Interviste ad Alberto Conterio

mercoledì 3 luglio 2019

La Battaglia che dobbiamo combattere


La Battaglia che dobbiamo combattere
Maggio impegno per un mondo più giusto …nella “normalità”. 

Devo scusarmi con i lettor di questo blog, perché negli ultimi anni, la mia presenza è stata molto minore rispetto al passato. Ciò è dovuto al fatto che l’incarico di Direttore del periodico Italia Reale assorbe la maggior parte del mio tempo libero.


In questi anni, ho trattato centinaia di argomenti con lo stesso entusiasmo e trasporto di sempre, pertanto non ho perso l’abitudine di scrivere, ma mi sono concentrato sulla carta stampato trascurando la rete. Una scelta, controcorrente  se vogliamo ma non priva di soddisfazioni. Il giornale è un magnifico esercizio, con i suoi tempi fissi e le sue scadenze. Il risultato è stato mediamente buono e mi ritengo soddisfatto, ma… c’è un ma!
In questo periodo, la storia bussa alle nostre porte: non è più il mondo di ieri, ed oggi non sappiamo come sarà il mondo di domani. O meglio, sappiamo che potrebbe diventare un inferno, e che quindi abbiamo il dovere di fare qualche cosa perché ciò non accada.
Oriana Fallaci, che reputo uno dei più grandi giornalisti di ogni tempo (non uso i termini maschili per mancargli di rispetto, ma al contrario per elevare questa donna al di sopra del genere “giornalista” nella sua globalità, siano essi uomini o donne) scrisse che “Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.”     
Ecco dunque che farò del mio meglio per aggiornare settimanalmente questo blog per combattere anch’io la battaglia per evitare che la nostra cultura, la nostra società, il nostro mondo vengano cancellati dal nichilismo di questo falso modernismo globalista che tutto calpesta e tutto distrugge.
I fatti che ogni giorno entrano nella storia ci parlano di un mondo, il nostro occidentale, lanciato contro la morale del buon senso, contro i valori fondanti la società, contro la nostra cultura cristiana, contro la nostra Patria, la nostra storia e le nostre stesse possibilità future. Noi dobbiamo combattere perché questo “mostro” possa essere abbattuto e si possa riprendere la nostra vita come un tempo, non tornando indietro nel tempo, ma andando oltre questa miseria dell’ideologia del politicamente corretto, del buonismo ad ogni costo, della tolleranza di ogni eccentricità moderna, del globalismo quale religione, dell’Europa unita come traguardo e della moneta unica irreversibile ecc. ecc.
Da oggi quindi riprenderò a pubblicare ogni mio pensiero su ciò che non sopporto di questa dittatura mediatica, politica, finanziaria e di costume, che sta inesorabilmente cancellando i nostri punti fermi di riferimento in favore di punti mobili di interesse vantaggiosi ai soliti pochi e alle solite multinazionali.
In questi anni ho maturato la consapevolezza che solo una forte coesione tra tutti coloro che “pensano” possa risultare utile ad inceppare quello che Draghi, nel 2011 definì “il pilota automatico”. Non me ne vogliano gli amici monarchici, ma non perderò tempo a parlare di unità dei monarchici, desidero invece parlare di unità delle persone che ancora “pensano” con la loro testa, siano essere monarchiche o non monarchiche, di destra come di sinistra (la vera sinistra s’intende…). Dobbiamo dare voce a questo fronte di persone, contro il fronte delle pedine, degli “utili idioti”, come li ha definiti il filosofo Diego Fusaro.
Ecco, se sapremo evitare al nostro mondo di scomparire, portando con se i valori sacri della civiltà come l’abbiamo conosciuta fino a trent’anni fa, forse un domani potremo riprendere con vigore la nostra battaglia in favore della monarchia, per un mondo più giusto …nella “normalità”.  

Alberto Conterio - 03.07.2019

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