Interviste ad Alberto Conterio

venerdì 31 ottobre 2008

Il 4 Novembre è abolito !

Abbiamo fatto prima di quanto ci si poteva attendere...
Questo nostro Paese, molte volte sembra davvero essere giunto in fondo al barile della vergogna, poi come per incanto, si supera la crisi, e ci ritroviamo a scendere verso un livello ancora più basso.
Dal dopoguerra ad oggi infatti, abbiamo perso quasi completamente i nostri valori storici che potevano essere "il Signore iddio, l’amore per la nostra Patria, la Famiglia", e in cambio abbiamo avuto il nichilismo, il relativismo e il politicamente corretto di questa repubblica di rissosi ed avventurieri.
Le città distrutte le abbiamo ricostruite, ma i nostri valori no, abbiamo fatto a gara a dimenticarli più in fretta !
Abbiamo tutti la pancia piena, ma ci sentiamo da tempo vuoti dentro, vergognosi del nostro passato, della nostra cultura, della nostra identità. Alcune “brave” maestre di Padova, hanno deciso in questi giorni, che la commemorazione della Vittoria del 4 Novembre prossimo, non sa da fare !
Si potrebbe con essa discriminare chi italiano non è, …si sono giustificate.
Sarebbe davvero il caso di capire se si riferivano agli extracomunitari, che al contrario avrebbero potuto apprendere una delle nostre pagine di storia unitaria più importanti, oppure si riferivano ai figli dei padani che si divertono da tempo, nell’indifferenza istituzionale a chiamare noi “Italiaoti”, dimostrando soltanto la loro totale quanto interessata scemenza.
Non c’è davvero limite al peggio, e siamo così giunti ormai ad abolire a scuola, quella perfetta, che non è necessario cambiare, anche il ricordo dei caduti per la Patria. Del resto anche nella nostra provincia il 4 novembre non è un degli argomenti più trattati nelle scuole. E che sarà mai stò 4 novembre, cade pure di martedì, …un giorno lavorativo !
Altro che riforma della scuola del Ministro Gelmini. Qui occorrerebbe riformare il Paese.
Io capisco, che i valori sopra indicati sono armai considerati un ingombrante retaggio del passato, ma possiamo fare a meno del nostro passato, della nostra storia e della nostra cultura ? Se vogliamo nel futuro continuare a sopravvivere mostrando con interessata ipocrisia il marchio Made in Italy, esso può essere disgiunto dalla nostra cultura e dalla nostra storia senza perdere di significato ? Certo possiamo abbinarlo semplicemente alla nazionale di calcio o all’isola dei famosi, ma non appariremo pericolosamente “simili” ai tanti Made in Congo o Made in USA che affollano le bancarelle del mercato oggi ?
Sarà quel che sarà, …abbiamo valenti istituzioni a nostra tutela.
Al popolo i festeggiamenti allegri di Alloween, quelli si !
Viva l’italia repubblicana !

Alberto Conterio – 31.10.2008

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