Interviste ad Alberto Conterio

giovedì 18 ottobre 2012

Si poteva fare meglio ?



Si poteva fare meglio ?

Ho sempre pensato che un Sovrano, anche la persona meno adatta, è in grado di garantire meglio di un Presidente i diritti, le libertà e la democrazia di un paese, anche quando “il Presidente” dovesse effettivamente essere scelto tra i migliori. Sappiamo che così non è, e dove la scelta cade comunque su una persona valida, questa deve poi fare i conti con chi gli ha garantito appoggi politici e denaro per pagare la sua campagna elettorale.
Sono quindi un convinto monarchico, e da monarchico desidero capire se in Italia, a metà del 2011, con un governo Berlusconi ormai al capolinea, un Sovrano avrebbe o menu potuto fare le scelte dell’attuale Presidente della repubblica Giorgio Napolitano.


Meglio non essere frainteso però. Ritengo infatti che quanto fatto da Napolitano sia estremamente deprecabile, andando a calpestare un terreno molto vicino, se non fuori, dal confine tra un sistema politico democratico vero ed uno occultamente totalitario. Non scrivo dittatoriale ma totalitario per intenderci, semplicemente perché in Italia, mancano in strada i blindati a mantenere l’ordine!
Per avvalorare questa pesante opinione, è giusto ricordare infatti, che nel 1922, quando Re Vittorio Emanuele III chiamo alla Presidenza del Consiglio Benito Mussolini, scelse costui in Parlamento tra i regolarmente eletti, mentre Napolitano, ha “ordinato” Senatore a vita uno sconosciuto (ai più) per poterlo poi nominare Presidente del Consiglio con una parvenza di legalità.
È bene anche rendere consapevoli, che coloro che difendono questo operato oggi, sul filo di opzioni consentite certo, dalla Costituzione, ma assai spinto e non democratico, normalmente fa parte della linea di pensiero che ha condannato e condanna tutt’ora l’operato del Re Soldato… questo lo dobbiamo come italiani per onore della verità e dell’evidenza a questo grande Re!
Torniamo quindi al nostro quesito iniziale : direi che un Sovrano costituzionale, non l’avrebbe fatto, ricercando in Parlamento una soluzione democratica. Nell’estate dell’anno passato, queste scelte erano possibili, ma andavano chiaramente canalizzate da una figura sopra alle parti, e non di parte come è chiaramente il Presidente Giorgio Napolitano.

Appurato ciò però, immaginiamo che un Sovrano fantasioso e un tantino spregiudicano, imbocchi la via “Napolitano”… apriti cielo, si sarebbero levate ole di oche starnazzanti invocanti al sopruso di un Re cattivo, fuori dalle regole e dal tempo, da detronizzare quanto prima e amenità varie. Un film già visto decine di volte, che ha per attori gli stessi interpreti che, dalla rivoluzione francese in avanti, hanno ucciso, violentano, truffato e ingannato il popolo in nome della “libertà, uguaglianza e legalità”. Questo avventato Sovrano sarebbe stato costretto a fare marcia indietro certamente, ma la mia riflessione dopo questo lungo preambolo, giunge finalmente a segno: supponendo che “voglio, posso e comando” questo Re fosse effettivamente nella condizione di nominare un non eletto a Presidente del Consiglio, avrebbe scelto il Professor Mario Monti ?

La scelta di questo nome da parte di Napoletano non è un caso, e per quanto Monti potesse avere la giusta autorevolezza, il Presidente avrà preso questa decisione sulla base di intenzioni programmatiche dello stesso Professore, sui tempi e i modi quindi di intervenire sui problemi del momento!
Siamo così giunti al punto di partenza e di arrivo della riflessione… Una Corona, che si regge sull’appoggio popolare dovuto al suo gradimento generale, non avrebbe potuto operare mai la scelta fatta da Giorgio Napolitano, perché tutti gli interventi del Professor Mario Monti (per nulla equi) sono andati a gravare sulle spalle delle classi più numerose del popolo. Questa è la verità!
L’imminente nuovo Disegno di legge che andrà a ridurre (addirittura retroattivamente) le detrazioni fiscali in favore delle famiglie, per fare solo l’ultimo esempio di una lunga serie, è un intervento vergognoso, che un Sovrano non avrebbe consentito, perché sarebbe stato contrario (in ultima analisi) agli “interessi” stessi della Corona.

Concludendo, una Monarchia può assicurare un livello di garanzie superiori oggi e soprattutto domani, in questo mondo sempre meno attento ai deboli ed alle minoranze, di quanto possa fare una effimera repubblica. Questa infatti, con la mancanza di continuità che la contraddistingue, può permettersi di trarre forza anche operando contro il popolo.
Al popolo italiano quindi, auguro di ritrovare presto le sue origini monarchiche, affinché questa repubblica del malaffare possa essere finalmente messa a riposo in un museo, in modo che il ricordo dei suoi “fasti” serva da monito alle future generazioni.

Alberto Conterio - 18.10.2012

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