Interviste ad Alberto Conterio

lunedì 26 novembre 2012

Le sensibilità istituzionali



Le sensibilità istituzionali

Ho già scritto alcune settimane fa, cosa penso dell’attuale governo “tecnico” e della responsabilità del Presidente della repubblica nell’averlo condotto a Palazzo Chigi per mezzo di un piccolo colpo di stato, in barba alla democrazia ed alla sovranità popolare citata all’articolo 1 dell’attuale costituzione repubblicana, pertanto non mi ripeterò in generiche e sterili critiche, mirando al contrario, a evidenziare l’ultimo specifico intervento dello stesso.


Non contenti infatti,  questa allegra combriccola di buontemponi, dopo averci elargito la riduzione delle detrazioni fiscali (anche retroattiva) ha ora varato il redditometro!
E dire che le famiglie italiane, chiedevano a gran voce da oltre un decennio il “quoziente famigliare”, cioè un semplice calcolo che equiparasse davanti al fisco, uno stipendio utilizzato per vivere da una famiglia di tre, quattro o più persone, ad uno stipendio di una persona sola. Per intenderci ad esempio, oggi un reddito lordo di 28000 Euro l’anno, utilizzato da una famiglia tipo di quattro persone, paga un’aliquota del 38 % di tasse, contro il 27% di una persona sola (single) titolare di un reddito lordo di 27900 Euro.
Non ci vuole una laurea conseguita alla Bocconi di Milano per comprendere la differenza in soldini e in equità sociale che ciò vuol dire, ma questo governo di titolatissimi professori ben pagati, non si ferma a queste fesserie. Loro tirano diritto, marciano avanti, varando appunto il redditometro.
Anche in questo caso, non tedierò il lettore, non starò a ripetere che i grandi evasori si faranno le solite beffe di questo nuovo orpello repubblicano. Desidero invece far notare che proprio le già tartassatissime famiglie italiane risulteranno le più ingiustificate a dimostrare il loro tenore di vita. Dovendo infatti elencare a fianco dell’imponibile lordo percepito, spese sostenute per gli studi dei figli, l’assistenza medica extra sempre necessaria, l’eventuale possesso di due autovetture per sopperire alla mancanza di dialogo, tra gli efficientissimi mezzi pubblici, e le illuminate politiche sulla mobilita e flessibilità del lavoro, queste famiglie (la mia compresa) risulteranno tutte a rischio evasione o a rischio reddito aggiunto in nero.
Personalmente eviterò di andare a compilare in internet il test di verifica sulla congruità del mio tenore di vita, per non avere la sorpresa malaugurata di sapermi da oggi un criminale. Non potrei farmene una ragione.
Alla soglia dei cinquant’anni, saper d’essere presi per il culo da un politico o da un tecnico non cambia nulla, …fa sempre male!

Alberto Conterio - 26.11.2012

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