riprendere indisturbato, credendo di trovarci per magia in un Paese nuovo ed immacolato. Così almeno vuol farci credere Napolitano dalle sue stanze dorate del Quirinale ! 

Alberto Conterio - 04.10.2012