L’Italia alla guerra?
Una spinta dissennata contro la volontà popolare
di Alberto Conterio - 31.03.2022
L’immagine dei nostri parlamentari che il 22 marzo 2022, in aula, in piedi, hanno applaudito come ebeti, il comico Zelensky, sarà ricordato come il punto più basso e vergognoso toccato dalla politica italiana da sempre. Di Zelensky e della “sua Ucraina” desidero parlare il meno possibile, tanto è il disgusto che provo, pari al disagio che ci coglie - dopo quasi un secolo - quando si legge della Germania nazista di Hitler sui libri di scuola. Le discriminazioni etniche, le leggi speciali, l’abolizione dei partiti di opposizione, il tentato genocidio della popolazione di lingua russa, le violenze perpetrate da organizzazioni paramilitari di chiaro stampo nazista in una guerra interna lunga otto anni, l’ostracismo verso la Chiesa Ortodossa, la presenza ancora non spiegata di decine di laboratori biologici per lo studio di patogeni letali vietati da ogni convenzione internazionale e dal buon senso, fanno di questo “Stato” una cloaca aperta nel centro d’Europa. Una vergogna mondiale, non solo tollerata, ma alimentata dall’Unione Europea e soprattutto dagli Stati Uniti d’America. Questo è l’Ucraina oggi, e a questo hanno applaudito i parlamentari di questa legislatura. Occorre per la verità scrivere che non tutti erano presenti in aula. Circa 300, erano assenti, per svariati motivi. Ciò non vuol dire che siano meno colpevoli dei presenti. Pochissimi infatti, i nomi di coloro che hanno apertamente dichiarato di sentirsi vicini alle ragioni della Russia o comunque contrari alle ragioni dell’Ucraina.
E veniamo a Draghi. Che non fosse il messia, il salvatore dell’Italia, c’è lo aveva anticipato l’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga con molto anticipo; che non fosse un genio lo avevamo compreso negli ultimi 12 mesi, ma che fosse un servo, un cameriere dell’atlantismo e di coloro che desiderano la guerra avremmo volentieri fatto a meno di saperlo.
Costui, con un discorsetto di sette otto minuti, ha praticamente inguaiato l’Italia giurando fedeltà al partito della Nato e di coloro che vogliono - Polonia e paesi baltici in primis - una guerra diretta contro la Russia.
Ora, che un idiota o un criminale possa dire ciò che desidera, è ancora garantito dalla nostra Costituzione, ma che costui, si senta nel diritto di proferire queste assurdità nel nome e per conto del popolo italiano è un abuso che rifiuto. Ricordo che questo Mario, risulta ancora meno sopportabile del precedente, che, se non altro era stato nominato Senatore a vita. Non è stato eletto da nessuno, e nessuno lo vuole, come dimostrato dall’accoglienza che ha avuto a Napoli, il giorno 29 marzo, “salutato” da insulti e minacce, ovunque si sia fatto vedere allo scoperto. Del resto, il 70% del popolo italiano, secondo un sondaggio recentissimo, si sente vicino alle ragioni di Putin e se non altro rifiuta l’idea di dover inviare armi all’Ucraina.
E veniamo all’opera di propaganda portata avanti dall’informazione: giornali, radio e televisione, tolte poche o pochissime eccezioni, stanno da settimane a soffiare sul fuoco, portando avanti un vero programma di preparazione psicologica della popolazione alla guerra, istigando all’odio verso i russi.
Si è arrivati a squalificare dei gatti ad un concorso, perché di proprietà di una persona di origine russa, o a eliminare da un concorso botanico, una quercia in quanto originaria di quella regione.
Se non ci fosse da piangere, si potrebbe ridere di queste pagliacciate, se non ché, da questi “professionisti dell’informazione”, negli ultimi giorni, si stanno diffondendo messaggi che mirano a rendere accettabile tra la popolazione addirittura l’idea di un conflitto nucleare, arrivando a parlare di rifugi anti-atomici sicuri, di uso di compresse di iodio per limitare gli effetti delle radiazioni, o addirittura, citare studi che, attribuirebbero ad un conflitto nucleare limitato, effetti benefici sui cambiamenti climatici in corso!!!
Concludo: stiamo vivendo una follia, che partita dall’alto sta cercando di convincere la popolazione che la guerra - quella cosa brutta e da sempre considerata negativa - non sia poi così male e sconveniente. Tutti noi, abbiamo il dovere d’essere vigili su questo argomento, e opporci in qualsiasi modo, per evitare che questi criminali portino a compimento i loro piani diabolici di sterminio dell’Umanità.
Di questo stiamo parlando. Non possiamo infatti pensare, neppure per scherzo, che, un conflitto nucleare possa essere superato con pochi danni, o ancora meno credibile, che risulti addirittura conveniente. Fermiamoli… abbiamo il dovere di fermarli finché siamo in tempo!
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