Interviste ad Alberto Conterio

giovedì 17 novembre 2011

Il Governissimo


Il Governissimo
…di salvezza “politica”
Per poter continuare come sempre, a spese dei cittadini !

E’ fatta, ieri 16 novembre 2011, il Governo Monti ha giurato davanti al Capo dello Stato, e con certezza assoluta, tra poche ore riceverà ampia fiducia in Parlamento per poter operare in nome della salvezza nazionale. Avevo già preannunciato ciò, in una precedente “memoria” di qualche giorno fa, prima della nomina a Presidente del Consiglio dell’allora  neo Senatore a vita Mario Monti.
Questa del resto, non vuol essere una critica alla meritevole figura di italiano del Prof. Monti, anzi, desidero però scrivere la mia opinione in merito a questi fatti, che vedono l’epilogo di un’era di questa repubblica, e sull’inizio di un’altra, che sarà  - immagino - di perfetta continuità con quanto già visto più volte dal dopoguerra ad oggi.


Il Cavallier Berlusconi ha finalmente compreso che per continuare ad “operare” in Parlamento, doveva dimettersi dall’incarico che ricopriva, giungendo a partorire in extremis un’uscita di scena neanche troppo mesta, …onorevole direi. Egli infatti, può vantarsi di aver tracciato e mantenuto gli impegni europei, avviando con le sue dimissioni - non dovute ad una sfiducia in aula - un nuovo corso della vita politica di questo Paese. E non è uno scherzo se pensiamo alla gogna mediatica a cui era sottoposto da mesi, senza cedere il suo scettro alle odiate opposizioni, e senza dover affrontare immediatamente il baratro delle elezioni. Quanti voti avrebbe perso il Popolo delle Libertà ?
Anche la La Lega Nord, buttandosi all’opposizione immediata, con annessa riapertura del “parlamento del nord” in data 4 dicembre, evita le pernacchie del suo elettorato deluso da anni di …nulla di fatto, concedendo tempo e occasioni per poter tornare alla protesta pura, sua bandiera da sempre, aizzando il nord contro il sud allo scopo di rinsaldare le fila presso le osterie.
Anche Bersani ed il Partito Democratico, devono ringraziare. Elezioni subito con i problemi connessi da una profonda crisi interna, oppure l’investitura alla responsabilità di un governo di transizione, non erano un buon viatico. Costoro, incapaci di una sola proposta credibile in tre anni e mezzo di opposizione, sarebbero stati costretti a dover prendere - per contrastare l’attuale stato di crisi totale - decisioni sicuramente impopolari per il buon esito del voto di fine legislatura previsto per il 2013 !
Stesso discorso vale per Di Pietro e Vendola, che fino a quando possono fare opposizione con il loro populismo a buon mercato, mantengono uno spazio di credibilità, che scema immediatamente ridotto a zero, nel momento in cui dovessero trovarsi a operare sul campo, in preda alla confusione mentale che dimostrano. Serva per tutti l’esempio di De Magistris a Napoli, che solo una stampa compiacente riesce ad occultarne l’incapacità !

Casini, Fini e Rutelli, a modo loro, ben contenti, beneficeranno di questa pausa di riflessione - il governo Monti appunto - per evitare la complicata scelta interna di un Leader da presentare in caso di elezioni. Scelta rimandata, che, consente al “trio” di atteggiarsi ancora a polo intermedio, senza una precisa linea guida e senza i “soldati” necessari !
Restano i Radicali di Pannella, e i seguaci di un comico che non fa più ridere nessuno. Brutto accomunarli, perché i Radicali, pur possedendo piccoli numeri, restano una forza politica valida ed utile alla società, i “grillini” no ! Altri ancora ? …solo comparse.

Mario Monti insomma, l’asso nella manica del Presidente, salverà l’Italia ?
Così verrà scritto, ma l’Italia si salva da sola quando viene “scollegata” dalla politica che l’appesantisce. Mario Monti, servirà soprattutto a salvare la classe politica espressa da questa seconda repubblica. Ogni sacrificio imposto da questo Governo, e saranno molti, potrà essere addebitato alla squadra di “tecnici”, creando l’illusione della “verginità politica” dagli stessi.
La conferma, viene da chi ricorda il governo Dini per la durezza dei suoi provvedimenti. Difficilmente costui, ricorderà che fu la politica con il suo malcostume degli anni precedenti a costringerlo verso quelle decisioni ! 

Ma la riflessione che vi propongo non è questa, resta infatti da scrivere di Napolitano, la regia. Una regia nemmeno occulta, …e per nulla super partes !
Il Signor Presidente, incensato da destra quanto da sinistra, trotterella orgoglioso d’aver trovato, con una mossa geniale, la soluzione al disordine politico, alla zuffa permanente, all’incapacità politica di chi era stato chiamato a governare o a svolgere opera di controllo all’opposizione, con voto democratico del popolo.
Ed io non ci sto a questa ipocrisia politicamente corretta, spacciata per “prerogative del suo mandato di custode della costituzione”.
E’ stato un colpo di Stato. Lieve, indolore, necessario anche, ma sempre colpo di Stato deve essere considerato. Lo si può giustificare per svariati motivi “tecnici” tutti validi, ma ripeto, resta un colpo di Stato !
E ha fatto bene il Direttore de “il Foglio” Giuliano Ferrara ha denunciarlo !
Il Presidente di questa repubblica, in accordo con tutti i partiti politici, che vede un preciso spartito da “cantare” in coro, con ruoli definiti nella generale convenienza, ha nominato Senatore a vita un capro espiatorio a cui affidare il governo del nostro Paese al di fuori della volontà espressa dagli elettori nell’aprile del 2008 !
Chiediamoci cosa sarebbe mai accaduto, se una cosa del genere fosse venuta in mente ad un Sovrano qualsiasi… da tutto il mondo, sarebbero giunte le urla di denuncia e disperazione, di chi, in nome delle libertà dei popoli si sarebbe posto in difesa immediata del diritto inalienabile alla democrazia, espressa con il voto popolare.
Eppure ciò, in questa Italia irriconoscibile, repubblica del malaffare, dove le menzogne hanno lobotizzato il popolo, acquisendo nel tempo la dignità di un dogma, è stato presentato con plauso per un dovuto quanto necessario atto costituzionale !

È l’apoteosi dell’ipocrisia repubblicana dopo 65 anni di soprusi, legittimata dall’interesse comune di una classe politica di interessati per cambiare tutto al fine di non cambiare nulla, preservando un sistema malato al solo scopo di poter proseguire in futuro - dal 2013 - l’opera di mungitura alle spalle e sulle spalle del popolo “sovrano” !!!

Concludendo, domani saremo ancora capaci di denigrare ed incolpare un piccolo grande Re d’Italia per quanto dovette decidere - in ottemperanza allo statuto - nel lontano 1922, senza vergognarci della nostra immagine riflessa allo specchio ? 

Alberto Conterio - 17.11.2011

venerdì 11 novembre 2011

Per poter continuare come sempre, a spese dei cittadini !


Per poter continuare come sempre, a spese dei cittadini !

Questa non vuol essere una critica al neo Senatore a vita Mario Monti, anzi, desidero invece scrivere qualche riga sull’epilogo di un’era, che nel bene e nel male ha segnato quasi un ventennio, l’ultimo, di questa repubblica, e sull’inizio della prossima, in perfetta continuità con quanto già visto dal dopoguerra ad oggi.

Finalmente Berlusconi ha ragionato, o è stato indotto a ragionare, giungendo a partorire in extremis un’uscita di scena neanche troppo mesta, …onorevole direi. Dire che ormai metaforicamente si intravedeva un cappio senza appello infatti, non era esagerato, mentre invece, se è vero che domani si dimetterà, avrà ancora una volta giocato un brutto scherzo alle opposizioni, che già si affollavano al capezzale della sua agonia.
Potrà dire di aver mantenuto gli impegni europei e di aver avviato, con le sue dimissioni un nuovo corso della vita politica di questo Paese alla faccia di chi gli vuole male.


Altro appunto da fare è per il Presidente Napolitano.
Senza infrangere il suo mandato di custode della costituzione, ha, con una mossa geniale salvato capra e cavolo, nel senso che è riuscito ad offrire una possibilità d’uscita onorevole per tutti. Un’offerta che non si può rifiutare insomma. Berlusconi può cedere lo scettro, senza consegnarlo nelle mani delle odiate opposizioni, e soprattutto senza rischiare il baratro delle elezioni immediate, che, certamente devasterebbero il Popolo delle Libertà. La Lega Nord del resto, buttandosi all’opposizione come dichiarato dal Ministro Maroni, evita anch’essa il chiaro pericolo delle elezioni, concedendo tempo e occasioni per poter tornare alla protesta pura, sua bandiera da sempre per aizzare il nord contro il sud allo scopo di far cassetta.
Bersani, deve ringraziare anch’esso, perché sia le elezioni, che un governo politico immediato delle opposizioni, lo avrebbero costretto a dover prendere – per contrastare la crisi economica attuale - decisioni sicuramente impopolari per il voto fine legislatura previsto per il 2013 ! Stesso discorso vale per Di Pietro e Vendola, che fino a quando possono fare opposizione con del populismo a buon mercato, mantengono uno spazio loro, che sarebbe immediatamente ridotto a zero, nel momento in cui dovessero trovarsi a operare le scelte ineludibili che la crisi impone. De Magistris a Napoli ne è un esempio lampante !

Casini, Fini e Rutelli, ognuno a modo loro, beneficeranno di questa pausa di riflessione - il governo Monti appunto – per evitare le scelte interne da fare in caso di elezioni. Scelte rimandate, che, consentono al “trio” di atteggiarsi a polo intermedio, senza una precisa linea guida e senza i “soldati” necessari !
Restano i Radicali di Pannella, e i seguaci di un comico che non fa più ridere nessuno. Brutto accomunarli, perché i Radicali, pur possedendo numeri ridicoli, restano una forza politica valida ed utile alla società, mentre i “grillini” no !
Insomma, Monti, l’asso nella manica del Presidente, salverà l’Italia – non perché sia un genio, ma perché l’Italia si salva da sola quando viene “scollegata” dalla politica che l’appesantisce – e servirà a salvare la politica stessa. Ogni sacrificio che ci verrà imposto infatti (abbiamo sentore che saranno molti) potranno essere addebitati al suo governo di “tecnici”, creando l’illusione della “verginità politica” sugli stessi. La conferma, viene da chi ricorda il governo Dini per la durezza dei suoi interventi. Difficilmente costui, ricorderà infatti, che fu la politica con il suo malcostume degli anni precedenti a costringerlo verso quei provvedimenti ! 

In ultima analisi Monti è davvero la panacea per tutti, l’uomo giusto al momento giusto e per il giusto scopo, soprattutto per gli scopi della repubblica dei politicanti arruffoni. “Domani”, dopo averlo usato, potranno riprendersi il loro spazio in nome della democrazia, uno spazio solo momentaneamente imprestato all’Italia del buon senso, del lavoro e dei valori immortali della Patria.

Alberto Conterio – 11.11.2011

mercoledì 19 ottobre 2011

Io sono, perchè penso...

Io sono, perché penso…

Periodicamente è cosa buona e giusta guardarsi allo specchio per tentare di tirare delle somme, capire la strada fatta, comprendere l’evoluzione della società e ipotizzare la strada che è da fare. In queste ultime settimane però, è davvero difficile tentare di focalizzare l’attenzione su un argomento specifico. Allarmanti notizie di borsa, scandali privati e pubblici della nostra classe dirigente, insorgere di nuova povertà tra la gente, sbarchi di clandestini e di altri mille fatti quotidiani, si rincorrono sui media secondo un ordine sparso.
Come l’abbattimento delle frontiere e la globalizzazione dell’economia hanno infranto le difese nazionali verso l’esterno, ora questo organizzatissimo caos, sta facendo crollare le difese interne del normale vivere quotidiano.


Dopo la fine della guerra fredda, il vuoto lasciato libero dall’ingombrante radicalizzazione della politica basato su differenti ideologie, è stato occupato ben presto ed impetuosamente da una nuova radicalizzazione degli schieramenti politici basato sul “tutti contro tutti”, che vede i molteplici vantaggi offerti dalla possibilità di colpire chiunque e ovunque con il vantaggio della sorpresa e della prepotenza non bilanciata.
È un assedio concentrico ormai, al fortilizio del buon senso e delle necessità reali della gente comune, che sempre più spesso deve fare rinunce per giungere a fine mese, senza riuscire ad individuare un vero responsabile del regresso sociale vissuto, creando frustrazione ed un circolo irreversibile di malcontento ed insicurezza, che chiude ognuno di noi nel proprio angolo buio.

Occorre sfatare un mito a questo punto : non si tratta di rinunciare al lusso smodato, ma si tratta di rinunciare ad una vita dignitosa e rilassata, che permetteva – fino a 10 anni fa circa - di programmare uno sviluppo, un miglioramento delle proprie condizioni di uomini liberi ! E se è vero che agli occhi dei nostri Padri e dei nostri Nonni, abbiamo ancora cellulari, tivvù e computer e tutti viaggiamo in automobile mangiando tre volte al giorno, e anche vero che viviamo ormai ben dentro il secondo decennio del ventunesimo secolo, e che limitare tutto ciò per “tirare avanti”, vuol dire certificare il fallimento del lavoro compiuto da 2 generazioni di italiani verso il progresso, dal dopoguerra ad oggi !

La manifestazione di sabato 15 ottobre a Roma, è stata usata prima, durante e dopo lo svolgimento stesso, proprio a questo scopo; dividere la gente nella confusione, alimentando la paura.
Una cosa che deve essere chiara in chi, tenta ancora di ragionare con la propria testa, e che non vi sono buoni e cattivi !
Chi ha avuto modo di osservare i video che ritraggono i manifestanti “buoni” prendersela con Marco Pannella, non può non aver capito che questa violenza cieca, questa assoluta ignoranza, è il risultato di anni di lavoro di una regia superiore che vede migliaia di pedine all’opera ogni minuto del giorno. Per fare qualche esempio chiaro, Santoro, Travaglio e Beppe Grillo, così come Asor Rosa, Di Pietro, Rosi Bindi e Umberto Bossi, sono i tasselli di un mosaico, i pixel di uno schermo su cui viene proiettato il video quotidiano, da cui la gente finisce per trarre gli esempi comportamentali che, ammorbati dalla disinformazione o dall’informazione malata di media al soldo degli interessi della stessa regia, non può che portare prima o poi a quello che abbiamo avuto modo di osservare per le vie della capitale.

E allora diventano superflui gli imbecilli vestiti nero con il casco calzato, addestrati, pagati e trasportati per mezzo mondo - dove servono - se abbiamo bisogno che la violenza ci distragga dai problemi veri, perché questa sarebbe scaturita ugualmente in modo “naturale” lo stesso sabato 15, oppure alla manifestazione successiva.

E’ una ipocrisia credere che ci possono essere manifestazioni non violente quando importanti esponenti politici urlano dai palchi la secessione armata, oppure quando profetizzano “il morto” in un’intervista. Non possono esserci manifestazioni pacifiche quando riconosciuti intellettuali invocano al golpe militari contro un governo regolarmente eletto, oppure quando il Presidente del Consiglio dopo dieci anni di promesse non ne ha mantenuta una soltanto. Che dire poi dei comici che non fanno più ridere ma si ergono a giudici, o quando le informazioni trasmesse, sono palesemente “guidate”, con esposizioni senza contraddittori.
Possono esserci manifestazioni pacifiche quando la gente esasperata, deve sopportare l’arroganza di coloro che, dopo essersi arricchito portando il lavoro all’estero grazie ad una serie di governi conniventi, per opportunità politica, si schierano oggi contro il governo in carica ?
Possono esserci manifestazioni pacifiche in un paese dove un vice presidente del Senato identifica gli avversari politici come nemici, etichettandoli con l’insulto di “stronzi” ?

Mi chiedo anche se sia necessario avere leggi specialissime, per avere manifestazioni pacifiche, dal momento che sabato scorso, le nostre forze dell’ordine non sono neppure arrivate a capire che era forse opportuno far sgombrare preventivamente le auto parcheggiate lungo il percorso della manifestazione; …e se in una di quelle auto o uno di quei furgoni che contenevano i martelli e le mazze da baseball per sfondare le vetrine, fosse stata “dimenticata” una borsa di pelle come alla Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana, …quanti sarebbero oggi, i morti da piangere ?

Troppi gli argomenti da trattare e troppi i punti che non tornano, cosi come le domande senza risposta.
Ci si sente impotenti di fronte a questo caos. Il Caos di una società senza più valori, avviata ad essere ingoiata in un buco nero dopo 25 secoli di storia con la “S” maiuscola.

Presto questa legislatura avrà termine, e torneremo a decidere il nostro futuro… mi raccomando, questa volta, facciamo uno sforzo, cerchiamo nel più profondo del nostro cuore, dove alberga ancora del buon senso, e non facciamoci prendere per il naso dal più simpatico, o dal solito bel paio di gambe ! Siate voi stessi.

Alberto Conterio - 19.10.2010

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