La Battaglia che dobbiamo combattere
Maggio impegno per un mondo più giusto …nella
“normalità”.
Devo scusarmi con i lettor di questo blog, perché negli
ultimi anni, la mia presenza è stata molto minore rispetto al passato. Ciò è
dovuto al fatto che l’incarico di Direttore del periodico Italia Reale assorbe
la maggior parte del mio tempo libero.
In questi anni, ho trattato centinaia di argomenti con lo
stesso entusiasmo e trasporto di sempre, pertanto non ho perso l’abitudine di
scrivere, ma mi sono concentrato sulla carta stampato trascurando la rete. Una
scelta, controcorrente se vogliamo ma
non priva di soddisfazioni. Il giornale è un magnifico esercizio, con i suoi
tempi fissi e le sue scadenze. Il risultato è stato mediamente buono e mi
ritengo soddisfatto, ma… c’è un ma!
In questo periodo, la storia bussa alle nostre porte: non
è più il mondo di ieri, ed oggi non sappiamo come sarà il mondo di domani. O
meglio, sappiamo che potrebbe diventare un inferno, e che quindi abbiamo il
dovere di fare qualche cosa perché ciò non accada.
Oriana Fallaci, che reputo uno dei più grandi giornalisti
di ogni tempo (non uso i termini maschili per mancargli di rispetto, ma al
contrario per elevare questa donna al di sopra del genere “giornalista” nella
sua globalità, siano essi uomini o donne) scrisse che “Vi sono momenti, nella
Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere
civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può
sottrarre.”
Ecco dunque che farò del mio meglio per aggiornare
settimanalmente questo blog per combattere anch’io la battaglia per evitare che
la nostra cultura, la nostra società, il nostro mondo vengano cancellati dal
nichilismo di questo falso modernismo globalista che tutto calpesta e tutto
distrugge.
I fatti che ogni giorno entrano nella storia ci parlano
di un mondo, il nostro occidentale, lanciato contro la morale del buon senso,
contro i valori fondanti la società, contro la nostra cultura cristiana, contro
la nostra Patria, la nostra storia e le nostre stesse possibilità future. Noi
dobbiamo combattere perché questo “mostro” possa essere abbattuto e si possa
riprendere la nostra vita come un tempo, non tornando indietro nel tempo, ma
andando oltre questa miseria dell’ideologia del politicamente corretto, del
buonismo ad ogni costo, della tolleranza di ogni eccentricità moderna, del
globalismo quale religione, dell’Europa unita come traguardo e della moneta
unica irreversibile ecc. ecc.
Da oggi quindi riprenderò a pubblicare ogni mio pensiero
su ciò che non sopporto di questa dittatura mediatica, politica, finanziaria e
di costume, che sta inesorabilmente cancellando i nostri punti fermi di
riferimento in favore di punti mobili di interesse vantaggiosi ai soliti pochi
e alle solite multinazionali.
In questi anni ho maturato la consapevolezza che solo una
forte coesione tra tutti coloro che “pensano” possa risultare utile ad
inceppare quello che Draghi, nel 2011 definì “il pilota automatico”. Non me ne
vogliano gli amici monarchici, ma non perderò tempo a parlare di unità dei
monarchici, desidero invece parlare di unità delle persone che ancora “pensano” con
la loro testa, siano essere monarchiche o non monarchiche, di destra come di
sinistra (la vera sinistra s’intende…). Dobbiamo dare voce a questo fronte di
persone, contro il fronte delle pedine, degli “utili idioti”, come li ha
definiti il filosofo Diego Fusaro.
Ecco, se sapremo evitare al nostro mondo di scomparire,
portando con se i valori sacri della civiltà come l’abbiamo conosciuta fino a
trent’anni fa, forse un domani potremo riprendere con vigore la nostra
battaglia in favore della monarchia, per un mondo più giusto …nella
“normalità”.
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