Interviste ad Alberto Conterio

martedì 8 giugno 2010

Rinnovo del contratto del comparto Tessile

Due righine stringate, sul rinnovo del contratto del tessile !

Sul giornale locale di martedì 25 maggio 2010 ci trovo scritto che il contratto dei tessili è stato rinnovato. Ora essendo io un lavoratore del comparto tessile non posso che prenderne atto.

L’accordo firmato sabato 22 in accordo con tutte le rappresentanze sindacali, è stata un sorpresa totale, Rsu compresi, che ancora lunedì 24 maggio, nulla avevano da comunicare ai lavoratori.

Su questo “caso”, desidero fare una breve considerazione, tanto più che non essendo iscritto a nessun sindacato, non devo sentirmi obbligato nei confronti di questa o quella organizzazione.

Sarebbe infatti sufficiente aver conservato le copie di un quotidiano qualsiasi, locale o nazionale, una copia la settimana a caso, per trovare in essi negli ultimi tre o quattro mesi, traccia di innumerevoli “impegni” sindacali in difesa di questo o quel motivo, a favore o contrari di questo o quell’argomento. Segno evidente che il sindacato esiste ed opera… ma a favore di chi ?

Siamo tutti contenti infatti che il contratto dei tessili sia stato firmato, senza colpo ferire, ma sono più contenti i lavoratori o le aziende ? oppure sono più contenti i sindacati ?

Insomma, come lavoratore attento alla società che mi circonda ed attento alle finanze famigliari, mi sarebbe piaciuto avere dal sindacato delle informative, che prendendo spunto dalla media dei salari e degli stipendi di Paesi simili all’Italia, la grave situazione di crisi economica internazionale, il caro vivere nazionale e gli aumenti pressanti e giornalieri di servizi e trasporti, ci istruisse circa gli obiettivi possibili e raggiungibili dal nuovo contratto. Apprendo invece, che il dato base è un aumento di 102 Euro …in tre anni, lordi ! Partendo da circa 1000 Euro mensili di stipendio di molte delle mie colleghe e colleghi, fanno, mal contati sulle dita… un aumento annuo netto del 2 % forse.

Possiamo pensare che sia moltissimo, come possiamo pensare che sia una miseria. Quello che è certo, è che il sindacato (che molti lavoratori foraggiano profumatamente e mensilmente) non ci ha fornito di nessun parametro di confronto !

Ma è normale che sulla trattativa non sia stata indetta neppure un’assemblea piccina piccina ? ma e normale che il rinnovo del contratto di lavoro di una intera categoria meriti questo silenzio e questa poca attenzione ?

Il Senatore Andreotti, asserì a suo tempo che “a pensar male si sbaglia, …ma che ci si azzecca spesso…”, ed io non desidero accusare nessuno, ma ho l’impressione, che il rinnovo di questo contratto “disturbi la quiete” ancora meno del rinnovo precedente, dove la faccenda venne liquidata sbrigativamente con 67 Euro mensili lorde… sempre in tre anni !!!

Vogliamo informare i lavoratori o almeno i tesserati, che il contratto dei metalmeccanici, pur partendo già da retribuzione con minimi salariali il 20 % più alti, alcuni mesi fa, è stato rinnovato con 150 Euro mensili di aumento ! Vogliamo parlare delle retribuzioni medie dei lavoratori di altre realtà ? Vogliamo parlare delle retribuzioni di tedeschi e francesi, residenti oltre le belle montagne che ci circondano ? Queste sono le informazioni che desideriamo avere da un sindacato attento ai bisogni ed alle aspettative dei lavoratori. I lavoratori, o almeno una buona parte di essi, non sanno cosa farsene di manifestazioni di piazza contro o in favore “a prescindere”. I lavoratori hanno bisogni immediati, quali la necessità di far fronte al rincaro delle bollette, dei carburanti, dei generi alimentari in genere. A questi rincari, non sarà possibile far fronte con il 2 % netto a contratto, a questi rincari occorrerà far fronte con l’unico sistema che conosciamo, …tirando la cinghia, o chiedendo l’elemosina ai semafori cittadini !

Alcuni mesi fa, leggendo un articolo che parlava della crisi generale europea che investe tutto e tutti, …appresi con fare ironico dal giornalista, che secondo lui, gli unici a non risentire di tutto ciò, fossero i sindacati italiani !

Devo dire che aveva ragione, l’articolo era centrato, …senza dubbio centratissimo !

Alleanza Monarchica - Stella e Corona comunque, resta a disposizione di chiunque abbia a cuore i lavoratori italiani, con idee, proposte e battaglie politiche, che non necessariamente passano attraverso la richiesta di aumento dei salari e stipendi, ma che possono portare un serio contributo alla finanza spicciola delle famiglie dei lavoratori. Questo dovrebbe essere il criterio operativo non solo del sindacato, da di chiunque voglia far girare questa economia e questo Paese.

02.06.2010 - Alberto Conterio

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