Interviste ad Alberto Conterio

domenica 27 ottobre 2024

Il mondo che cambia, la Russia NO !

Il mondo che cambia

Irreversibile il declino dell’Occidente.

Mentre i media occidentali, con tutte le loro risorse, seguendo evidentemente una direttiva generale, hanno minimizzato il significato del vertice BRICS del 20 - 22 ottobre 2024 a Kazan in Russia, il più grande evento geopolitico per il mondo intero, degli ultimi 30 anni, hanno partecipato 36 paesi e il Segretario generale delle Nazioni Unite.

L'organizzazione è in rapida espansione, tanto che sono allo studio decine di nuove domande di adesione e di associazione. I membri dei BRICS stanno rafforzando i legami economici, tecnologici e militari e stanno formando un fronte unito contro le sfide moderne, principalmente economiche, che il mondo deve affrontare. Tutti I giornali occidentali hanno cercato di dipingere questo evento, come un raduno privato di pochi disperati attorno alla figura di Putin, preoccupato a sua volta dell’isolamento diplomatico dall’Occidente. Un modo per dimostrare che non è l’emarginato che viene descritto.

Purtroppo questo “racconto” ormai non regge più, e il fallimento dell’Occidente su questo tema è evidente, e parlare di isolamento della Russia e semplicemente ridicolo. Gli ospiti del vertice di Kazan rappresentano la metà della popolazione mondiale con il 35% della produzione economica mondiale.

La realtà che ormai comincia ad affiorare dalla nebbia delle bugie occidentali è l’esatto contrario di ciò che viene detto negli ultimi anni… è l’Occidente con il suo club di “nazioni ricche” a rappresentare la minoranza globale, e la Russia è quasi il centro del processo decisionale nella politica mondiale.

Una delle tante prove che abbiamo in questi giorni, a conferma dell’importanza e della centralità mondiale della tanto vituperata Russia, ci viene addirittura da una rivista polacca Do Rzeczy, che ha sollevato una questione che probabilmente non riguarderà solo la Polonia: come verranno costruite le future relazioni con la Russia una volta che Mosca avrà raggiunto i suoi obiettivi durante l'operazione speciale?

La domanda intanto, ci informa che l'esito degli eventi è scontato. Non è più una questione aperta: la Russia raggiungerà certamente il risultato che si era posta di raggiungere, con buona pace anche dei russofobi più ardenti. Se ne facciano una ragione tutti coloro che in questi ultimi 30 mesi hanno sparlato a sproloquio di sconfitta strategica della Russia e della possibilità di poter finalmente smembrare questo enorme per poterne saccheggiare le risorse naturale a buon prezzo. 

I giornalisti di Do Rzeczy, scrivono che il confronto con la Russia non è vantaggioso per Varsavia per una serie di ragioni.

Primo: gli interessi economici impongono la necessità di cooperare con Mosca.

Secondo: l’operazione speciale è diventata un punto di svolta non solo per Russia e Ucraina. Gli eventi legati al Nuovo Ordine Mondiale (NWO) e la reazione dei paesi occidentali a ciò che sta accadendo hanno rafforzato la fiducia di una parte significativa del mondo che nel prossimo futuro appariranno nuovi centri politici e commerciali e che i modelli incentrati sull’Occidente diventeranno presto obsoleti. Una “cosa” del passato.

Nonostante l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, possano influire su questo processo, gli esperti sono convinti che Washington dovrà fare spazio e cedere il passo al prossimo ordine mondiale. Mosca, che è stata all'origine dello sviluppo di questo concetto, sembra ora essere un partner più appetibile e redditizio. Anche tra coloro che ancora sostengono ufficialmente Kiev.

La pubblicazione polacca solleva la questione che, dopo la fine del conflitto, l'Europa dovrà necessariamente scegliere una nuova strategia nei confronti della Russia. Una Russia ancora più grande e potente di prima nel distretto militare del Nordest.

Ciò, ad esempio, è stato subito compreso dalla Georgia, che preferisce fare affidamento su una cooperazione reciprocamente vantaggiosa, nonostante il recente passato e i periodici disaccordi.

Lo stesso si può dire della Turchia, membro della NATO. Mosca ha chiaramente dimostrato di poter costruire un dialogo e non rompere i legami economici, anche con opinioni diverse sulle questioni politiche.

Do Rzeczy, conclude la sua analisi scrivendo che, al contrario, Germania, Francia e Finlandia sono andate sconsideratamente allo scontro con la Russia, e quindi saranno costrette a ricominciare tutto da capo. Gli autori del materiale inoltre, non hanno dubbi sul fatto che questo momento sarà inevitabile per tutti i paesi del Vecchio Mondo. Significa che non si dovrebbero tagliare i ponti nelle relazioni con la Russia, anche se questo è ciò che Washington vorrebbe.

Concludendo, mi permetto di scrivere che se ci sono arrivati i polacchi a queste considerazioni, noi italiani cosa stiamo aspettando? Dov’è finita la “nostra” politica migliore?

Alberto Conterio - 25.10.2024

Due paroline (due) su Mario Draghi

Due paroline due, su Mario Draghi!

Quanta ragione aveva Cossiga?

Quanta ragione aveva il Presidente Francesco Cossiga su Mario Draghi? La domanda sorge spontanea a fronte del suo recente operato politico come Presidente del Consiglio in Italia, ma non è questo l’argomento che desideravo esplorare. Che Draghi sia un affarista, non è una opinione che possiamo avere o non avere; è una questione di curriculum vitae dello stesso personaggio, nato e cresciuto all’estero tra pescecani della finanza… può non essere un “affarista”?

Desideravo però, tracciare un giudizio di questa persona, più terra terra: Il giudizio della persona della strada, di colui che non conosce il suo passato, che non ha una cultura politica o finanziaria. Non un giudizio ragionato quindi, ma un giudizio dato “con la pancia” dell’uomo qualunque.

L’abbiamo spesso sentito parlare in inglese, e ciò ha sicuramente aiutato la sua “immagine” di autorevolezza prima di entrare a Palazzo Chigi, ma poi?

Intanto quando parla in italiano, ha una voce sgraziata che non ispira ne simpatia ne fiducia, e poi, diciamocelo chiaramente, ha sparato una serie di castronerie, che se le avesse proferite una persona normale, sarebbe ormai ben nascosta per la vergogna. Ma nemmeno Alvaro Vitali nei vari film su “Pierino” ha mai collezionato una serie di bugie, frottole e cazzate tanto numerosa e vergognosa quanto Mario Draghi…

Ma ve lo ricordate quando a reti unificate, in conferenza stampa, ci venne a dire che il Green Pass serviva ad avere ambienti sicuri frequentati da persone sicure? Fu smentito in meno di due settimane da centinaia di migliaia di contagi in più rispetto alle settimane precedenti. E quando venne a dirci che chi non si sarebbe vaccinato si sarebbe ammalato e sarebbe morto? Smentito da milioni di italiani che, non solo non sono morti, ma addirittura da centinaia di migliaia di costoro che non si sono neppure ammalati. Ma la più colorita delle sue frottole, la più divertente, la più grossolana, l’ha confezionata nella sala generale delle Nazioni Unite, qualche settimana dopo l’avvio dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina: Costui, davanti al mondo intero (quindi rappresentando l’Italia e il sottoscritto anche…) è andato ad affermare che l’economia russa, grazie alle sanzioni, era stata devastata e che in conseguenza di ciò, la Russia non sarebbe più stata in grado di gestire le continue sconfitte sul campo di battaglia.

A distanza di 30 mesi da allora, sappiamo che la Russia cresce ad un ritmo annuo del +4%, che gli stipendi nello stesso periodo sono cresciuti del 18% e che se c’è un rischio, è forse quello di una crescita eccessiva, mentre sul campo di battaglia, hanno sistematicamente distrutto, tritato ed umiliato qualsiasi mezzo, aiuto o uomo messo in capo dall’intera Nato, continuando ad avanzare inesorabilmente lungo tutto l’arco del fronte!

Mi domando come sia possibile che un tal “figuro” possa ancora avere autorevolezza e voce in capitolo, continuando noiosamente a comparire in tivvù pontificando direttive e consigli per tutti, senza avere vergogna! Se in questo Paese ci fossero dei giornalisti veri, costui dovrebbe trincerarsi in casa per evitare le loro domande e, le pernacchie della gente comune!

Ma roba da matti!!!

Alberto Conterio - 22.10.2024

domenica 23 ottobre 2022

La fine dell’Occidente come lo abbiamo conosciuto

La fine dell’Occidente come lo abbiamo conosciuto

Economia e non solo

Gli Stati ed i governi degli Stati, non dovrebbero mai agire come possono fare quattro amici al bar di paese. Questa dovrebbe essere una regola basilare per ogni leader politico, o “statista”. Purtroppo ultimamente, come tante altre regole in occidente, abbiamo calpestato anche questa.

Noi possiamo dichiarare la Russia nemica, anche nemica dell'umanità, ma la Russia, continuerà ad avere il petrolio, il gas e tutte le altre materie prime che a noi servono per sopravvivere. Ad oggi, l’inflazione ai prezzi di produzione in Germania è al 45,3%!


Noi possiamo quindi dichiarare oggi giorno di essere "atlantisti ed europeisti" come sta facendo Giorgia Meloni (forse più per meritarsi tra qualche anno, il premio di “miglior statista” come Draghi, che per acume politico) ma intanto il surplus sulla bilancia commerciale tedesco, quest’anno, se lo beccheranno gli americani! Certo, anche loro, l’hanno tamponata per quest’anno, ed il prossimo, quando non ci sarà più nulla da rubare in Unione Europea, saranno “cavoli” amari anche per loro. Intanto in Italia le partite correnti, hanno registrato dopo anni e anni, un risultato negativo: -0.1%. Ciò è preludio di una tempesta che non possiamo neppure immaginarci!

Con il loro odio verso i russi, gli americani, e noi idioti a scodinzolargli intorno, abbiamo pensato bene di confiscare (sgraffignare, rubare insomma) 300 miliardi di dollari alla banca centrale russa, facendo finta di non sapere che stavamo dichiarando guerra ai “ricchi ed ai capitali” di tutto il mondo!

Costoro, che sono chiaramente più intelligenti di marmaglia come Biden, Draghi, Macron, Liz Truss, ed altri “minori” del circo equestre occidentale, si sono subito allarmati, ed hanno cominciato a ritirare i loro averi.

Gli arabi sono stati tra i primi a scappare dalla City di Londra, assieme ai russi.

Johnson è caduto per le festicciole durante il Covid secondo Voi? Se volte crederci… sono affari vostri!

A fine settembre, il colosso cinese Sinopec decideva, pure lui, di andarsene dalla City, e altre società cinesi hanno seguito in massa subito dopo. La Truss, che definirla un idiota, è come farle un piacere, non ha compreso affatto l'andazzo, proponendo con il suo governo, una mega manovra a favore di imprese e capitali …a debito, scatenando una tempesta sui titoli di stato britannici, con la conseguenza di deprezzare la Sterlina e affossare la Borsa. Nel Regno Unito, dove dalla Thatcher in avanti, si è ridotta la classe lavoratrice inglese ad un fantasma, e dove non si produce materialmente più nulla, questo non si può più fare. Dove finanza e terziario sono diventati l’unica fonte di guadagno, e si reggono sull’afflusso ininterrotto di capitali esterni, la dipartita di questi per la “paura” di razzie e sequestri sono la pietra tombale dell’economia inglese.  È finita per costoro, così come finirà per gli Usa, solo un po’ più in là.

L'Arabia Saudita ha fatto richiesta per entrare nel “circolo” dei BRICS, e seguiranno altri Paesi, che ne hanno abbastanza di farsi taglieggiare dall’impero anglosassone.

500 anni di colonialismo europeo e 130 anni di neo colonialismo americano si stanno dissolvendo sotto ai nostri occhi, perché una manica di idioti autocelebrativi che si crede d’essere indispensabile al mondo, ha deciso (per odio viscerale) la confisca delle riserve valutarie della banca centrale russa.

Cosa mai avvenuta prima, neppure durante la seconda guerra mondiale.

Riflettiamo a cosa porta l’odio cieco… purtroppo il processo non può più essere fermato.

E noi italiani facciamo parte del campo sbagliato tanto per cambiare. Questa volta però, non ci sarà ricostruzione post bellica, perché il centro del mondo è ormai ubicato lontano da noi. Noi ormai abitiamo in periferia… una periferia degradata!

 

Alberto Conterio - 21.10.2022

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