Controcorrente? Si grazie!
Qualche volta credo di non essere normale, perché mi trovo
spesso ad essere controcorrente, molto spesso. Per la verità, da quando ho
memoria di avere l’uso della ragione, mi sono trovato ben poche volte d’accordo
con il sentire comune. Forse sbaglio, ma non riesco davvero ad uniformarmi alla
calca del politicamente corretto o alla moda della settimana. Comodo ripetere
le rassicuranti poesiole spacciate per verità… molto comodo, ma l’intelligenza
si ribella. L’intelligenza che ha fatto del genere umano la razza dominante su
questo pianeta non può sottomettersi a ciò!
Mi rendo conto che non è alla moda, ma devo fermare su
queste poche righe la mia totale contrarietà su alcune riforme (e hanno il
coraggio di chiamarle riforme!!!) renziane che vanno per la maggiore e che sono
state salutate come il miracolo dell’Italia che vuole cambiare!
Ecco, oggi la parola magica è «cambiamento », ma ieri poteva
essere «sinistra », oppure «Bartali » oppure ancora «pinco pallino». L’importante
e che in Italia vi sia una linea ben tracciata in terra, o si sta di qua o si
sta di la, e non è possibile avere un’opinione terza.
Abbiamo detto che oggi A.D 2014, la parola magica è «cambiamento»,
e occorre essere pro cambiamento per avere diritto di parola, di plauso,
d’esistere. Chi è contro il cambiamento è sbagliato, è vecchio, diventa
automaticamente una entità non umana, da emarginare, da ghettizzare!
Riflettimo: in Italia vi sono tante cose sbagliate da
cambiare, ma il fatto di cambiarle tanto per… non vuol dire aver fatto la cosa
giusta! Non vuol dire che una volta cambiate queste debbano per forza andare
meglio per il solo fatto che si sono cambiate!
E allora vediamo: la riforma del Senato, proposta come
indispensabile, e validissima dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, è una
pagliacciata, inutile, e dannosa anche.
Lo posso dire? È una cazzata!!!
Sono controcorrente? Chissenefrega, me ne farò una ragione,
ma non voglio essere additato tra qualche anno come colui che è diventato
complice di una vergogna nazionale perché non ha avuto il coraggio di
dissentire, o si è accodato supinamente al pensiero unico del Quirinale!!!
Gli italiani, dovrebbero rinunciare ad eleggere direttamente
300 Senatori, per vedere eletti dai pPartiti 100 raccomandati di ferro? Sono anni che ci viene detto che la casta dei
partiti è da combattere, e con questa «riforma» affidiamo alla casta dei
partiti l’elezione dei Senatori?
È un mistero, comunque essere contro questa proposta, vuol
dire essere contro il cambiamento, vuol dire essere un dinosauro in via
d’estinzione insomma!
Riforma delle Provincie: Abolizione delle stesse… il primo
dei «successi» di Renzi. Intanto no si è abolito nulla, e a fronte di un
risparmio di circa tremila poltrone, sono state create circa venti mila nuove «seggiole».
Le attività e le
responsabilità delle Provincie sono state delegate alle Regioni, che abbiamo
imparato a conoscere per la loro inutilità, lontananza dalla gente reale, per
il loro alto costo e spreco di denaro pubblico. Le nuove aree metropolitane o
aree allargate di secondo livello poi, saranno appunto di secondo livello, cioè
non saranno più soggette ad elezione diretta del popolo, ma anche in questo
caso, gli incarichi saranno delegati alla partitocrazia, agli accordi politici,
alla fuffa repubblicana insomma… ma guai a criticare ciò, pena essere
considerati dei vecchi parrucconi settecenteschi!
Altra novità di questo epocale «cambiamento»?
La riforma elettorale! E diciamolo chiaramente, il «porcellum»
di Calderoli, abolito dalla Corte Costituzionale, era meglio di questo
pasticcio proposto da Renzi.
La Corte Costituzionale ha bocciato il porcellum perché non
c’era la possibilità di indicare la preferenza da parte dell’elettore?
Benissimo. Renzi propone un legge elettorale dove questa possibilità viene
completamente …disattesa!
Ma allora sono io che sono un imbecille controcorrente
oppure le riforme di Renzi vengono chiamate «riforme» solo perché al Presidente
del consiglio Renzi oggi, tutto e concesso?
Ma ci rendiamo conto di cosa sarebbe successo se
maleodoranti e balzane idee come queste fossero venute a Berlusconi tre anni
fa? Oggi invece nulla. Nessuno parla o critica, altro che dittatura! Radio,
tivvù, giornali, opinionisti ecc. ecc. tutti indistintamente ad approvare, incensare,
rassicurare, …disinformare aggiungo!
Ci rendiamo conto dell’impatto che avranno queste tre
riforme sulla credibilità delle Istituzioni, sul buon funzionamento dello Stato
e sulla sovranità popolare?
Ritengo con preoccupazione, che il cretinismo ideologico che
guida la mano criminale di questo cambiamento va fermato al più presto, o quel
che resta della nostra Patria andrà perso per sempre?
Non concordo con questi cambiamenti e sono orgoglioso
d’essere contrario!
Alberto Conterio - 23.06.2015
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